Novità editoriale per Fusta Editore, il libro “Buco di Viso” di Sergio Beccio verrà presentato sabato 19 agosto alle ore 21 a Crissolo. Nella Sala delle Guide Alpine (piazza della Seggiovia), l’autore dialogherà con due studiosi che hanno collaborato alla realizzazione del suo libro: il prof. Antonio Gilli, che ha introdotto il volume con le sue memorie, e il dott. Giorgio di Francesco con cui l’autore ripercorre il filo della storia di un’antica opera che rappresentò, oltre cinque secoli fa, un capolavoro dell’ingegneria del tempo: il Buco di Viso, la prima galleria delle Alpi. Insieme a loro ci sarà lo scultore Michelangelo Tallone.
Il traforo, voluto dal Marchese di Saluzzo Ludovico II per facilitare i commerci con la Francia evitando il passaggio sull’ostico Colle delle Traversette, fa parte del massiccio del Monviso ed è ancora oggi attraversabile nell’ambito di un vero e proprio santuario della natura. Il curatore descrive gli itinerari escursionistici che partendo dalle valli Po, Pellice e Varaita permettono di raggiungere il traforo inserito, tra l’altro, nel percorso del Gran Tour del Monviso.
Un ricco apparato fotografico sia storico, con cartoline d’epoca e disegni, sia attuale con panorami mozzafiato, completano l’opera.
Gian Antonio Gilli, professore ordinario di Sociologia, ha insegnato in diverse Università italiane. Collabora alla rivista “Camminare”, e opera nel campo dell’arte contemporanea con workshops, pubblicazioni e iniziative espositive (www.munange.it). Negli ultimi decenni il suo lavoro di ricerca, sempre con forte attenzione a problemi di metodo, si è concentrato su due direzioni. La prima riguarda lo schema corporeo, le sue patologie, e la ricostruzione delle sue origini. La seconda riguarda l’esperienza religiosa nelle sue manifestazioni più fisiche e materiali, dalle pratiche corporee di devozione all’offerta votiva. Ha pubblicato numerosi volumi.
Sergio Beccio, l’autore del libro – Nato a Torino, vive a Paesana. È stato consulente nel settore dell’aerodinamica sperimentale collaborando con: l’Italdesign di Giorgetto Giugiaro, la Bertone, la Pininfarina, la FIAT-Abarth, l’Alfa Romeo, la Ferrari, la Maserati, l’Osella nei settori dell’automotive e dell’industrial design. Primo Presidente del Sistema delle aree protette del fiume Po – tratto cuneese, Ente strumentale della Regione Piemonte, Presidente dell’Isca (Istituto superiore di cultura alpina) associazione culturale con sede ad Ostana che ha prodotto alcuni volumi di storia e cultura popolare del territorio alpino della valle Po: Ventimesi (2 volumi riguardanti la Resistenza Partigiana in valle Po e tra l’Infernotto e la Val Pellice); Giors Boneto – Pitore di Paisana catalogo dei dipinti murali di un pittore itinerante tra set- te e ottocento; Pastori di Montagne – Storia delle guide alpine della valle Po; La strada militare Crissolo-Pian del Re grazie al ritrovamento dei negativi del direttore dei lavori del 1938, l’ing. Giuseppe Carini.
Fotografo per passione della montagna cuneese, è stato curatore di diverse mostre fotografiche sulla Storia della strada militare Crissolo-Pian del Re, la Storia di Alessandra Boarelli prima donna a scalare il Monviso e diverse mostre sull’Architettura alpina.
Giorgio di Francesco, storico – Laureato in giurisprudenza con una tesi di Laurea in Storia del Diritto Italiano, successivamente premiata dall’Amministrazione Provinciale di Cuneo.
Collabora con “L’Eco del Chisone” dal 1978. Ha pubblicato una ventina di opere di argomento storico, dedicandosi spesso alla microstoria del territorio subalpino piemontese.
Inoltre, l’autore si è occupato anche di storia del movimento mutualistico piemontese, che ha portato alla costituzione delle società operaie di mutuo soccorso e di storia del movimento operaio torinese.
Altre opere di storia economica hanno riguardato l’estrazione della pietra nel bacino Dora-Maira.
Si è occupato anche di tradizioni magico-popolari.
Michelangelo Tallone, scultore, è nato a Saluzzo nel 1964 – Ha lavorato come apprendista di bottega nei laboratori ceramici di Oscar Balmas a Rifreddo, il più antico laboratorio di ceramica del cuneese. Qui ha realizzato il suo sogno infantile di diventare ceramista. Nel 1986 ha aperto un laboratorio per proprio conto dove ha iniziato la sua ricerca. Dal vasellame è passato alla figura, quindi si è occupato di restauri architettonici, ha progettato e costruito grandi stufe in ceramica e ha elaborato interessanti soluzioni di complementi d’arredo. A partire dal 1993, ha riesumato un’antica tecnica artistica risalente al periodo etrusco del VII secolo avanti Cristo: il bucchero, che diventa il suo marchio di fabbrica. La contemporaneità che sposa l’arcaico. Nel 1999 si è aggiudicato il Premio Saccarello per la scultura. Nel 2005 Lavora alla Cappella della Vita Nuova, eseguendo un bassorilievo raffigurante la Vergine (Madre della vita), l’altare e una grande scultura, un Cristo risorto. Tra maggio e giugno 2013, ha allestito la personale intitolata Noir nelle sale di Palazzo Salmatoris a Cherasco. Vive e lavora a Paesana. Sperimentatore di tecniche e materiali diversi (dal legno al bronzo, dall’acciaio al marmo), l’artista utilizza da ultimo anche terre bruciate e arrugginite, creando forme tendenzialmente astratte, vitali, che sembrano contenere, e al contempo rilasciare, fasci energetici in tensione, gusci ovali che si avvicinano tra loro occupando lo spazio circostante. La scultura di Tallone accoglie l’aspetto del colore sotto forma di sfumature dal nero opaco al lucido dei riflessi argentei.
Informazioni per il pubblico e prenotazioni: 0175 211955