L’associazione “Prometheus Falci” affiliata Acli Cuneo, presieduta da Romina Chiapello, propone una due giorni di iniziative volte alla reintroduzione della tecnica dello sfalcio manuale per la tutela della biodiversità.
Il primo appuntamento è con il laboratorio di tecnica e cultura della falciatura previsti per sabato 12 e sabato 19 agosto, dalle ore 8.30 alle ore 17 a Dronero.
Il programma prevede tre momenti di formazione nella giornata:
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come usare la falce: tecnica di utilizzo dello strumento, oggi considerato un mezzo antico ma che ha invece una importanza storico culturale ma anche di rispetto dell’ambiente.
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Falce ed ecologia: perché lo sfalcio manuale è utile all’ambiente e importanza della salvaguardia della biodiversità.
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Dove e perché l’uomo sfalcia: dai pendii della Valle Maira alla pianura, storia della zootecnia e della tradizione agricola montana e di pianura;
Il progetto “Prometheus” ha il suo cuore e fulcro nell’uso di uno dei 300 “ferri” per lo sfalcio manuale realizzati alla Falci di Dronero, storica impresa, tra le pochissime nel mondo in grado di realizzare a mano falci adatte per tutti gli usi, che Stefania Riboli, vice presidente, ha voluto porre al centro di un progetto di formazione in primis, per tornare a insegnare a sfalciare a mano.
Stefania Riboli presenta così l’associazione: “Reintrodurre lo sfalcio manuale favorisce la biodiversità e un modello economico agricolo dove associazioni fondiarie e cooperative di comunità sono determinanti. Non a caso, Prometheus ha già collaborato con l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo per recuperare anche il senso antropologico del gesto, dello sfalcio a mano. Formazione e sperimentazione in campo sono per tutti. Anche per la creazione di “banche del fieno” che favoriscano piattaforme di gestione del fieno sfalciato a mano”. Il luogo del ritrovo, sarà comunicato direttamente a coloro che si vorranno iscrivere, inviando una email al seguente indirizzo: prometheusfalci@gmail.com