Infatti, il 24 luglio l’assemblea dei soci di “Alse Alta Langa Servizi spa”, che gestisce il servizio idrico nel territorio ai confini tra le Langhe e il Monregalese, ha deliberato “di dare mandato al presidente – è riportato nel testo dell’atto – e all’amministratore delegato di esaminare le modalità e tempistiche dell’avvio formale del percorso necessario a garantire la continuità operativa di Alse spa all’interno del gestore unico provinciale Cogesi”.
La delibera è stata assunta all’unanimità, con un capitale sociale presente del 91,23 per cento e questo significa che soci pubblici e privati hanno condiviso la necessità per Alse di valutare come si possa superare l’attuale modello gestionale frammentato per convergere sul gestore unico Cogesi.
Il mandato ai vertici aziendali consiste “nella elaborazione di un piano programmatico da sottoporre alla approvazione del Cda e dell’assemblea entro la fine del 2023. Dovrà analizzare e considerare le diverse forme consentite dalla normativa e condivise dall’Ato Cn4, compresa la possibilità, previo un accordo fra i soci, di prevedere un eventuale proseguimento della collaborazione industriale e gestionale.” Il modello è quindi quello totalmente pubbllico con la volontà di valorizzare, nei limiti consentiti dalla legge, le esperienze industriali e gestionali che hanno reso soddisfacente per i cittadini il servizio loro reso in questi anni.
Negli stessi giorni “Mondo Acqua spa” e “Calso spa” hanno inviato all’Ente d’ambito cuneese, come previsto dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ato Cn4 del 15 giugno, il documento redatto dai loro advisor contenente le ipotesi di aggregazione delle due gestioni nella gestione unica consortile.
E’ un documento tecnico ricco di dati e di analisi che disegna gli scenari entro cui le due aziende assumeranno le loro decisioni per addivenire ad una società interamente pubblica che possa entrare nella società consortile Cogesi, continuando a fornire il servizio idrico sui loro territori.
“Con questi atti, assunti nei termini previsti – dice il presidente di Ato4 Mauro Calderoni – siamo usciti dallo stallo che ha caratterizzato gli ultimi anni. Sono decisioni politiche importanti che l’Ato ha coordinato e che certificano il nuovo clima politico e tecnico che si respira nel territorio provinciale in tema di acqua. Sono i primi passi, molto incoraggianti, ma che costituiscono solo l’inizio di un percorso che dovrà proseguire nei prossimi mesi per concludersi entro la fine dell’anno con l’ingresso di tutti i territori nel gestore unico provinciale interamente pubblico.”