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Il ceramista marsigliese Olivier Zol in visita alla mostra di Peverelli e Picasso di Mondovì

L’artista d’oltralpe è uno dei pochissimi creatori al mondo di alambicchi in grès per l’alchimia

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Da sinistra: Olivier Zol, Christiana Fissore, Ermanno Tedeschi ed Enzo Biffi Gentili

Nel ponte di Ferragosto – lunedì 14 e martedì 15 agosto 2023, ndr –, nell’ambito dell’esposizione “Cesare Peverelli. Ceramiche a Vallauris. Avec Pablo Picasso” aperta recentemente al pubblico dalla Fondazione CRC presso il Museo della Ceramica di Mondovì, si è tenuto l’incontro tra il ceramista marsigliese Olivier Zol, il presidente della Fondazione Museo della Ceramica Ermanno Tedeschi, la direttrice del Museo Christiana Fissore e il curatore della mostra Enzo Biffi Gentili. L’evento, concomitante alla Mostra dell’Artigianato Artistico di Mondovì, ha avviato una serie di scambi culturali con il Comune di Vallauris e la Regione Provenza Alpi Marittime Costa Azzurra, un’occasione per rinnovare e allacciare nuovi rapporti tra il Monregalese e il Sud della Francia, uniti da una comune identità ceramica. Oliver Zol è uno dei pochissimi creatori al mondo di artefatti in grès per l’alchimia, come gli alambicchi, a funzione operativa e pratica, oppure solamente simbolica ed estetica.

“Non è la prima volta che alambicchi e alchimia fanno la loro comparsa a Mondovì – spiega il curatore e critico Enzo Biffi Gentili -. Già nel manoscritto alchemico settecentesco del Maestro Giuseppe da Pamparano piamontese del Mondovì (scritto e letto esattamente così) sono riprodotte illustrazioni di alambicchi, forni e strumenti alchemici a documentare a Mons Regalis, Mondovì, la pratica dell’Ars Regia, cioè dell’alchimia, l’esistenza incontrovertibile, anche se pochissimi lo sanno, di ricerche alchimiche prima dell’affermazione dell’industria ceramica in zona. La presenza di Olivier Zol come ospite alla Mostra dell’Artigianato Artistico è stata occasione per celebrare la tradizione alchemica monregalese e ribadire il legame tra questo territorio e la Costa Azzurra, già profondamente attestata nella mostra dedicata a Peverelli, Picasso e Vallauris”.

“Il carattere transfrontaliero della mostra è occasione preziosa per il museo per rinnovare la propria attenzione sugli antichi circuiti geografici, chimici, socio-antropologici del savoir faire ceramico tra Basso Piemonte e Provenza, collegati anche alla vicina Liguria – dichiara Christiana Fissore, direttrice del Museo della Ceramica di Mondovì -.  L’incontro con Olivier Zol, giunto al Museo grazie al curatore della mostra Enzo Biffi Gentili, ha permesso di approfondire il tema dell’alchimia in ceramica e apprezzare le competenze del poliedrico artista. Nel prossimo futuro il museo intende spendersi come volano attivo e dinamico nel costruire un articolato progetto di rete transfrontaliero capace di rimettere in circolo reti corte e lunghe già attivate e sviluppare quelle nuove, con l’obiettivo di unire forme e differenti caratteri, valorizzando le radici conservate e tramandate dalle istituzioni museali e dalle storiche realtà produttive ancora operanti e sviluppando un percorso unitario con positive ricadute sulla comunità”.

La mostra “Cesare Peverelli. Ceramiche a Vallauris. Avec Pablo Picasso” ospita la collezione di cinquanta ceramiche inedite dell’artista Cesare Peverelli, realizzate a Vallauris e donate alla Fondazione CRC − nell’ambito del progetto “Donare. Rilanciare la cultura del dono in provincia di Cuneo” − dall’imprenditore provenzal-piemontese Michel Ribero. Cogliendo l’occasione del Cinquantenario della morte di Pablo Picasso, il curatore Enzo Biffi Gentili propone in mostra un accostamento tra le ceramiche di Peverelli e una serie di linoleografie del padre del Cubismo, realizzate anch’esse a Vallauris. L’esposizione è visitabile ad ingresso libero fino a domenica 5 novembre secondo i seguenti orari: fino al 15 settembre, venerdì e sabato dalle 15 alle 19, domenica e festivi dalle 10 alle 19; dal 16 settembre: giovedì, venerdì e sabato dalle 15 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Per informazioni scrivere a iatmondovi@visitcuneese.it o chiamare il 0174/330358.