Home Attualità “L’eternità della bellezza”, mostra dell’artista Floriana Porta a Villanova d’Asti

“L’eternità della bellezza”, mostra dell’artista Floriana Porta a Villanova d’Asti

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Sarà inaugurata venerdì 1 settembre 2023, alle ore 18.00, presso la ex Confraternita dei Batù di Villanova d’Asti, la mostra artistica di Floriana Porta dal titolo “L’eternità della bellezza”. Interverranno il critico d’arte Lillo Baglio, il sindaco Roberto Peretti e l’Assessore Daniela Giudici.

La mostra si propone di presentare le eccellenze della scultura classica in chiave pittorica: l’artista infatti “traduce”, con l’uso sapiente dell’acquerello e della china, la plasticità dei marmi in luci e ombre, dove proprio la luce – tormentata, ipnotica e ammaliante – illumina i soggetti e diventa la protagonista assoluta della scena.

Un viaggio visuale originale e inconsueto, alla scoperta di forme, volumi e plasticità di valorosi eroi, invincibili guerrieri, antichi dèi e splendide divinità femminili. Il visitatore incontrerà, in un gioco di chiari e scuri, il virtuosismo di Canova, la potenza di Michelangelo, l’intensità del Bernini, e i grandi capolavori dell’arte greca e romana: opere iconiche e icastiche dal fascino unico e incantato. Statue animate da una vita segreta e misteriosa, vissute in un tempo molto lontano ma mai dimenticato.

Una ricerca precisa e meticolosa quella di Floriana Porta che non si ferma alla pittura, va oltre, affrontando la tematica dell’eternità della bellezza utilizzando anche la forma poetica, in un dialogo suggestivo “fra l’umano e il divino”. Si incontreranno infatti, appesi tra un dipinto e l’altro, molti suoi versi poetici, intensi, enigmatici, di rara potenza.

Per Porta l’antico “custodisce un tesoro di voci vivissime”, che dà spazio al sacro, ridà forma al mito e riattiva il mistero. Catturare l’essenza dell’eternità è il fulcro stesso dell’arte e della poesia. È un’intenzione alla radice di tutta l’ispirazione creativa, l’obiettivo costante di artisti e poeti nel corso della storia. In definitiva è il culmine della bellezza stessa.

Sarà esposto, accanto ai dipinti della pittrice dedicati alla Madonna del Rocciamelone, opera dello scultore Antonio Stuardi, un piccolo modello in gesso dell’artista poirinese, creato come studio preparatorio. La statua bronzea, quella definitiva, detta “Madonna delle nevi”, svetta dal 1899 sul monte Rocciamelone, con le braccia aperte e lo sguardo protettivo in direzione della Val Susa. Sempre dedicata alla spiritualità religiosa la pittrice ha realizzato, a china, una serie di “crocifissioni”. La figura di Gesù in croce rappresenta il simbolo d’amore per eccellenza, un mistero doloroso e infinito, e le opere in mostra ne dipingono, poeticamente, tutto lo strazio e la smisurata bellezza. Un omaggio, quest’ultimo, dedicato interamente alla bellezza dell’Assoluto.