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Ripartono a Peveragno gli appuntamenti della Rassegna “Assaggi 2023 – Domina o donna”

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«Ovunque stiate trascorrendo l’estate riposatevi e ritempratevi, ma non dimenticatevi che a settembre ripartono gli appuntamenti della Rassegna “Assaggi 2023 – Domina o donna”.

E ripartiremo con l’imperdibile spettacolo teatrale “Lidia – Storia di una masca” della Compagnia Salz di Milano, sabato 2 settembre, alle 21, sulla collina di San Giorgio (sponsor, al solito, la Banca di Boves), di e con Alice Bignone, regia di Ermanno Rovella.

“Lidia nasce donna e muore cinghiale. Lidia è una bambina, una ragazza, una moglie e una madre trascinata e contesa dalle potenze del suo mondo, il paese e il bosco, che lottano per tenerla all’interno dei propri confini. Lidia è una levatrice e una guaritrice e, come sua madre prima di lei, viene accusata di essere una masca, una strega. Ma se da una parte lei lotta per non essere travolta e distrutta dalle accuse della superstizione, dall’altra intorno a lei si muovono forze che di razionale hanno ben poco. Succedono cose intorno a lei: ci sono animali che sbucano dal nulla mentre lei guarisce i malati e, mentre il bosco sembra stringersi sempre di più intorno la sua casa, una signora dai lunghi capelli neri compare a ritmi regolari nella sua vita”.

Da alcuni anni la Compagnia Salz porta avanti un lavoro di ricerca e di recupero della memoria ‘povera’ italiana: la memoria ovvero, di coloro di cui non si parla, di coloro che non appaiono sui libri di scuola ma che tuttavia hanno vissuto da protagonisti alcuni dei momenti salienti della storia d’Italia.

Storie che poi convergono nei loro spettacoli poveri di orpelli scenici, ma ricchi di umanità. Lo spettacolo ospite della nostra Rassegna è vincitore della “X Borsa Alfonso Marietti” indetta dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano.

Inoltre è compreso nel progetto attivo dal 2019 “Teatro nei Rifugi” in collaborazione con Fondazione Nuto Revelli, Associazione Gestori Rifugi del Piemonte ed Ente Aree Protette Alpi Marittime ed è stato rappresentato in 40 rifugi fra Lombardia, Emilia, Liguria, Toscana e Piemonte. Ecco perché abbiamo scelto di ospitarlo sulla collina di San Giorgio: un luogo efficace per perdersi alla ricerca della memoria di un mondo così».