“Risarcimenti per agricoltori e allevatori. Ma prima di tutto prevenzione”.
Lo ha chiesto il Senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio con un’interrogazione ai Ministri dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dell’ambiente e della sicurezza energetica depositata in Senato.
Bergesio, cuneese, ricorda: “I numeri di predazioni di animali compiute dai lupi sono in continuo aumento. La predazione di un ariete, maschio riproduttore, presso il caseificio agricolo “fattoria Gallina Golosa”, è soltanto l’ultimo di una serie di episodi registrati negli ultimi tempi nell’area del saviglianese, nella provincia di Cuneo, dove sembra ormai stabile la presenza di un branco lungo le rive del Maira”.
I dati sono inequivocabili: negli ultimi anni la popolazione del lupo ha visto un incremento in molte parti d’Italia, specialmente nell’arco alpino: sono 3.300 gli esemplari presenti sul territorio nazionale. In Piemonte vivono circa i due terzi di esemplari dell’intero arco alpino; soltanto nella provincia di Cuneo ci sono 33 branchi con 35 unità riproduttive. In un biennio la regione è passata da 600 a più di 1.000 capi.
“Come chiedono le associazioni di categoria, serve un Piano nazionale di gestione. Ormai non bastano gli strumenti di mitigazione proposti, dalle reti elettrificate ai cani da guardiania”, afferma il Senatore della Lega.
La specie lupo è tutelata dalla normativa nazionale in virtù della legge 11 febbraio 1992, n. 157, e, a livello comunitario, dalla direttiva “Habitat”, che prevede che gli Stati membri possano richiedere una deroga per intervenire sulle popolazioni di animali selvatici in determinate circostanze, a condizione che ne venga mantenuto uno stato di conservazione soddisfacente.
“Agricoltori e allevatori sono ormai stremati, non riuscendo con le misure di vigilanza e protezione da loro adottate a contenere il fenomeno – dice Bergesio -. È necessario dunque che le istituzioni si adoperino per dare loro risposte concrete ed efficaci. E’ necessaria l’urgente adozione di misure per rendere la presenza del lupo compatibile con le attività agricole esercitate dall’uomo, contemplando anche la possibilità di adottare le limitazioni necessarie a garantire la sicurezza delle persone, nelle campagne così come nei centri abitati”.
La richiesta contenuta nell’interrogazione di cui Bergesio è firmatario è volta all’: “assunzione di iniziative volte alla redazione di piani di monitoraggio e contenimento anche della specie lupo, al fine di rendere la presenza degli animali selvatici compatibile con le attività umane, nel rispetto del mantenimento del giusto equilibrio dei rapporti tra fauna, uomo e ambiente circostante”.
E ancora ad: “Adottare iniziative ai fini del risarcimento dei danni subiti dagli agricoltori e allevatori ed azioni per prevenire situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone nelle campagne e in prossimità dei centri abitati”.
“Come già avvenuto per i cinghiali, anche in questo caso l’equilibrio è saltato. Da specie gravemente minacciata, il lupo non è più in pericolo d’estinzione, anzi è sempre più presente. Questa situazione sta incidendo seriamente sulla zootecnia, in particolare su quella cuneese, con danni per la pastorizia e per gli allevamenti tali da minacciarne seriamente la sopravvivenza con gravi conseguenze ambientali ed economiche. Occorre quindi intervenire immediatamente, per garantire la tutela di tutto il settore della pastorizia”, continua il Senatore Bergesio che conclude: “Attendiamo risposte concrete non solo dal Governo ma da parte di tutti gli enti preposti alla sicurezza dell’attività agricola e dei cittadini”.