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Blocco Euro 5, Bergesio, Lega: “Grazie al Ministro Salvini per il suo intervento per scongiurare il blocco dei mezzi Euro 5 in Piemonte”

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Ringrazio il Vicepremier Matteo Salvini per la sua attenzione: è fondamentale un aiuto concreto in quanto anche la nostra regione sta attraversando un momento di grande crisi economica sia per le famiglie sia per le imprese. Il blocco degli Euro 5 colpirebbe duramente tutti coloro che operano nella mobilità , a causa delle difficoltà, non possono sostituire immediatamente i mezzi”.

Lo afferma il Senatore cuneese della Lega Giorgio Maria Bergesio, commentando il lavoro compiuto in queste ore dal Vicepremier e Ministro Matteo Salvini che sta avendo una serie di confronti anche con colleghi di governo a partire dal Ministro Pichetto Fratin, ed è determinato a intervenire per correggere il provvedimento adottato dalla Regione Piemonte in applicazione della direttiva europea, che metterebbe in seria difficoltà centinaia di migliaia di famiglie e di lavoratori.

Dal prossimo 15 settembre, in Piemonte saranno fuorilegge i veicoli diesel Euro 5. È il risultato dell’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green: una scelta ideologica e dannosa, che colpirà duramente famiglie e imprese senza significativi benefici per l’ambiente.
Non solo. La direttiva europea impone questa misura anche agli amministratori locali, che per l’ennesima volta si ritrovano strumenti per tutelare al meglio la propria comunità.

Il blocco degli Euro 5 in Piemonte, conseguenza della forzatura europea sul tema dell’ecologia, riguarderà 140mila diesel e 76 Comuni. Ma la misura riguarda anche le omologazioni inferiori: altri 138 mila diesel euro 4 o con omologazione inferiore, i mezzi a benzina fino ad euro 2 e i gpl/metano euro 1. In tutto oltre 600 mila mezzi. Si parte il 15 settembre.
Si tratta dell’applicazione delle regole seguite alla condanna dell’Italia da parte della Corte di Giustizia Ue e alla procedura d’infrazione aperta dalla Commissione per la qualità dell’aria rilevata nel 2010- 2018 in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

“Non si possono obbligare lavoratori e famiglie a sostituire, anche senza alcun incentivo, i propri mezzi di trasporto in nome della transizione ecologica, in un momento in cui le difficoltà economiche già gravano pesantemente su di essi e sulle imprese. La deriva ecologista europea sta compromettendo l’economia italiana e causando gravissime ricadute sui cittadini. Mi auguro che il Ministro Salvini possa individuare, con i vertici della Regione Piemonte, la soluzione che consenta di tutelare le famiglie e l’economia della nostra regione”, conclude il Senatore Bergesio.