Psa, Bergesio, Lega: “Mai abbassare la guardia siamo ancora in emergenza”

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Il senatore (Lega), Giorgio Maria Bergesio

Le azioni messe in campo dal Governo per il contenimento dei contagi, dalla nomina del Commissario straordinario Vincenzo Caputo, all’innalzamento di recinzioni allo svolgimento di mirati abbattimenti selettivi, hanno sino ad oggi messo in sicurezza la suinicoltura nazionale. Tuttavia occorre continuare a tenere sotto controllo la situazione in quanto l’emergenza è la quotidianità, destinando parte delle risorse dei fondi nazionali per lo sviluppo agroalimentare al mantenimento e sviluppo delle iniziative a contrasto della Psa ed agire in fretta al fine di tutelare un sistema ambientale ed economico messo a dura prova da questa peste”.

Lo afferma il Senatore cuneese della Lega, Giorgio Maria Bergesio, commentando la notizia riferita ad un caso di positività alla peste suina africana confermato recentemente dal Centro di referenza nazionale in un allevamento di maiali a conduzione familiare della provincia di Pavia, nel comune di Montebello della Battaglia.

Sotto esame, inoltre, in questi giorni nel Cuneese due carcasse di cinghiale recuperate a Saliceto e Prunetto. Risultate poi negative.
“Non si può, ad ogni ritrovamento di una carcassa di cinghiale, rimanere con il fiato sospeso fino all’esito delle analisi. Il Commissario straordinario Vincenzo Caputo si è attivato da subito per effettuare una serie di interventi e per individuare la soluzione più opportuna a risolvere definitivamente il gravissimo problema della eradicazione della Peste suina africana. Intervento cruciale per tutelare il patrimonio suinicolo del nostro Paese. Al Commissario chiedo di continuare a mantenere alta la guardia”, continua Bergesio, firmatario, nel gennaio 2022, di un’interrogazione per chiedere interventi immediati e la nomina del Commissario straordinario, poi avvenuta.

Quello suinicolo, in Italia, è un settore altamente competitivo, con un fatturato di circa 3 miliardi di euro per la fase agricola e di circa 8 miliardi di euro per quella industriale, incidendo per il 5,8 per cento sul totale agricolo e agroindustriale nazionale. All’indomani della comparsa della Psa molti Paesi hanno bloccato le esportazioni di carni suine e salumi dall’Italia, con una perdita di export per il settore pari a 20 milioni di euro al mese.

“Altre importanti misure a sostegno del settore agroalimentare, in particolare per il contrasto alla diffusione della PSA sono state inserite nel DL PA Bis – dice il Senatore della Lega -, l’istituzione di tre Sub-commissari e inoltre è stato modificato il DL Peste Suina, prevedendo un potenziamento dei poteri e delle attività del Commissario stesso. Con un emendamento della Lega si prevede inoltre che alle aziende faunistico venatorie e agrituristico venatorie, nei Comuni interessati dai danni del 2022 a seguito della comparsa della PSA, vengano destinati 400mila euro per il 2023 per interventi di sostegno e tutela delle aziende”.

“Le criticità legate alla diffusione della fauna selvatica, se non affrontate in maniera efficace e tempestiva, rischiano di sfuggire dal controllo, determinando seri danni per gli agricoltori e gli allevatori e aumentando il rischio di diffusione della malattia, con inevitabili ricadute su tutto il comparto della suinicoltura italiana che rappresenta un riferimento importante per la promozione dell’agroalimentare “made in Italy” in tutto il mondo”, dichiara Bergesio, che chiede: “un’azione sinergica tra tutti i soggetti coinvolti ai fini dell’adozione di interventi adatti a gestire la situazione, consentendo alle Regioni di attuare piani di gestione e controllo finalizzati ad arrestare il contagio e porre fine ai danni causati dal proliferare della fauna selvatica, che rappresenta una minaccia per il settore primario e per la sicurezza della circolazione stradale e un rischio per la sanità animale”.