Suini: Confagricoltura fa chiarezza sui nuovi adempimenti dei disciplinari dei prosciutti Dop

L’associazione invita gli allevatori a rispettare le regole e a non abbassare la guardia sulla PSA

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“È necessario che tutta la filiera suinicola lavori nella stessa direzione, nel rispetto di disciplinari e regole, in particolare in questa gravosa situazione in cui la presenza delle Peste Suina Africana è sempre più pressante”.

Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, ed Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo, hanno aperto così l’incontro in videoconferenza organizzato ieri – martedì 29 agosto,- in vista dei nuovi piani di controllo delle Dop Prosciutto di Parma e Prosciutto di San Daniele e dell’aggiornamento dei disciplinari di produzione previsti da lunedì 4 settembre. All’appuntamento è intervenuto Rudy Milani, presidente F.N.P. Allevamenti Suini Confagricoltura, che ha presentato nei dettagli i nuovi piani, chiarendo dubbi e rispondendo alle domande degli oltre sessanta allevatori intervenuti.

A seguire, Milani ha offerto un aggiornamento sulla PSA che, al 27 agosto, secondo i dati dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, conta in Piemonte 490 casi di positività accertata nei cinghiali selvatici.

“L’attuazione dei nuovi piani porterà con sé diverse problematiche – ha spiegato Rudy Milani, presidente F.N.P. Allevamenti Suini Confagricoltura -. C’è molta informatica e non tutte le aziende sono pronte ad affrontare questi cambiamenti, in alcuni casi radicali. Per quanto riguarda i controlli, relativamente all’emergenza della Peste Suina Africana, le regioni Piemonte e Lombardia hanno accolto favorevolmente la proposta di Confagricoltura di sospendere l’ingresso di tutti gli enti che a vario titolo entrano nelle aziende per eseguire controlli che, in una scala di priorità, vista la situazione emergenziale, possono essere procrastinati più in là nel tempo, per evitare la possibilità di diffondere problematiche sanitarie all’interno delle aziende. Tra questi enti si inseriscono anche CSQA ed IFCQ, i cui controlli, sicuramente importanti per garantire la qualità dei prodotti DOP, sarebbe bene fossero momentaneamente sospesi o eseguiti senza l’ingresso fisico dell’ispettore dentro l’azienda. Richiamo tutti gli allevatori a rispettare le regole, senza dimenticare quelle più banali sulla biosicurezza”.

I disciplinari del Dop Prosciutto di Parma e del Prosciutto di San Daniele intervengono su ogni fase della vita dell’animale: dalle tecniche di allevamento, agli alimenti consentiti, alle loro quantità e modalità di somministrazione. I nuovi piani di controllo delle Dop comporteranno per allevatori una serie di adempimenti, tra cui una regolamentazione più stringente della genetica dei suini utilizzabile, delle fasi di allevamento, dei criteri di alimentazione e delle tariffe. Dal 4 settembre, gli allevatori dovranno rispettare complesse normative, applicando nuove regole di controllo, aspettandosi a stretto giro verifiche da parte degli istituti di controllo.

“È chiaro che il nuovo piano dei controlli inciderà fortemente sul settore suinicolo. Per questo motivo, fin da subito, Confagricoltura si è fatta portavoce degli allevatori, collaborando per alleggerire e smussare le richieste degli adempimenti che andranno a pesare sulla filiera. L’obiettivo dell’incontro di oggi, organizzato con tempestività e in videoconferenza per permettere un maggior numero di partecipanti, è stato quello di dare la giusta informazione agli allevatori in vista dell’applicazione degli adempimenti” ha concluso Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo.