«Futuro è la parola chiave con cui leggere e interpretare le pagine di questa pubblicazione, in quanto l’artigianato è innovativo per sua stessa natura e, di fronte alle innovazioni – digitale, automazione, intelligenza artificiale – sarà necessaria sempre una mente, una mano e soprattutto un cuore artigiano per affrontare le sfide del domani».
Con queste parole Luca Crosetto presidente di Confartigianato Imprese Cuneo ha sottolineato nel corso della presentazione del volume “Storie d’Impresa – Il Valore Artigiano”, svoltasi giovedì 7 settembre nell’elegante contesto di Villa Tornaforte – Aragno a Madonna dell’Olmo, come l’artigianato si dimostri un incubatore naturale di futuro pur attingendo il sapere dal suo illustre passato.
Scritte da un qualificato gruppo di giornalisti locali, le trentotto storie imprenditoriali cuneesi contenute nel libro, edito da Aragno Editore, presentano non soltanto un esauriente spaccato dei diversi percorsi intrapresi in tempi passati da parte di volenterosi imprenditori del territorio, ma anche le molteplici strategie innovative sviluppate da questi ultimi per essere più moderni e attrattivi sul mercato.
«Gli artigiani da sempre con la loro abilità manuale e il loro intuito, uniti ad un inesauribile impegno e a tanta passione, sanno sintonizzarsi sulla modernità – aggiunge Crosetto -. In un’epoca in cui le nostre imprese fanno fatica a trovare manodopera, questi racconti vogliono essere di sprone a chi aspira a diventare imprenditore o magari aiutare un giovane a capire che anche partendo da dipendente nel nostro mondo si possono ottenere soddisfazioni personali e professionali».
Di alto profilo il parterre di ospiti che hanno partecipato all’evento, a partire dai rappresentanti di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto (presidente) e Joseph Meineri (direttore generale), ai quali si sono affiancati Giorgio Felici presidente di Confartigianato Piemonte, Sergio Soave storico e coordinatore dell’opera e Teo Musso fondatore del birrificio Baladin in rappresentanza delle imprese protagoniste del libro. Ospite d’onore dell’evento Chris Bangle designer statunitense nel settore automobili, il cui nome è legato anche alle famose “big bench” (panchine giganti).
Durante una tavola rotonda, moderata da Piero Dadone collaboratore de La Stampa, gli ospiti hanno fornito alcune interessanti interpretazioni del valore artigiano: per Soave è l’unicità del prodotto artigianale che si oppone ad un’imperante omologazione dei tempi moderni, per Musso è una sorta di irrequietezza esistenziale che spinge l’imprenditore artigiano a riprogrammare con assiduità il proprio lavoro ricercando nuovi percorsi di sviluppo, per Bangle infine è il desiderio costante di sperimentare attraverso l’attività manuale le proprie capacità applicando le teorie basilari del settore manifatturiero.
«Il valore artigiano – conclude il presidente Crosetto – è l’essenza stessa del nostro mondo produttivo e in questo volume diventa il fil rouge per la narrazione di tanti esempi virtuosi di capacità, impegno e passione artigianale. Alle spalle di ognuna delle imprese raccontate ci sono non solo sacrifici e dedizione, ma anche visioni lungimiranti e una capacità imprenditoriale non comune. Se oggi le nostre imprese producono ricchezza, generano occupazione, presidiano i territori, salvaguardano tradizioni, sviluppano innovazione, lo devono anche alla loro storia e alle persone della loro famiglia che nei tempi passati hanno creduto fermamente nel lavoro e nella possibilità di contribuire in modo efficace allo sviluppo del territorio».
Artigiano: chi è costui?
Proponiamo un estratto della prefazione del volume realizzata dal professor Sergio Soave, presidente della Fondazione “Polo del ‘900” e dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Cuneo e Provincia, nonché presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano.
Per noi che siamo nati a metà del secolo scorso, l’immagine dell’artigiano è ancora legata a ricordi che riflettono una realtà che non c’è più, perché il mondo corre a una velocità mai sperimentata nella storia dell’uomo e scaraventa tutti nella sfida continua dell’innovazione.
L’artigiano che abbiamo conosciuto noi, infatti, non era molto diverso da quello di quattro o cinque secoli prima: la bottega a ridosso del centro dei paesi; lui (fosse sarto, falegname, meccanico, idraulico o panettiere-pasticcere, calzolaio o materassaio…) che lavorava in solitudine o con qualche fido praticante cui trasmettere i suoi piccoli segreti del mestiere; lui, testimone di una stabilità sociale che prevedeva, di norma, passaggi famigliari; lui che solo grazie all’intelligenza e alla manualità acquisiva prestigio, rispetto ai colleghi di altre botteghe.
(…) l’Italia era da secoli la patria della manifattura qualificata che ora sembrava colpita a morte dalla produzione anonima e seriale. Anzi, fino a quando Leon Battista Alberti, a metà del ’400, non ne capovolse l’ordine di importanza, l’“artigiano” era considerato superiore all’“artista”, perché non lasciava le idee “in aria”, ma le calava sulla terra a migliorare la vita. Come che sia, 500 anni dopo, colpire direttamente o indirettamente il settore artigiano significava in qualche modo tradire storia e tradizioni di un territorio che, attraverso una secolare, straordinaria accumulazione, era considerato appunto “il Bel Paese”, ed è tuttora detentore del 65% delle bellezze artistiche e manifatturiere del mondo.
(…) Ma insomma: se entrare oggi in un’azienda artigiana è tutt’altra cosa da una volta; se là, dove un tempo vedevi usare con le mani e l’ingegno i vecchi strumenti, ora trovi macchinari complessi e sofisticati, non è che l’artigiano abbia perso non dico la sua anima, ma la caratteristica precipua del suo mestiere?
Una risposta ce la offre una lapide affissa a bella posta all’ingresso di un’area artigianale toscana:
Chi lavora con il cervello è un professionista
chi con le mani è un operaio
chi con il cuore è un artista
Chi li usa tutti e tre è un artigiano
I protagonisti del volume
Acchiardo di Acchiardo Roberto e Acchiardo Enrico s.n.c. (Dronero – Meccatronica); Avagnina Giovanni s.a.s. (Fossano – Escavazione pietre e marmi); Balangero Daniele (Borgo San Dalmazzo – Mobilieri); Balbosca s.r.l. (Santo Stefano Belbo – Meccatronica); Barbero Cioccolato s.r.l. (Cherasco – Pasticceri); Birrificio Baladin Società Agricola Semplice (Piozzo – Birrificio) Brondino Vegezzi Bossi di Brondino Bartolomeo e Vegezzi Bossi Enrico s.n.c. (Centallo – Costruzioni e riparazione strumenti musicali); Chiapella F.lli s.n.c. di Chiapella Giuseppe & Chiapella Guido (Fossano – Segheria); Cioccolateria Buschese Fagiolo-Peirano s.n.c. di Fagiolo G. & C. (Busca – Pasticceri); Cuneo Inox s.r.l. (Castelletto Stura – Commercio generi non alimentari); Devalle Andrea Mobili di Mongano Giovanni & Radici A. s.n.c. (Villanova Solaro – Mobilieri); F.lli Ghiglia di Ghiglia Ivano Mario & C. s.n.c. (Castellino Tanaro – Edili); Fagnola Gianfranco & C. s.n.c. (Bra – Panificatori); Fasano Group s.r.l. (Alba – Costruzione macchine agricole e attrezzature varie); Forneria Artigiana Cavanna s.r.l. (Villar San Costanzo – Pasticceri); Galleano s.n.c. (Caramagna Piemonte – Falegnamerie); Gattino Alluminio di Gattino Elio (Cavallermaggiore – Produzione porte e serramenti); Gianfranco Studio Acconciature di Meinero e Giordana s.n.c. (Cuneo – Acconciatori); Gioielli Tassone di Tassone Cinzia e Flavia s.a.s. (Cuneo – Orafi/Lavorazione metalli preziosi); Il Marchesato di Chiappero Luca & C. s.n.c. (Saluzzo – Tessile); Le Batiaje di Casa Vincenti di Borda Bossana Mirella (Barge – Pasticceri); M.H.C. s.r.l. Relais del Nazionale (Vernate – Ristoranti); MG s.n.c. di Marco Giacosa (Neive – Pastai); Pasticceria Brignone s.a.s. di Brignone Giorgio & C. (Dronero – Pasticceri); Pasticceria Cagna Arrigo & C. s.n.c. (Garessio – Pasticceri); Pellicceria Ceratto s.n.c. (Cuneo – Pellicce); Pizza al Taglio del Corso di Conidi Piero (Alba – Gastronomie); Quaranta Ada (Cervasca – Costruzione e riparazione strumenti musicali); Restauro e Conservazione Opere di Pittura di Pagliero Cesare (Savigliano – Restauratori); Scavino Moto s.r.l. (Castiglione Falletto – Produzione e riparazione moto/cicli); Setteottavi s.r.l.s. (Corneliano d’Alba – Commercio generi alimentari); Somà Parrucche di Somà Tiziana (Saluzzo – Sarti e stilisti e sartorie); Studio Potter Peveragno di Novarino Laura (Peveragno – Ceramista); Tappezzerie Druetta s.r.l. (Moretta – Tessile); TEC-Arti Grafiche s.r.l. – (Fossano – Fotocomposizione); Visca Silvia (Montà – Sarti e stilisti e sartorie); Distretto Legno – Minusieri del Monviso.