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Linea Alba-Asti di nuovo attiva. «Un passo avanti»

Lunedì il treno è ripartito dopo una sospensione lunga 12 anni. L’assessore Gabusi: «Entriamo in un futuro sostenibile, puntiamo all’idrogeno»

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Alle 07.01 di lunedi 11 settembre è partito il primo treno della linea ferroviaria Asti-Alba dopo dodici lunghi anni: 12 corse giornaliere dal lunedì al venerdì, grazie a un investimento della Regione Pie­monte di 3 milioni di euro all’anno per garantire il servizio. «Un momento di grande soddisfazione, avevamo previsto di festeggiare questo ritorno con una celebrazione insieme ai sindaci, ma il cordoglio per il tragico incidente di Brandizzo impone il rispetto per le vittime», hanno spiegato il presidente della Re­gione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi. «Il Piemonte -aggiungono – crede nella mobilità sostenibile e nel trasporto pubblico e lo conferma l’investimento di 3 milioni di euro all’anno per finanziare il servizio su questa linea per il bene della comunità, dei pendolari e dei turisti».
Ivano Martinetti, consigliere regionale M5S Piemonte, ha però puntualizzato: «Restano ancora molte questioni aperte: troppo poche le 12 corse giornaliere, pensiamo inoltre ai cronici problemi di collegamento ferroviario tra la provincia di Cuneo e il capoluogo, l’aumento del costo dei biglietti e le restanti 10 ferrovie che continuano ad essere sospese». E inoltre Maurizio Marello, già sindaco di Alba e oggi consigliere regionale Pd, ha aggiunto: «Dobbiamo guardare positivamente a que­sto “nuovo inizio” e al fatto che sia stata abbandonata l’idea della pista ciclabile, che deve essere complementare al servizio del treno». Nel complesso quindi c’è stata tanta soddisfazione al netto delle questioni ancora aperte. Ma intano il treno è ripartito.
La linea è lunga 33,6 chilometri ed era stata sospesa 12 anni fa per problemi all’infrastruttura e per mancanza delle coperture economiche necessarie ad assicurare il servizio. In questi anni, su richiesta della Regione, Rfi ha investito 13 milioni di euro per i lavori di messa in sicurezza della linea e per renderne possibile la riattivazione. Le fermate di Asti, Isola d’Asti, Costigliole, Castagno­le, Neive e Alba, creano un bacino d’utenza complessivo di 120mila persone a cui è ora offerto un servizio complessivo di oltre 100mila chilometri/treno all’anno. L’au­mento del flusso turistico, gli iscritti alle Università di Asti e del Piemonte Orientale e gli utenti del tribunale astigiano, consentono di prevedere un notevole afflusso di passeggeri. «Quando ci siamo impegnati a riaprire la linea ferroviaria Asti-Alba, abbiamo fatto la promessa di migliorare la mobilità, di rendere accessibile il trasporto ferroviario e di abbracciare una visione sostenibile per il futuro – spiega l’assessore Gabusi -. Vediamo questa linea non solo come un mezzo di trasporto conveniente, ma come un passo avanti, una tappa intermedia, verso un futuro più sostenibile e innovativo anche attraverso le tecnologie legate all’idrogeno».
L’avvio della linea si inserisce in una reta di integrazione con il trasporto pubblico su gomma. Dalle 5 alle 20 sono garantiti collegamenti sull’intera tratta ogni ora, consentendo coincidenze nelle stazioni di Alba e Bra e garantendo la mobilità degli studenti, con orari adattati alle esigenze degli istituti scolastici. Il servizio autobus, operato da Bus Company nel contratto Granda Bus con la Linea 45, prevede 20 bus nei giorni feriali dal lunedì al venerdì ed è stato riorganizzato per integrarsi con l’offerta ferroviaria. Nei giorni festivi e il sabato, il servizio sarà interamente effettuato con autobus.
«È una riapertura importantissima e strategica per il nostro territorio che avvicina ancora di più le realtà di Asti e Alba, legate negli ultimi anni da politiche comuni in campo turistico. Attraverso questo collegamento potranno sentirsi ancora di più l’una vicino all’altra» ha dichiarato il sindaco di Asti e presidente della Provincia, Maurizio Rasero.
«Si tratta di un risultato importante che premia le battaglie compiute in questi anni – ha ricordato dal canto suo il sindaco di Alba, Carlo Bo -. La soppressione della linea verso Asti aveva chiuso lo sbocco della città verso Est, ma non ci siamo arresi e ora pendolari, studenti e turisti potranno nuovamente usufruire di un sevizio pubblico che può avere anche positive ricadute ecologiche, consentendo di ridurre il traffico veicolare».