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No al blocco Euro 5, «Ma serve un tavolo di lavoro»

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Evitato il blocco degli Euro 5 in Piemonte. Le auto e i mezzi diesel Euro 5 potranno continuare a circolare fino all’autunno 2025. «Siamo riconoscenti al ministro Pichetto – ha affermato il presidente Alberto Cirio -, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto. Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del governo che è prontamente intervenuto, con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte. Un lungo e complesso lavoro – prosegue Cirio -, fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente, dai tecnici della direzione regionale e Arpa. Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto di misure per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale». L’assessore all’ambiente Matteo Marnati illustra i provvedimenti già messi in campo: «Abbiamo già rottamato 704 autobus del trasporto pubblico con nuovi mezzi a basse emissioni e altri 749 saranno sostituiti entro il 2024». Numerose le reazioni di segno positivo. Per esempio il commento dell’onorevole Gianna Gancia: «Buona la decisione di sospendere il blocco in Piemonte. Così si salvaguardano famiglie e imprese». Cna Cuneo invita ora ad arrivare a un «tavolo di lavoro permanente», come sottolineato dal presidente Mauro Carlevaris e dal direttore Patrizia Dalmasso per non accantonare comunque il problema. E il vicecoordinatore regionale per il Piemonte di Fratelli d’Italia e capogruppo FdI in Consiglio regionale, Paolo Bongioanni sottolinea: «Bene il decreto, è ciò che avevamo chiesto. Ora bisogna continuare a lavorare per non differire soltanto il problema ma per risolverlo definitivamente». E questo argomento viene usato anche dal Pd provinciale, ma per attaccare la maggioranza: «Una proroga di appena un anno. Il tempo di andare al voto sperando che gli elettori non se ne ricordino». E il movimento 5 Stelle Piemonte: «Ma il Centrodestra non può solo vivere di rendita, ci batteremo in Consiglio regionale affinché vengano prese misure strutturali». Chiude Franco Graglia, vicepresidente del Con­siglio regionale: «Grazie al ministro Pichetto e all’impegno del presidente Alberto Cirio, una vittoria dettata dal buon senso».