Saranno più di 100 i veterinari e naturalisti italiani, francesi, spagnoli, svizzeri e andoregni che dal 21 al 24 settembre daranno vita, in Saluzzo, al quarantesimo convegno annuale del GEEFSM (Groupe d’Etudes sur l’Ecopathologie de la Faune Sauvage de Montagne), che ha come sponsor la Fondazione della Cassa di Risparmio di Saluzzo, il Comune di Saluzzo, Terres Monviso, il Parco del Monviso, il MAB Monviso, le Latterie INALPI, Brizio Salumi, Azienda Agricola Giurset e il Comprensorio Alpino CN2 Valle Varaita.
I lavori del convegno saranno ospitati negli spazi storici del Monastero di S. Maria della Stella, stupendamente restaurato nel 2019 e sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.
L’associazione scientifica GEEFSM, che ha sede in Francia presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Lyon, è stata fondata nel 1993 con tre obiettivi principali: facilitare le relazioni fra ricercatori, studenti e gestori della fauna interessati alle malattie che colpiscono gli animali selvatici di montagna, con problematiche di conservazione; promuovere studi, inchieste e ricerche in questo ambito; favorire la conoscenza e la pubblicazione dei risultati di dette attività.
Nel corso degli anni, l’interesse dell’associazione è andato ampliandosi fino a comprendere argomenti come le modalità di cattura e marcatura, i programmi di reintroduzione, le tecniche di censimento e le differenti minacce al benessere della fauna di montagna, a partire dai cambiamenti climatici.
Le riunioni annuali del GEEFSM, che per scelta si tengono in zone di montagna o a ridosso delle stesse, come nel caso di Saluzzo, sono il momento in cui i membri vecchi e nuovi dell’associazione hanno modo di scambiarsi esperienze, discutere temi di attualità e rinforzare la rete di conoscenze reciproche, in un clima internazionale e multilinguistico ma anche gradevolmente informale.
In linea con questo spirito, nell’ambito del convegno si terrà, come da tradizione, un concorso riservato a studenti e giovani ricercatori, con attribuzione di borse di studio.
Il programma del convegno comprende 26 comunicazioni orali e 12 poster, su temi che spaziano dalle epidemie più impattanti sulle specie selvatiche coinvolte, al miglioramento della sorveglianza epidemiologica (non semplice da attuarsi sulle popolazioni animali a vita libera), alle interazioni sanitarie tra gli animali domestici e quelli selvatici, al controllo dei focolai di malattie di particolare interesse a livello nazionale e comunitario, agli avvelenamenti dolosi e accidentali, e tanto altro.
La maggior parte dei contributi scientifici riguarderà specie abbondanti e molto note anche presso il grande pubblico, come gli ungulati (ruminanti e cinghiale) e i carnivori (lupo e volpe in particolare). Non mancheranno tuttavia poster e comunicazioni relativi a gruppi di specie in declino o quanto meno più fragili dal punto di vista della conservazione, come anfibi e pipistrelli.
Il contributo scientifico del Parco del Monviso tratterà delle caratteristiche ambientali dello stesso e dei monitoraggi faunistici in esso svolti.
Uno spazio verrà riservato anche alla memoria di due colleghe prematuramente scomparse, cui il GEEFSM ha inteso dedicare la proiezione di un eccezionale documentario naturalistico sul ritorno dello stambecco nei Pirenei francesi, realizzato da uno dei membri del gruppo.
A margine del convegno, verranno offerte ai partecipanti una visita guidata del centro storico di Saluzzo e un’escursione a piedi nel Parco del Monviso, che permetteranno loro di apprezzare due eccellenze del nostro territorio.