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Stella al comando della Forestale Cuneo

Il Tenente Colonnello che ha sostituito Gerbaldo arriva da Vicenza: «Qui un territorio da tutelare»

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Il colonnello Stefano Gerbaldo ha lasciato il Comando del Gruppo Carabinieri Forestale di Cuneo al tenente colonnello Luca Stella, in arrivo dal Gruppo di Vicenza. Il primo ha assunto il comando nel 2017 poco dopo l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri. Fino al 2020 ha inoltre diretto il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale con il quale ha condotto svariate operazioni di Polizia Giudiziaria in vari ambiti operativi quali il contrasto alle truffe milionarie sui contributi pubblici negli alpeggi piemontesi e di altre regioni, ai commerci illegali dei cuccioli di cane dall’est europeo, agli illeciti traffici di rifiuti e dei fanghi industriali di depurazione. Nel 2023 è arrivata la promozione e il prossimo incarico sarà svolto ad Alessandria dove Gerbaldo andrà a dirigere i Carabinieri Forestali delle Province di Asti e di Ales­sandria.
Il tenente colonnello Stella, laureato in Giurisprudenza, sposato con due figli, a Vicenza ha comandato il Gruppo Cc Forestale negli ultimi tre anni partecipando a missioni estere in qualità di formatore in materia ambientale nell’Africa subsahariana. A Cuneo avrà sotto il suo comando il Nucleo Investigativo di Polizia Am­bientale, Agroalimentare e Fo­restale di Cuneo, i 14 Nuclei Carabinieri Forestali del territorio cuneese e una unità cinofila anti veleno con competenza su tutta la regione. Inoltre assumerà la gestione del Cen­tro Settore Meteomont Cara­binieri che nei mesi invernali monitora in tutto il Piemonte il pericolo delle valanghe emettendo i relativi bollettini.
«Il mio intento – ha detto il nuovo comandante – è proseguire quanto fatto di buono in questi anni dal colonnello Gerbaldo a difesa dell’ambiente e della natura, mantenendo un dialogo continuo con tutte le istituzioni, associazioni e i cittadini. Cuneo e la provincia rappresentano un’eccellenza, a livello nazionale, nel comparto agroalimentare nonché territorio a forte vocazione agricola e forestale. Tutto ciò merita attenzione e va tutelato».