Serata da campioni per Ceva che ha salutato, ringraziato ed omaggiato tre grandi atleti che hanno valorizzato, promosso e fatto conoscere nel mondo la città grazie al coraggio, l’intraprendenza e la personalità che hanno saputo dimostrare quando erano al top del successo ed anche ora che lavorano dietro le quinte.
Emozionati ma sempre con la battuta pronta, sul palco del Teatro Marenco – nella serata organizzata dalComune di Ceva in collaborazione con l’Unimont Servizi e condotta dall’assessore allo Sport Lorenzo Alliani, dal titolo “Sport e Motori” – hanno sfilato le leggende sportive Alex Puzar bicampione mondiale di Motocross, Alessandro Barbero reduce dai campionati mondiali di Ciclismo in Scozia ed Enrico Fantini già Campione d’Italia con la Juventus nel Calcio.
In un teatro gremito che ha applaudito i suoi campioni sono stati presentati filmati rievocativi, ricordati aneddoti divertenti, creando una atmosfera densa di emozioni. Con colpi di scena degni di una trasmissione televisiva, i tre campioni hanno raccontato gli esordi, le difficoltà e i timori, ma soprattutto le emozioni delle vittorie, la capacità di rialzarsi sempre e soprattutto il tris vincente ha confermato come le carte vincenti siano sempre l’umiltà e l’intelligenza di gestire la gara tra gioie e paure.
L’evento ha riscontrato un così grande successo che già si pensa a tre serate dedicate ai racconti dei tre campioni cebani.
“L’Amministrazione comunale – ha spiegato Lorenzo Alliani – ha voluto anche premiare i presidenti di tutte le associazioni sportive di Ceva che, sottraendo tempo alla famiglia ed al proprio tempo libero, dedicano un insostituibile impegno per far si che centinaia di atleti ed atlete possano svolgere una sana attività sportiva in impianti idonei”.
“Ringrazio i tre campioni – ha detto il sindaco Vincenzo Bezzone – per la loro disponibilità a raccontarsi davanti ad un “pubblico di casa”, davanti a tanti amici e a chi li va visti crescere nello sport e diventare uomini. Grazie al loro talento, hanno promosso il nostro territorio nel mondo e noi siamo fieri di loro”.