Home Attualità Che aria che tira fra banche e migranti: Ghisolfi torna su La7

Che aria che tira fra banche e migranti: Ghisolfi torna su La7

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Il banchiere e scrittore Beppe Ghisolfi inaugura la nuova stagione tv post estiva con un gradito ritorno sulle frequenze dell’emittente di Urbano Cairo, nel palinsesto un tempo condotto da Myrta Merlino e oggi coordinato con simpatia, competenza e dinamismo da David Parenzo.
Nel contesto di una puntata doverosamente incentrata sulla commemorazione e sul ricordo, di uomo e di statista, del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, la trasmissione andata in onda ieri, lunedì, si è altresì soffermata sulla lotta alla mafia, destinata a entrare in una fase nuova dopo la morte dell’ex super latitante Messina Denaro, sull’emergenza immigratoria in atto nel Mediterraneo e sul tanto demonizzato condono edilizio, alla fine non inserito nel decreto della più recente riunione del Governo Meloni.
Intervenuto in collegamento dalla propria abitazione in Cervere, il Professor Ghisolfi ha fatto la propria apparizione nel corso della prima sessione del programma, in corrispondenza con la presenza in studio dell’ex leader del PCI Achille Occhetto e del parlamentare in carica di Fratelli d’Italia Federico Mollicone.
L’attuale contingenza politica è contrassegnata da molte ipotesi di lavoro, fra cui quella relativa alla modifica del provvedimento straordinario di tassazione dei presunti extra profitti degli istituti di credito, che a seguito dei rilievi di ABI e del Vicepremier di Forza Italia Antonio Tajani potrebbe essere emendata nel senso di non penalizzare quelle Banche che optino per la costituzione di una riserva a rafforzamento del patrimonio netto – presupposto per la concessione di adeguati flussi di credito agevolato alla clientela di famiglie e imprese – o che abbiano in portafoglio, fra gli attivi, un congruo stock di titoli pluriennali del debito pubblico sottoscritti in una fase storica in cui i rendimenti erano prossimi allo zero e il cui mantenimento a bilancio è già di per sé fonte di minusvalenze e un servizio alle finanze dello Stato.
Il Professor Ghisolfi è infine intervenuto sul tema della garanzia finanziaria richiesta da un recentissimo provvedimento del Governo Meloni con l’obiettivo di decongestionare i centri di permanenza temporanea dei cittadini migranti in attesa di identificazione e di eventuale rimpatrio se privi dei requisiti fissati dal diritto internazionale. Si rischia di essere in presenza di una disposizione nel concreto inapplicabile, per le regole stesse che preordinano l’attività bancaria, dal punto di vista delle garanzie fideiussorie da ammettere, e che non sono nel frattempo state modificate e alle quali gli istituti di credito devono pertanto continuare ad attenersi.