Un nuovo centro per trattare l’emicrania

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Una patologia
sottovalutata

L’emicrania, quella che spesso non arriva mai da sola ma si porta dietro nausea, vomito, sensibilità a luce e rumore rappresenta la terza causa nel mondo per anni persi per Alzheimer. Si calcola che un soggetto emicranico possa mancare dal lavoro per cinque/quindici giorni al mese a causa della sua emicrania.
In Europa si stima che circa il 70% dei soggetti emicranici non abbia cure adeguate perché non si rivolge ad alcun medico per il proprio disturbo, e solo il 2-6% degli emicranici viene preso in carico da medici specialisti.

Diversi fattori
che si uniscono

Inoltre, molti pazienti emicranici prima di approcciarsi al neurologo hanno la tendenza a sottoporsi a visite ortopediche, oculistiche, gastroenterologiche, ricercando erroneamente una soluzione del loro problema nella cura unilaterale di un solo fattore scatenante.
Per essere trattata in modo efficace, la patologia deve essere correttamente inquadrata, trattata e seguita. Il modello vincente è dunque un approccio multidisciplinare che abbia efficacia nella gestione terapeutica.

Non tutte le cefalee
sono uguali

Le cefalee si manifestano sotto forma di due tipologie: primarie, ovvero che non derivano da altre condizioni cliniche e rappresentano da sole la patologia; le cefalee secondarie, invece, cosiddette sintomatiche, sono quelle in cui la cefalea di fatto rappresenta un sintomo di altre patologie di varia natura. Questa distinzione sta alla base di una corretta diagnosi, premessa per impostare un processo terapeutico adeguato e personalizzato che possa aumentare le possibilità di successo in termini di controllo della patologia o guarigione.

Per vincere contro l’emicrania: un
percorso su misura

Quello messo in campo dal Centro Cefalee del Centro Abax di Cuneo è una vera e propria associazione della Società Italiana per lo studio delle Cefalee e formata attraverso il corso associazione per la scuola delle Cefalee.
L’anamnesi del paziente per arrivare a una sintesi sulla patologia della persona è supportata da diagnostica clinica e strumentale di laboratorio. Classificata la cefalea si procede alla prescrizione della terapia sintomatica, o profilassi anche per mezzo di anticorpi impatto che il disturbo ha sul vissuto della persona, e integrandola con percorsi terapeutici in grado di portare beneficio su varie sfere della salute. A ciò si aggiungono telemedicina e gestione di urgenze e controlli per un supporto completo a chi soffre di emicrania.

anticorpi monoclonali
Nei casi indicati potrà essere utilizzata la profilassi a mezzo di anticorpi monoclonali. I casi di emicrania sono molto complessi e non li conosciamo ancora totalmente, ma quello infiammazione neurogenica del sistema trigeminovascolare.
Questo sistema viene attivato da diversi stimoli, il risultato è il rilascio di neuropeptidi tra cui, il principale, è il CGRP. Gli anticorpi monoclonali che funzionano, bloccando il peptide CGRP, cioè il peptide proinfiammatorio, oppure bloccando il suo recettore, ossia quella molecola su cui si lega per innescare la reazione.
Una netta diminuzione degli attacchi già dal primo mese
attacco acuto. Gli studi ci dimostrano una risposta clinica circa nel 70% dei pazienti con una netta diminuzione degli attacchi già dal primo mese, dato che si consolida in maniera netta e persistente dal terzo mese di trattamento netta e persistente dal terzo mese uso di tale terapia è anche legato alla scarsità degli effetti collaterali: qualche paziente altro.
Somministrazione circa una volta al mese
Attualmente il farmaco è prescrivibile attraverso il SSN uso. In regime privato è, invece, possibile ususfruire di un pacchetto caratterizzato dalla iniezione del farmaco che va somministrato circa una volta al mese sottocute. Il centro offre anche una consulenza in telemedicina, per urgenze e controlli, nei casi seguiti dal centro stesso.

via G.B. Bongioanni 25/C, Cuneo
tel. 0171/634777
www.centroabax.com
info@centro­abax.com