Lo scorso 19 settembre, la sala storica del Teatro Busca ha ospitato un’iniziativa promossa dall’Associazione Culturale Giulio Parusso a un anno dall’installazione di “Alba”, la grande opera dell’artista Valerio Berruti nella piazza intitolata a Michele Ferrero.
Tra le autorità che hanno presenziato all’evento la signora Maria Franca Ferrero e il segretario generale della Fondazione Ferrero e presidente di Ferrero Spa Bartolomeo Salomone, il comandante dei Carabinieri albesi Giuseppe Santoro, il sindaco Carlo Bo, gli assessori comunali Emanuele Bolla e Massimo Reggio e Lucia Tibaldi, moglie del compianto Giulio Parusso.
Sul palco presenti Valerio Berruti, Roberto Ponzio – che presiede l’Associazione Parusso – e gli ingegneri Massimo Morando e Giuseppe Gobino, quest’ultimo direttore del sodalizio. Dopo la proiezione di un video di Sky Arte con contributi di personaggi del mondo dell’arte, Morando e Gobino hanno illustrato, con documenti tecnici e fotografie, com’è stato possibile realizzare l’idea artistica di Berruti con un’opera di ingegneria monumentale che ha utilizzato l’acciaio inossidabile saldato e brunito con raffinate tecniche costruttive.
Lo stesso Berruti ha poi preso la parola per i suoi personali ringraziamenti: «Ringrazio di cuore l’Associazione Giulio Parusso per aver organizzato una serata che ha raccontato la genesi e la poetica della mia opera. A distanza di un anno dalla sua inaugurazione ringrazio ancora, e sempre, la signora Maria Franca Ferrero e la sua famiglia per aver pensato di regalare una mia scultura alla nostra città e tutto il Comune di Alba e, in particolare, il sindaco Bo e l’assessore Bolla, senza i quali questo progetto non si sarebbe potuto realizzare. Dietro un’opera pubblica ci sono le persone e alla base della mia “Alba” ci sono singoli individui e imprese del mio territorio che hanno lavorato e lavorano assiduamente. Ringrazio loro e i miei concittadini che dallo scorso 29 settembre mi hanno travolto di affetto».
Particolarmente apprezzato, poi, l’intervento di Bartolomeo Salomone, che ha ribadito la vicinanza dell’azienda Ferrero e della relativa Fondazione alla città, con i valori del “lavorare, creare, donare”, e ha elogiato i sentimenti positivi che comunica l’opera installata nella piazza intitolata a Michele Ferrero.
L’assessore al Turismo Emanuele Bolla ha ringraziato maestranze e professionisti che hanno lavorato sotto la direzione di Berruti; a tutti loro va tributato il riconoscimento del successo che sta avendo “Alba”, opera che celebra l’artista, la città e l’albesità ma, soprattutto, la capacità di essere ingegnosi. Elementi che anche il sindaco Carlo Bo ha evidenziato: «Piazza Michele Ferrero è uno spazio cittadino che incarna l’albesità e vanta una lunga storia. Progettata dall’architetto Busca nell’Ottocento, riqualificata nel Novecento con la fontana, sempre dono della famiglia Ferrero, il 29 settembre 2022, giorno di San Michele, viene inaugurata nella sua conformazione attuale. Voluta fortemente da questa Amministrazione e riqualificata con la scultura di Berruti, ogni giorno viene visitata da tanta gente. Siamo arrivati qui grazie al lavoro e al sacrificio di tanti uomini come Michele Ferrero – ha proseguito il primo cittadino -, un grande uomo, un pioniere, un imprenditore, discreto, umile, che ha dedicato la vita alla famiglia e al lavoro, che ha privilegiato l’etica del fare all’apparire, diventando un modello. L’Associazione Parusso ha voluto valorizzare un artista albese, affermato nel mondo, che ci teneva tanto a realizzare l’opera e che ha avverato il suo sogno».