Casi di epizoozia emorragica in Francia, la preoccupazione dell’Associazione “Piemontesisti”

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Alcuni bovini in Francia sono stati colpiti da una malattia emorragica epizootica (HED). Si tratta dei primi casi sul territorio. La diagnosi è stata confermata lo scorso 18 settembre dal laboratorio di salute animale dell’ANSES, che è la struttura di riferimento nazionale francese. Le segnalazioni riguardano i Pirenei Atlantici e gli Alti Pirenei.

La cosiddetta “epizoozia emorragica” è una malattia virale infettiva, fatale, dei cervi che può essere trasmessa ad altri ruminanti come pecore e bovini. Il virus viene trasportato da moscerini pungenti del genere “Culicoides”. Non viene trasmesso agli esseri umani, ma nei bovini il morbo è potenzialmente letale. Si traduce in febbre, anoressia, zoppia e difficoltà respiratoria.

«Come Associazione vogliamo portare a conoscenza e segnalare questa criticità», commenta il presidente dei “Piemontesisti” Gian Piero Ameglio. «Ormai da una ventina di giorni, giungono notizie allarmanti dalla vicina Francia, causate dalla epizoozia emorragica che ha già portato alla morte di diversi bovini».

«Noi, come allevatori della Razza Piemontese, seguiamo con preoccupazione la vicenda», commenta il socio Massimo Bertoglio. «Considerando la vicinanza con la Francia e il fatto che in Piemonte vengono allevati molti capi di razze francesi, vorremo scongiurare l’arrivo di questa malattia anche nei nostri allevamenti, causandoci ulteriori danni. La situazione è già precaria a causa dei prezzi troppo bassi dei nostri animali, insufficienti ormai a coprire le spese di produzione».

Le misure – Il decreto emanato dal Ministero francese istituisce una zona regolamentata in tutti i Comuni situati entro un perimetro di 150 chilometri attorno agli animali infetti dal virus. Bovini, pecore, capre o cervi provenienti da allevamenti situati nella zona non possono lasciarlo. È stato inoltre stabilito un elenco di esenzioni per movimenti specifici di animali (ritorno dal pascolo estivo, invio di animali al macello o esportazione sotto determinare condizioni). Oltre a queste misure nazionali, il governo francese è strettamente in contatto con la Commissione Europea e i suoi partner esteri per facilitare il mantenimento e il recupero dei flussi commerciali verso gli Stati membri e i paesi terzi.

L’Associazione dei “Piemontesisti” ha visto la luce lo scorso aprile, durante l’assemblea costituente a Carmagnola e si pone come scopo la tutela e la valorizzazione della Piemontese e delle aziende che portano avanti questa tipologia di allevamenti. Raccoglie diversi soci del settore e ha la sua sede legale a Carrù, presso la “Casa della Piemontese”.