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Dl Omnibus, Bergesio, Lega: “Con il dl Omnibus primo passo per una vera riforma della giustizia”

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“Con il dl Omnibus primo passo per una vera riforma della giustizia, alla luce delle criticità ben evidenziate dalla Commissione Giustizia”.

Così il Senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega Salvini Premier) commenta il via libera del Senato al decreto Omnibus.

Ieri l’Aula del Senato ha confermato la fiducia al Governo sul provvedimento in materia di processo civile e penale, contrasto agli incendi boschivi, recupero dalle tossicodipendenze, salute, cultura, personale magistratura e Pubblica Amministrazione. I voti favorevoli sono stati 100, i contrari 71 e un astenuto. Il provvedimento è quindi approvato in via definitiva.

 

“In particolare, si affronta il tema delle intercettazioni che è sicuramente molto delicato – continua Bergesio -, perché va a toccare anche quelli che sono diritti costituzionali. Con il decreto Omnibus si sono raggiunti risultati importanti e coraggiosi. Intanto, sono stati riconosciuti strumenti anche più incisivi per la lotta contro il traffico illecito di rifiuti, il sequestro di persona, il terrorismo, prevedendo che vi siano limiti meno stringenti per le stesse intercettazioni, per poter indagare e recuperare le prove di reati”.

 

Sempre in tema di intercettazioni, il decreto affronta anche l’uso del captatore informatico, come spiega il Senatore: “L’articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo dice che: «Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza». Principio ribadito dall’articolo 15 della Costituzione, la quale dispone che le comunicazioni sono inviolabili. Per effettuare questo tipo di intercettazione, i meccanismi del captatore informatico sono strumenti fortemente invasivi. È per questa ragione che nel disegno di legge è stato approvato un emendamento che prevede una motivazione rafforzata per l’utilizzo di questo strumento: occorre un’autonoma valutazione delle specifiche ragioni che rendono necessario, in concreto, lo svolgimento di un’indagine attraverso questa modalità”.

 

Altro tema delicato: la divulgazione delle intercettazioni. “A quale interesse obbedisce? È una vera necessità? È un vero diritto? O è soltanto un seguire e un ossequiare una pruriginosa curiosità collettiva? – commenta il parlamentare cuneese -. Questo provvedimento prevede che la trascrizione dei verbali sia limitata al contenuto delle intercettazioni rilevanti, evitando che vi siano parti che possono al massimo alimentare interessi che sono al di fuori delle indagini investigative. Inoltre, si considera la possibilità di utilizzarle solo quando sono indispensabili e quando ineriscono a delitti per i quali è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza”.

 

Sul reato di incendio boschivo, ancora il Senatore della Lega: “Da sempre la Lega sostiene le norme che vanno a combattere i reati ambientali. E così nel decreto è previsto un aggravamento delle pene: un disegno di legge presentato dalla Lega e fortemente voluto dalla Lega, proprio per fare fronte a questi disastrosi eventi che si verificano non solo per noncuranza, ma peggio per dolo o approfittando di situazioni e delle funzioni di chi ricopre degli uffici”.

“Il decreto approvato è ispirato al garantismo, alla tutela della riservatezza e all’efficienza. Un Paese che ha una giustizia farraginosa è un Paese fermo. Occorre concretamente ristabilire la vera indipendenza dei poteri, la riforma della giustizia non può attendere oltre”, conclude il Senatore della Lega.