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“In viaggio nel Medioevo di Caraglio e della Valgrana” con le cinque aperture scelte della Delegazione FAI Saluzzo

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“In viaggio nel Medioevo di Caraglio e della Valgrana” è il tema delle Giornate FAI d’Autunno,scelto dallaDelegazione FAI Saluzzo con il Gruppo Giovani,, con cinque aperture per la grande Festa del patrimonio italiano, in calendario sabato14 e domenica 15 ottobre. Il Gruppo FAI di Savigliano condurrà invece tra antiche dimore e nel verde di giardini segreti.

La presentazione stampa è avvenuta ieri, giovedì 5 ottobre, nella sala consiglio del Comune di Caraglio illustrata dal vice Capo Delegazione FAI Saluzzo Giorgio Fossati e dalla Capo gruppo di Savigliano Eva Goldschmidt. Erano presenti il vicesindaco di Caraglio Davide Parola, l’assessore alla Cultura del Comune di Savigliano Roberto Giorsino,il vicesindaco di Valgrana Gualtiero Ferreri, Mauro Rosso, volontario della chiesa San Giovanni di Caraglio.

Prima, tra le informazioni di servizio è che per la partecipazione alle Giornate FAI d’Autunno : non è prevista la prenotazione online in questa edizione 2023.

A Caraglio la proposta della Delegazione FAI saluzzese è di un percorso itinerante, aperto a tutti, in tre luoghi solitamente chiusi al pubblico: la Chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa dei santi Pietro e Paolo e il Santuario della Madonna del Castello: “un percorso affascinante guidato da volontari FAI, quest’anno nella val Grana sulla continuità di un percorso artisticoculturale tra le valli, sottolinea Giorgio Fossati – che porta alla scoperta di storia e architetture medioevali, di affreschi della seconda metà del Quattrocento, opera dei fratelli Biazaci di Busca e di manufatti lapidei dell’officina degli Zabreri.

I tre luoghi a Caraglio sono facilmente raggiungibili sia a piedi che in macchina dal Banco FAI in piazza Giolitti – angolo via Roma. È obbligatorio il ritrovo qui, almeno 20 minuti prima della visita. I trasferimenti fra i tre siti saranno liberi. La durata totale dell’itinerario (spostamenti inclusi) è prevista in almeno 1 ora e 45 minuti. Gli orari: sabato: 11 – 14 – 15 – 16; domenica 9 – 10 – 11- 14 – 15 – 16. I gruppi per l’accesso ad ogni sito saranno composti da un massimo di 25 persone.

Contributo: 10 euro non iscritti FAI; 7 euro iscritti FAI. Possibilità di iscriversi al FAI in loco.

 

 

A Valgrana, in esclusiva per iscritti FAI, è predisposto un percorso “sibillino” nella Chiesa la Parrocchiale di San Martino con la scoperta di affreschi ai antiche Sibille e all’interno di un luogo di antica “ospitalità”: l’Ospedale dei Pellegrini (Ospizio della Trinità) che si raccorda con la visita di anni fa, all’ospedale e lazzaretto di Caudano in Val Maira.:

Il banco FAI sarà in piazza San Martino dove è obbligatorio il ritrovo almeno 20 minuti prima della visita, la cui durata complessiva, spostamenti inclusi è di 1 ora e 30 minuti.

Gli orari: sabato 11 – 14,30 – 15,30 – 16,30; domenica 9 – 10 – 11,30 – 14,30 – 15,30 – 16,30.

Contributo: 3 euro (ISCRITTI FAI)

Con il Gruppo FAI Savigliano si entrerà invece in percorso tra antiche dimore e giardini segreti della città, da palazzo Villa all’dimora di Isabella di Savoia, alla corte di “casa Fontana”, una volta parte del complesso sistema di giardini di Palazzo Cravetta di Villanovetta. Il banco FAI sarà collocato in piazza Santarosa a Savigliano, dove è necessario presentarsi almeno 15 minuti prima dell’orario prescelto.

Orari: sabato dalle 15 alle 18 con ultima visita ore 17, domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18 con ultima visita alle 17. Contributo minimo 3 euro

 

Presentazione dei siti

 

Con la DELEGAZIONE FAI SALUZZO a Caraglio

 

La Chiesa di San Giovanni Battista

 

La Chiesa di San Giovanni Battista fu per secoli la parrocchia di Caraglio. Non si conosce la data precisa della prima edificazione, ma l’edificio viene citato per la prima volta in un documento del 1270 e fu costruito sull’estremità delle antiche mura medievali, in corrispondenza di una prominenza rocciosa della collina caragliese, che in celtico veniva chiamata “kara” (ed in piemontese “caira”).

Ad attestare lo splendore dell’età medievale è la navata sinistra una cappella interamente affrescata nella seconda metà del Quattrocento dai fratelli Biazaci di Busca. Molte le curiosità e tra queste, la figura affrescata di Sant’Orsola, che richiamava la vicenda delle undicimila vergini narrata nella Leggenda Aurea di Jacopo da Varazze. Altrettanto rara è la scena di Santa Caterina da Siena che riceve le stigmate di fronte all’analoga scena con protagonista San Francesco.

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Situata nel centro di Caraglio, dal 1920 è sconsacrata ed è di proprietà comunale. Si riconosce dall’esterno per il campanile duecentesco a sei piani, con cornici di archetti. Il complesso cela un’importante serie di frammenti di affreschi romanici e gotici che possono ancora illustrare la ricchezza di una decorazione di grande effetto ed eleganza purtroppo distrutta e visualizzabile solo attraverso una visita guidata.

Chiesa della Madonna del Castello

Il Santuario della Madonna del Castello fu costruito sul luogo ove sorgeva l’antico Castello di Caraglio, di cui sono visibili ancora alcuni ruderi di mura e delle torri. Castello citato per la prima volta nel 1128 e alcuni decenni più tardi in un documento di Federico Barbarossa. Il viaggio nel Medioevo della Valle Grana inizia con questo ciclo di affreschi che riporta la contaminazione propria del ‘400 italiano tra i racconti dei vangeli e quelli apocrifi. Con il Concilio di Trento tutte le storie che riguardavano il privato della vita di Maria e Gesù, non documentate degli evangelisti, vennero eliminate dalle raffigurazioni delle chiese. Per questo il ciclo di affreschi di Caraglio assume particolare valore.

 

A VALGRANA: VISITA ESCLUSIVA PER GLI ISCRITTI FAI: un percorso “sibillino” *

 

La Chiesa Parrocchiale di San Martino

Nel XV° secolo il parroco, figlio del Marchese di Saluzzo, Ludovico I, si operò per ampliare e ristrutturare l’edificio. Nel 1480 la Chiesa divenne parrocchia e nel 1511 passo alla Diocesi di Saluzzo. Solo nel 1900 il parroco fece costruire una quinta navata con il portale La chiesa di San Martino conserva un affresco con una crocifissione attribuita al primo quattrocento e una Madonna del latte di primo cinquecento. L’arredo liturgico più interessante è la fonte battesimale dei fratelli Zabreri che risale al 1456.

La visita alla Parrocchiale (nel sottotetto) porta in uno dei temi più comuni nel periodo natalizio del quattrocento cuneese: il canto delle dodici Sibille che celebravano la nascita di Gesù. Il motivo è particolarmente presente tra Saluzzo e Cuneo ed è riportato anche nel testo del Teatro della passione di Revello (1481).

Di qui il sottotitolo dato al percorso. (*)

L’ Ospedale Pellegrini

L’Ospizio è considerato l’esempio meglio conservato nella regione di ospizio-ospedale per pellegrini e bisognosi, risalente al XV secolo. Preceduta da un portico, si presenta come una casetta su due piani. L’interno è stato ristrutturato negli anni scorsi e trasformato in locale abitativo, anche se finora l’utilizzo è stato esclusivamente per mostre ed eventi. Sulla facciata, sempre visibili, affreschi di metà Quattrocento attribuiti ai fratelli Biazaci, raffiguranti la Trinità e la Vergine col Bambino in trono. La Trinità rappresenta il Padre, Figlio e Spirito Santo come tre busti maschili emergenti dal medesimo corpo. Dall’altro lato della porta la figura di sant’Antonio abate.

 

GRUPPO FAI SAVIGLIANO

Antiche dimore e giardini segreti

Accompagnati da volontari FAI si entrerà in antiche dimore e giardini segreti a Savigliano. Una breve passeggiata nel centro storico della città costituirà l’occasione per svelare ai visitatori un tessuto costituito di importanti spazi aperti nascosti con interessanti interventi artistici ed architettonici, attraverso la scoperta di due giardini.

Partendo dal palazzo Villa, si potranno ammirare le trasformazioni ottocentesche dell’antica dimora di Isabella di Savoia volute da uno dei sindaci più celebri della storia cittadina. Il percorso si conclude con la corte di “casa Fontana” una volta parte del complesso sistema di giardini di Palazzo Cravetta di Villanovetta. Verranno presentati gli elementi più significativi delle architetture e delle sistemazioni esterne, con particolare attenzione alla presenza dei grandi alberi monumentali che dominano entrambi i luoghi.

 

È possibile seguire le iniziative della Delegazione FAI Saluzzo, il Gruppo FAI Giovani Saluzzo ed il Gruppo FAI Savigliano su Facebook e Instagram.

Info sulle aperture Giornate FAI d’Autunno 2023 anche sul sito nazionale: www.giornatefai.it