Nella Granda continua la vendemmia iniziata a Ferragosto ed è arrivata l’ora dei nebbioli a conclusione di una campagna che, nonostante le difficoltà climatiche, economiche e di mercato, si appresta a premiare l’impegno e la professionalità dei viticoltori. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo nel cuore delle operazioni di raccolta delle uve per le prestigiose denominazioni Barbaresco e Barolo DOCG.
Le piogge dell’ultimo periodo – spiegano i tecnici della Coldiretti – pur non avendo risolto la questione siccità, sono state determinanti per favorire una regolare maturazione dei grappoli che, anche grazie al raffrescamento notturno delle scorse settimane, si presentano ora perfetti, sani e con un tenore zuccherino equilibrato.
Il raccolto è dunque di ottima qualità e buone notizie arrivano anche sul fronte quantitativo, con produzioni che i tecnici vitivinicoli di Coldiretti Cuneo registrano mediamente normali, con punte di abbondanza. Fanno eccezione i soli vigneti colpiti dalla grandinata di inizio luglio.
L’irradiazione solare generosa durante l’intera campagna – proseguono i tecnici Coldiretti – ha comportato una parziale asciugatura della polpa con la conseguenza che la resa uva-mosto risulta inferiore alle medie storiche; ciò fa sì che una maggiore quantità riscontrabile in vigna rispetto allo scorso anno venga poi in parte compensata nel tino.
A fronte di una situazione in generale positiva in vigneto, nonostante il riscaldamento globale ne renda più complicata la gestione, le aziende vitivinicole – rimarca Coldiretti Cuneo – si trovano a dover subire costi di produzione schizzati alle stelle a causa dell’inflazione e le insidie di un mercato sempre più complesso.
Come evidenzia il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, “i vitivinicoltori devono fare i conti con fattori congiunturali e strutturali come la minor capacità di spesa generalizzata dovuta alla crisi economica, la riduzione dei volumi nei Paesi principalmente consumatori, le politiche comunitarie sull’etichettatura volte a scoraggiare il consumo di vino, l’aumento dei dazi in Paesi come Russia, Regno Unito, Norvegia e Svezia, i magazzini ancora pieni di scorte precedenti”.
“La qualità delle nostre produzioni, la reputazione conquistata nel mondo, la propensione all’innovazione e la sempre più spiccata sensibilità verso l’ambiente e la cura del paesaggio – afferma il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – sono le doti e gli strumenti che i viticoltori stanno mettendo in campo per superare gli ostacoli e vincere l’ennesima sfida lanciata dai cambiamenti in atto”.