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Banca d’alba racconta… «il mutuo è ancora un’opportunità»

«È un percorso in discesa garantito da una soluzione al tasso fisso del 2,90% per i primi 24 mesi per acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima casa o dell’abitazione principale»

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Il decimo rialzo consecutivo dei tassi della Bce ha inevitabilmente provocato una serie di effetti sull’economia, sui mercati e sulla vita quotidiana di ciascuno di noi… Dai mutui ai conti deposito, agli investimenti, la politica di Francoforte mira a frenare l’inflazione e i suoi effetti negativi, ma provoca anche una serie di impatti di diverso tipo.

Ad illustrare le ripercussioni significative sul panorama dei mutui, Gianluca Bro­via, direttore Crediti di Banca d’Alba.
«Come era prevedibile, l’aumento dei tassi ha reso l’accesso al credito più arduo per coloro che intendono contrarre un mutuo oggi, ma non solo: anche chi ha già un mutuo ha subito importanti conseguenze con cui deve confrontarsi ogni giorno. Le ragioni sono legate ad una serie di eventi iniziati nel marzo 2020 con il Covid e proseguiti con il conflitto tra Mosca e Kiev, senza dimenticare criticità come l’inflazione, la crisi energetica, con conseguente diversificazione delle forniture, ma anche l’aumento dei prezzi del grano. Nel tentativo dunque di sconfiggere l’inflazione, compresa quella di base si sta applicando una regola descritta nei libri di macroeconomia: quando l’inflazione sale, per ridurla occorre praticare politiche monetarie restrittive, ov­vero alzare il costo del denaro e ridurre l’offerta di moneta, provocando così una riduzione della domanda da parte del settore privato, degli investimenti e delle aspettative di inflazione. Secondo questa teoria, la recessione è quindi l’effetto collaterale che l’economia deve pagare affinché l’inflazione torni nuovamente su livelli accettabili. I tassi d’interesse in questi ultimi tre anni sono cambiati in maniera progressiva e oggi il tasso Bce al 4,50% ha certamente bloccato gli investimenti sia per le imprese, sia per le famiglie che hanno sempre fatto riferimento al mutuo casa. Questa decisione ha significativamente rallentato il mercato immobiliare e conseguentemente anche la richiesta di mutuo verso la Banca».

Quali saranno le possibili evoluzioni del mercato in tal senso?
«Secondo alcuni economisti, la stagione dell’aumento dei tassi d’interesse va verso la fine, poiché l’inflazione sta scendendo. Certo, non torneremo ai tassi negativi di qualche anno fa, ma controllata l’inflazione si vedranno spiragli positivi. Fortuna­tamente, nelle nostre aree, possiamo contare su aziende e nuclei famigliari dall’economia “for­te” che si basa su un cu­scinetto di liquidità e un bilancio buono e saldamente in attivo. Banca d’Alba, dunque, con la soluzione del tasso misto per le famiglie ha permesso ai propri clienti, anche in questi momenti di incertezza, di pensare agli investimenti con serenità e maggiore tranquillità, nella consapevolezza che rappresentano il motore della crescita. Una scelta che è certamente un motivo di riconoscenza e anche di profonda condivisione con il nostro territorio. È vero che i nostri numeri di bilancio sono positivi, ma è altresì significativo l’impegno che il nostro istituto riversa nel sostenere e supportare le necessità e le esigenze delle attività commerciali, industriali ed artigianali e naturalmente i bisogni delle famiglie».

Veniamo ora ad un tasto dolente: tasso fisso o variabile.
Quale scegliere?

«Questa è una delle domande più frequenti nel momento in cui si deve scegliere un mutuo. Nell’accezione più semplice, il mutuo fisso congela il tasso d’interesse per tutta la durata del rimborso, viceversa quello variabile può subire potenziali aumenti nel futuro, motivo per cui è più rischioso rispetto al primo e ha un costo potenzialmente ridotto. Oggi, nonostante i tassi siano ai massimi storici, i clienti preferiscono avere una rata fissa (oggi 9 su 10 sottoscrivono un tasso fisso, rispetto a 7 su 10 degli anni passati) e questa è sostanzialmente la reazione all’incertezza del momento».

E allora Banca d’Alba cosa propone?

«Abbiamo pensato di creare un prodotto che sia sintesi tra i vantaggi del tasso fisso nel breve periodo e che si trasformi in un tasso variabile e accompagni verso lo storno dei tassi che ci aspettiamo. È un mutuo insomma a tasso misto, che nei primi 24 mesi, per acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima casa o dell’abitazione principale, ha un tasso fisso nel 2,90% e poi si trasforma in una soluzione con condizioni variabili. Siamo confidenti che tra 18/24 mesi si stabilizzino le crescite, però oggi, e lo ribadisco con orgoglio, offriamo il miglior tasso fisso del mercato. Il nostro obiettivo principale rimane un rapido ed efficace dialogo con i nostri clienti per trovare e pianificare la soluzione migliore. L’invito dunque è quello ad entrare nelle nostre filiali, ascoltare le nostre proposte che mirano a mettere al centro le necessità del singolo e di tutto il nucleo familiare».

Rinegoziazione o surroga mutuo: quali le differenze?

«Rinegoziare un mutuo vuol dire cambiare le condizioni del contratto con la stessa ban­ca che l’ha erogato e devo dire che Banca d’Alba da questo punto di vista pone al primo posto l’ascolto del cliente, cercando una soluzione che lo renda più sereno. La surrogazione invece è la possibilità di spostare il proprio mutuo da un istituto di credito ad un altro, rinegoziandone contestualmente anche le condizioni. Due facce insomma della stessa medaglia a cui rispondere con professionalità, disponibilità e soluzioni concrete».

«Siamo vicini alle necessità dei clienti»

Giovanni Borlengo (foto a lato), direttore filiale di Vezza d’Alba di Banca d’Alba sottolinea: «Questo nuovo plafond mutuo casa protetto a tasso misto è un ottimo prodotto che si basa su una forte scontistica del tasso iniziale garantendo un tasso fisso, che tranquillizza il cliente con una rata certa per due anni. Poi in virtù delle previsioni che evidenziano una diminuzione dei tassi variabili, quest’ultimo sarà legato all’Euribor trasformandosi in variabile. Tale formula rappresenta un onere per la Banca d’Alba che però desidera testimoniare concretamente la vicinanza alle necessità dei propri clienti. Questa è la qualità che la rende differente, unica e sempre riconoscente al territorio».

«Hanno capito le nostre esigenze e insieme abbiamo pianificato la scelta»

«Avevamo bisogno di stipulare un mutuo per acquistare la nostra casa, un appartamento in Alba», raccontano Marianna Urgo ed il marito Salvatore Fugaro «abbiamo sondato in diversi istituti, ma a spaventarci erano i tassi al 4,40%. Invece, quando abbiamo incontrato il direttore della filiale di Vezza, Giovanni Borlengo, ci siamo sentiti capiti nelle nostre necessità. E così, abbiamo optato per questo loro nuovo prodotto che ci ha permesso di utilizzare un tasso fisso al 2,90% per 24 mesi… In questo momento economico non facilissimo, per noi questa tipologia di mutuo è stata una boccata di ossigeno, ma anche la possibilità di realizzare un sogno per la nostra famiglia. Abbiamo una figlia e i nostri sacrifici ed il nostro impegno sono indirizzati anche a lei e al suo futuro. Pensiamo che la casa rappresenti un fattore che offre sicurezza e stabilità. In Banca d’Alba ci siamo sentiti accompagnati nelle nostre scelte, compresi nelle nostre esigenze e questo ha fatto e fa la differenza. Sapere che le soluzioni proposte non sono standard ma dettagliate in base alle tue esigenze, è davvero molto importante».