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«Dal teatro alle news io con “Le Iene” chiudo un cerchio»

L’ex conduttrice di Rete 4 ha ereditato il programma di Italia 1 da Belen: «Abbiamo storie professionali molto diverse, impossibile fare paragoni. Aver fatto recitazione mi aiuta molto davanti allo schermo. Per fare tv ci vuole tecnica e per gestire i tempi delle dirette bisogna avere il ritmo giusto»

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Completo nero e camicia bianca: è questo il nuovo look di Veroni­ca Genti­li che dal 3 ottobre scorso ha assunto il ruolo – inedito – di conduttrice del programma “Le Iene”, su Italia 1, costantemente in bilico tra giornalismo d’inchiesta e spet­tacolarizzazione del­le notizie. Un altro salto in alto per l’ex conduttrice di Rete 4 e firma del Fatto Quotidiano, scelta personalmente da Pier Silvio Berlusconi, abituata ai cambi di direzione e alle avventure inedite, che già agli inizi della carriera aveva accarezzato l’idea di fare l’attrice, an­zi aveva proprio ab­bracciato quel sogno. Poi c’è stata la prima deviazione dalla strada maestra: «Il mio percorso giornalistico è co­minciato con la parola scritta, quando nel corso di una tournée teatrale decisi di aprire un blog», ha confidato. E ora la trasmissione “Le Iene” sembra quasi un approdo previsto, se non inevitabile: «È stata un’offerta inattesa e molto importante, la cosa che ho pensato subito era che mi avrebbe portata su un terreno per me inesplorato. Così ho detto: ma siete matti? Però sapevo già che avrei valutato seriamente la proposta. E così, eccomi qua».

Lo avevamo già scritto su IDEA: lei all’inizio della sua carriera aveva cominciato con la recitazione. E avevamo anche parlato della possibilità che un giorno lei potesse unire le sue due anime in un unico progetto. Ora si realizza quell’aspirazione?
«In un certo senso sì, considero questa opportunità come un vero momento di ulteriore crescita. Quan­do recitavo, ricordo che mi pesava molto non poter parlare con le mie parole. Grazie a questa nuova opportunità, invece, posso usare tutte le no­zioni che avevo acquisito a teatro e al cinema, aggiungendo il mio pensiero».

Da che punto di vista quell’esperienza può rivelarsi pre­ziosa per lei, adesso?
«Mi ha insegnato subito a controllare l’emozione e quindi a evitare le gaffe, un problema che, se ti capita davanti a una telecamera, rischia di ingigantirsi con le sue conseguenze in questa epoca social».

Come si gestisce una diretta?
«Bisogna contare fino a 10 (secondi) anche se il fatto è che quei 10 secondi non ce l’hai quando sei in diretta».

In tv si deve sempre recitare?
«Diciamo che la tv è basata sulla tecnica, nel senso che bisogna sempre aver presente in che maniera si restituiscono agli spettatori i contenuti che si vogliono trasmettere. Quindi bisogna valutare bene il ritmo e i tempi giusti, avendo in mente la possibile reazione di chi ti segue in quel momento in tv».

Diceva dell’offerta di Media­set.
«È arrivata all’inizio dell’estate e sul momento mi ha un po’ preso alla sprovvista, da un lato c’era tanto entusiasmo all’idea di accettarla e dall’altro un po’ di spavento. Mille emozioni. Ma poi ho deciso e a Pier Silvio Ber­lusconi ho detto che mi sarei buttata a capofitto in questa nuo­va avventura».

Quale contributo pen­sa di po­ter por­tare in questo nuovo corso delle Ie­ne?
«Spero di po­ter ag­giun­gere il mio punto di vi­sta giornalistico, an­che perché io stessa mi occupo di alcuni servizi oltre a lanciarli».

Ha valutato il rischio di perdere credibilità come giornalista in un programma un po’ meno giornalistico?
«La domanda me la sono posta anch’io, ma sono convinta che i compartimenti stagni non debbano esistere. E vale soprattutto in questo ambiente sovraccarico di informazioni e sollecitazione, impossibile non essere contaminati».

È vero che per affermarsi in questo lavoro bisogna essere, appunto, delle iene?
«Così dicono tutti e forse c’è un po’ di verità, anche se io non mi ritengo assolutamente cattiva. Anzi».

Aveva già conosciuto il suo collega Davide Parenti?
«Sì, quando dovevo già fare l’inviata per “Le Iene”, più o meno una decina di anni fa. E adesso è un po’ come se quel cerchio si sia chiuso».

Che cosa significa prendere il posto di Belen?
«Lei è una donna bellissima, impossibile gareggiare con la sua sensibilità. Però abbiamo una storia personale, professionale intendo, molto diversa. Impossibile fare un paragone da questo punto di vista».

Lei come se la cava con i balletti?
«Non bisogna aspettarsi nulla di particolare, meglio dirlo chiaro, ma se nei talk show politici dovevo certamente – non dico nascondere – ma almeno filtrare la mia femminilità, ecco che in questo contesto qualcosa cambia. Ma al centro dell’attenzione resta comunque il programma con tutte le inchieste e i servizi».

Fuori dalla seriosità della po­litica e dai servizi che seguirà per “Le Iene”, come giudica Giorgia Meloni che ha avuto ospite nella sua precedente trasmissione?
«Devo dire che a microfoni spenti è una donna molto spiritosa e anche ironica».

Altri esempi di personalità che emergono solo fuori dai riflettori?
«Sicuramente Vittorio Sgarbi, che si mostra tan­to “esasperato” in trasmissione quanto cortese con tutti quelli che lavorano nello studio televisivo e con cui si intrattiene a telecamere spente».

Ci può confermare la sua passione per il cioccolato che ci aveva rivelato di coltivare nell’intervista di tre anni fa?
«Sì, certo. Il cioccolato l’ho scoperto proprio ad Alba durante un viaggio indimenticabile compiuto anni fa in un periodo prima di Pasqua. Cioccolato e nocciole: ho questo ricordo di me distesa a terra, sul pavimento, per smaltire tutte le delizie che avevo assaggiato».

Teatro, giornalismo e cultura: lei è anche una grande lettrice.
«Sono sempre stata attratta dai grandi romanzi. Ho cominciato da piccola con “Pattini d’Argento” di Mary Mapes Dodge, poi con i classici di Dickens, Twain e Austen».

Usa i social? Che ne pensa?
«Sono croce e delizia, con un sacco di “pro” e infiniti “contro”. L’aspetto più interessante riguarda la disintermediazione tra pubblico e personaggi. Ma offrono un costante termometro sui desideri e i pensieri delle persone».

CHI È

Attrice di formazione e giornalista per ispirazione. Nata a Roma il 9 luglio 1982, è figlia della pittrice Netta Vespignani. Nel 2015 ottiene il tesserino da giornalista pubblicista dopo che nel 2013 aveva cominciato ad acquisire notorietà grazie alla partecipazione al programma Piazzapulita su La7

COSA HA FATTO

Dopo il diploma all’Accademia nazionale di arte drammatica, nel 2006, collabora alla stesura di sceneggiature per cinema, televisione e teatro. Nel 1999 c’è il suo debutto da attrice con una piccola parte in un film di successo, “Come te nessuno mai”, regia di Gabriele Muccino

COSA FA

Dopo la conduzione di “Stasera Italia” su Rete 4, ha accettato la proposta di condurre su Italia 1 la storica trasmissione “Le Iene”. L’idea di Pier Silvio Berlusconi, che l’ha scelta, è quella di dare una maggiore autorevolezza al programma puntando maggiormente sui contenuti giornalistici (prima era Belen la conduttrice). Sono già andate in onda le prime due puntate

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