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«La gestione del patrimonio è frutto di ponderate scelte»

Camillo Venesio: «Bisogna prevedere, premunirsi. Pensare al domani significa porre attenzione alle ineludibili sorprese del destino»

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Banca del Piemonte, oltre 110 anni di storia, con filiali in Granda a Bra, Savigliano, Saluzzo e Cuneo, ha organizzato nella sala Michele Ferrero di Confindustria Cuneo, un even­to esclusivo e riservato.
Nel corso dell’incontro si è parlato di nuove priorità nella gestione della ricchezza, tra longevità, inflazione e pianificazione successoria.
Nel talk, moderato da Luca Davi, Giornalista del “Sole 24 Ore” sono intervenuti Camillo Venesio, Am­ministratore Delegato e Direttore Generale di Banca del Piemonte; Francesco Minelli Senior Business Advisor Strategy & Innovation Management – PwC Italy; Roberto Rollino Responsabile Banche e Partnership – Italiana Assicura­zioni (Gruppo Reale Mutua); Gianluca Quaranta Vice-Re­sponsabile Family Office – Ban­ca del Piemonte e Monica Tardivo – PTG Notai Associati.
«Quest’incontro», ha sottolineato Camillo Venesio Ammini­stratore De­legato e Direttore Generale di Banca del Piemonte, al folto numero di presenti, «ha voluto mettere al centro i bisogni dei nostri clienti. E tra questi c’è sicuramente la necessità di porre l’accento sulla pianificazione, che è un tema trasversale, indispensabile all’imprenditore e alla sua azienda, così come al cliente privato, alla sua famiglia e ai suoi risparmi. Pensare al domani significa porre attenzione alle ineludibili “sorprese del destino”. Si pensi alla pandemia devastante, alla guerra di nuovo in Europa, ai tassi d’interesse sottozero per anni, all’inflazione ripartita fortissima. Ecco, questo incontro vuol essere una risposta concreta ai nostri clienti, in sintonia con i nostri partner e collaboratori per illustrare il valore della pianificazione dei propri risparmi, ma anche al tema della successione, che non vuol dire abdicazione, ma richiede approfondimento e co­noscenze specifiche, garantite dalla nostra banca attraverso la consulenza assicurata dal Family Office».
Francesco Minelli Senior Business Advisor Strategy & Innovation Mana­gement di PwC Italy ha ribadito: «In questo momento in cui sono molte le variabili che determinano poca lucidità nelle scelte, il mio consiglio per affrontare con serenità la gestione della ricchezza è dialogare con le persone fidate, capire gli obiettivi centrati e quali ancora da raggiungere e soprattutto comprendere che la soluzione ai nostri sogni non è un prodotto, bensì consulenti e professionisti per stabilire che cosa sia produttivo per noi e se abbiamo le risorse per fare ciò che desideriamo».
Roberto Rollino, responsabile Banche e Partnership – Italiana Assicura­zioni (Gruppo Reale Mutua) ha posto l’accento sulla mancanza di «pianificazione successoria. Molto spesso, soprattutto nel segmento private, è noto che la maggior parte della clientela che dispone di patrimoni importanti è convinta che questo sia sufficiente per proteggersi, quindi si tende a essere auto-assicurati e non si fa quello che si dovrebbe fare, ossia trasferire il rischio a chi lo sa gestire, cioè le compagnie di assicurazione».
Gianluca Quaranta Vice-Re­sponsabile Family Office – Ban­ca del Piemonte ha evidenziato il valore del Family Office: «Ci affianchiamo al cliente, cerchiamo di capire quali sono le esigenze sia nell’ambito bancario, sia negli investimenti, finanziamenti, trasferimenti… ma anche in tutta la parte di gestione dei risparmi dei clienti: così facendo cerchiamo di costruire un abito sartoriale su misura, rispondente a dettagliate necessità».
Infine, Monica Tardivo – PTG Notai Associati ha ricordato: «In questo momento, approfittando di una fiscalità che è eccezionale, straordinaria occorre concentrarsi sulla successione, utilizzando gli strumenti disponibili che sono tanti e per ogni esigenza».