Ospedale di Cuneo «Il ritardo serve a evitare altri guai»

Dopo la riunione in Prefettura, il commissario Tranchida incontra i sindaci dell’Asl Cn1 e i rappresentanti del Comune: «Un dovere informare pur nella riservatezza»

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Nel corso di una recente riunione in Prefettura, è stato fatto il pun­to sulla procedura relativa alla costruzione del nuovo ospedale di Cuneo. Hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il sindaco di Dronero e consigliere provinciale Mau­ro Astesano per la Provincia, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, il presidente della Rappresentanza dei Sindaci dell’Asl Cn1 Marco Gallo, la presidente della Fondazione Ospedale di Cu­neo Silvia Merlo, i direttori di Asl Cn1 e Cn2 Giuseppe Guerra e Mas­simo Veglio. Nell’occasione, il commissario dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle Livio Tranchida ha ripercorso le tappe amministrative della procedura, dal suo insediamento avvenuto il 1º maggio scorso ad oggi.
In particolare, la nuova direzione ha completato l’acquisizione delle valutazioni e analisi da parte degli organismi incaricati e trasmesso gli stessi alla Regione nel corso del mese di giugno per l’adozione dei conseguenti provvedimenti. Su mandato della Regione stessa, l’Azienda ha quindi avviato un dialogo con il proponente INnc Spa nel corso dei mesi estivi, finalizzato a completare la fase istruttoria della proposta. Interlocuzioni e confronti sono proseguiti nelle settimane scorse e dovrebbero terminare con l’adeguamento della proposta iniziale da parte del proponente entro il 15 novembre prossimo. Il commissario ha infine illustrato il cronoprogramma ag­giornato, condiviso con la Regione Piemonte che prevede l’ultimazione dell’istruttoria entro fine anno e l’acquisizione del parere regionale con la successiva convocazione della relativa conferenza dei servizi nel corso del mese di febbraio 2024. Atti propedeutici a bandire la gara per l’individuazione del promotore finale.
«Con l’incontro in Prefettura, abbiamo attivato un gruppo di lavoro che, anche sulla scorta dell’esperienza fatta per il Parco della Salute di Torino, garantisce la corretta informazione e la giusta trasparenza in tutti i passaggi della complessa procedura di realizzazione del nuovo ospedale – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il commissario Tranchida che guida l’azienda sanitaria Santa Croce, stazione appaltante e unica responsabile di tutte le procedure, sta svolgendo un ottimo lavoro con passaggi e tempi definiti, in modo puntuale e preciso. Ha dovuto aggiornare il cronoprogramma a causa del difficile mo­mento storico che stiamo vivendo a livello internazionale, il rincaro dei prezzi delle materie prime e l’aumento del costo del denaro. Pertanto la conferenza servizi che era annunciata per l’autunno sarà fatta all’inizio del 2024. Un ritardo di pochi mesi che però serve a fare le cose per bene ed evitare di perdere soldi e allungare i tempi di realizzazione delle opere, come è già avvenuto in passato e lo sappiamo bene, visto che ad Alba, per costruire il nuovo ospedale, senza tutti i dovuti e preliminari approfondimenti, sono stati necessari vent’anni». In conclusione, l’ultimo passaggio «è sta­to un incontro fondamentale perché se è naturale in queste procedure mantenere il dovere di riservatezza abbiamo il dovere di informare in modo trasparente le istituzioni coinvolte. Per questo il 12 ottobre (giorno di uscita di IDEA, oggi) il commissario Tranchi­da incontrerà i rappresentati del Comune di Cuneo e, a seguire, e nella stessa giornata, la rappresentanza dell’assemblea dei sindaci dell’Asl Cn1». La sindaca Patrizia Manassero ha commentato: «Il progetto del nuovo hub ospedaliero Santa Croce-Carle è tema a cui teniamo tantissimo. La mia richiesta di estendere gli aggiornamenti agli amministratori del territorio, è stata accolta e il 12 ottobre prossimo si terranno due incontri, occasione per fare chiarezza su tempistiche, procedure e cifre, nel limite della riservatezza». Maurizio Marello, Consigliere Pd, ha sottolineato un ritardo ormai di un anno sul cronoprogramma e ancora incertezze sul Partenariato Pubblico Pri­vato chiedendo di porre attenzione alla valutazione di tale progetto. In particolare ha sottolineato la necessità di compararlo con l’ipotesi Inail o altre ipotesi di finanziamento per valutare la soluzione migliore e più sostenibile. A gennaio 2024 si terrà invece la conferenza dei servizi e poi sarà fatta la dichiarazione di utilità pubblica del progetto del privato.