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Pioggia di donazioni da Ail sezione di Cuneo al S. Croce e Carle

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Ammonta ad oltre 140 mila euro il valore dei beni donati da Ail sezione di Cuneo “Paolo Rubino” all’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle nell’ultimo anno: attrezzature, arredi, sistemi di monitoraggio messi a disposizione sia dell’Ematologia, sia della Radioterapia e del Sevizio Trasfusionale, illustrati oggi pomeriggio dai clinici alla presenza della presidente Ail Cuneo Anna Rubino e del Commissario dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle Livio Tranchida.

Negli ultimi 5 anni Ail ha donato al S. Croce 454 mila euro, per strumentazioni, borse di studio, convegni e corsi. Dei 140 mila euro erogati nell’ultimo anno, oltre 95 mila sono stati destinati agli strumenti per le innovative terapie CAR-T e per l’avvio delle sperimentazioni di Fase I, mentre oltre 29 mila euro sono serviti per l’acquisto di un nuovo strumento per la radioterapia che sarà utile non solo ai pazienti ematologici. Oltre 16 mila euro, infine, sono stati impiegati per macchine per la filtrazione dell’aria negli ambulatori di visita, poltrone elettriche e cyclette per il reparto, sedute per le terapie e TV per il Day Hospital.

Anna Rubino, presidente Ail Cuneo Sezione “Paolo Rubino”: “La rendicontazione della serie di donazioni che abbiamo fatto negli ultimi 12 mesi all’ospedale di Cuneo per progetti legati al reparto di Ematologia, non è un’autocelebrazione ma un atto di ringraziamento dovuto a quanti ci sostengono da sempre con fiducia e generosità. Il nostro obiettivo è far sì che i pazienti possano essere curati al meglio, questo significa anche permettere agli operatori di poter lavorare con i mezzi più aggiornati nel più breve tempo possibile. Il messaggio che ripetiamo da quasi 25 anni è che tutto questo si può fare solo insieme e per arrivarci abbiamo bisogno di tutti: sostenitori, personale sanitario, istituzione ospedaliera, altre associazioni e soprattutto pazienti, dal cui ascolto sono nate buona parte delle donazioni”

L’Ail affianca dalla sua nascita la struttura di Ematologia dell’ospedale di Cuneo con cui si è instaurata una sinergia fondamentale. Parte delle donazioni hanno finanziato il progetto CAR-T, una terapia innovativa che offre ai pazienti con linfomi aggressivi, una possibilità ulteriore per provare a controllare la malattia, con un importante aumento della sopravvivenza, e una possibilità di guarigione in circa il 40% dei casi.

“Uno dei tanti motivi per cui sono rimasto a Cuneo – spiega il direttore di Ematologia Massimo Massaia – è anche la presenza dell’Ail. Con loro negli ultimi anni abbiamo concentrato l’attenzione su attività di trapianto, sul progetto di CAR-T e, infine, sull’avvio della Fase I che ci consentirà, unico centro piemontese fuori dall’area torinese (ce ne sono 3 a Torino, 12 in Lombardia e 5 in Emilia Romagna) a ottenere farmaci efficaci prima della loro commercializzazione. Tutto il lavoro è merito di un team nel quale sono reclutati colleghi di molte specialità.”

Tra questi anche la Radioterapia con il direttore Anna Merlotti e i suoi colleghi: “Lavoriamo insieme a tutte le specialità chirurgiche e mediche che si occupano di malati oncologici – spiega -. Dall’Ail abbiamo ottenuto uno strumento che utilizziamo per l’irradiazione corporea totale dei pazienti, anche non ematologici.”

Ringrazia Livio Tranchida, Commissario dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle: “La collaborazione con le associazioni è per noi fondamentale, poiché esse rappresentano una risorsa importantissima nel complesso e delicato mondo ospedaliero e un legame stretto con il territorio. In particolare, in questo contesto, il rapporto ultra-ventennale con Ail Cuneo ha portato un notevole valore aggiunto all’attività del nostro ospedale, con un contributo notevole nella realizzazione del nuovo reparto e supportando, con l’acquisizione di apparecchiature e arredi, l’attività e i progetti più innovativi. Nello contempo Ail è anche punto di riferimento per i tanti pazienti e i loro familiari, attraverso iniziative di umanizzazione e di sostegno nel lungo percorso di cura che essi devono affrontare. Grazie infine, e in particolare, per le ultime preziosissime donazioni che arricchiscono il parco delle apparecchiature del progetto CAR-T, ultima frontiera della scienza, in campo onco-ematologico per aumentare le speranze di guarigione nei pazienti colpiti da forme più aggressive di malattia.”