Nella cornice del Teatro Sociale Giorgio Busca di Alba, martedì 17 ottobre, è stato presentato il progetto di candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Capitale Italiana della Cultura 2026. L’evento si è svolto a seguito del Terzo Forum dei Sindaci organizzato il 2 e il 3 ottobre a Ginevra da UNECE, la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite, al quale in rappresentanza dell’Italia – con i colleghi di Roma e Napoli  ha preso parte il sindaco di Alba, Carlo Bo, anche in qualità di Presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura.

La partecipazione di Alba, Bra, Langhe e Roero al bando del Ministero della Cultura per diventare Capitale Italiana della Cultura 2026 (#ABLR2026) racchiude l’ambizione, l’orgoglio, l’appartenenza e la cura che insieme costituiscono il sentimento di un territorio “nobilitato” dall’operosità dell’uomo. Un percorso di crescita culminato con la nomina nel 2014 delle Langhe, del Roero e del Monferrato a patrimonio mondiale dell’UNESCO, attestato che afferma e conferma un modello di rigenerazione agricola di altissima qualità. 
Ma partendo da questo straordinario patrimonio condiviso, #ABLR2026  questo l’hashtag che simboleggia la candidatura  si pone come punto di partenza per scrivere un’altra storia.

#ABLR2026 si inserisce infatti nel più ampio contesto di una progettualità sistemica, che vede nella “cultura” l’asse portante di un nuovo posizionamento strategico. Sotto questo profilo, la candidatura rientra nell’ambito di un organico piano di sviluppo territoriale volto alla valorizzazione culturale. #ABLR2026 si pone infatti l’obiettivo di creare un laboratorio di trasformazione culturale

Dichiara Carlo Bo, sindaco di Alba e Presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura: “Con 88 comuni coinvolti, è la più grande candidatura territoriale progettata in Italia. Un percorso che, al di là dell’esito, ci ha ricordato quanto sia importante saper fare squadra e lavorare in sinergia e, soprattutto, ci ha rammentato ancora una volta quanto gli aspetti culturali siano un fattore imprescindibile del nostro turismo e della nostra economia. Grazie a questo dossier un altro tassello importante va ad aggiungersi al percorso di crescita del territorio e di maggiore consapevolezza della nostra identità. È un grande orgoglio presentare il lavoro fatto e il mio ringraziamento, come presidente del Comitato e come sindaco della città di Alba, va a chi ha contribuito a realizzarlo”.

Giovanni Fogliato, sindaco di Bra e Vicepresidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura (insieme a Liliana Allena e Giuliana Cirio), aggiunge: “Abbiamo radunato idealmente gli 88 Comuni del territorio intorno al falò, uno dei temi della candidatura, per esprimerne i valori più veri, proprio come, da ragazzi, intorno al falò ci si raccontava con sincerità. Il fuoco, poi, si vede da lontano ed è un segnale che esprime il bello e il buono del nostro territorio, l’accoglienza verso i visitatori e i turisti, ma anche la cura del ‘ben-vivere’ di chi ci abita, tra comuni più grandi e più piccoli, coltivandone le radici profonde ma con grande attenzione all’innovazione e al futuro”.
 
Il titolo
L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante – scriveva Cesare Pavese, nato nelle Langhe, in Il mestiere di vivere, diario pubblicato nel 1952.
Il titolo Vivere è cominciare rappresenta per la candidatura non solo una semplice citazione, ma un incitamento, una sintesi virtuosa e l’essenza stessa del dossier. E nel sottotitolo Langhe e Roero: un’altra storia è racchiuso il senso della candidatura, che guarda all’innovazione e alla trasformazione culturale del territorio.
 
La vision
La strategia di sviluppo territoriale della candidatura parte da una visione: un’aspirazione di lungo periodo sposata a un desiderio di trasformazione. 
La visione alla base di #ABLR2026 è stata elaborata a partire da quattro parole chiave, che rappresentano i valori identitari del territorio e segnano la bussola direzionale del cambiamento: consapevolezza, mito, trasformazione e solidarietà.
L’immagine da cui nasce l’idea è quella del falò culturale, un fuoco simbolico attorno al quale si siederà una collettività in un grande laboratorio di condivisione, inclusione e dialogo. Un falò di pavesiana memoria, pronto ad accogliere attorno alle sue fiamme la cittadinanza, pronta a diventare comunità.
Enogastronomia, imprenditoria, turismo, innovazione, custodia e tutela del paesaggio: sono le eccellenze che il mondo riconosce a questo territorio e che #ABLR2026 vuole rafforzare e vivacizzare attraverso la partecipazione attiva di tutta la collettività per generare, anche in ambito culturale, per dare vita a quel senso di consapevolezza che ha reso questi luoghi unici e inconfondibili.

La Candidatura pone l’accento sulla capacità di Langhe e Roero di essere generatore di cultura, in una sfida che coinvolgerà tutti i player del luogo, imprese, associazioni, fondazioni e realtà in grado di incentivare l’innovazione.

Il Consiglio Direttivo del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura è composto da: Carlo Bo, Presidente; Liliana Allena, Giuliana Cirio, Giovanni Fogliato, Vicepresidenti; consiglieri: Luciano Bertello, Riccardo Corino, Roberto Passone, Katia Robaldo, Pierluigi Vaccaneo. L’incarico di Direttore è affidato a Mauro Carbone.

c.s.