Ecco il grande ciclismo. Vetrina per il territorio

Svelato il Giro 2024: partenza e quattro giorni in Piemonte, con un arrivo di tappa a Fossano

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È stata presentata a Torino, presso il Grat­tacielo Pie­mon­­­te, la Grande Par­tenza del Giro d’Italia 2024, che prenderà il via sa­ba­to 4 maggio da Venaria Rea­le, con arrivo nel capoluogo piemontese.
Il Piemonte ospiterà le prime tre tappe – e la partenza della quarta frazione – della 107esi­ma edizione della Corsa Rosa, che vedrà il gruppo affrontare diverse difficoltà altimetriche fin dalle prime battute.
Si partirà, come dicevamo, con la Venaria Reale-Torino, riedizione “light” della “tappa di montagna in città” che nel 2022 vide trionfare Simon Yates. Lungo i 136 chilometri del percorso ci saranno tre gran premi della montagna con passaggio sul Colle di Superga a 75 anni esatti dalla tragedia che vide l’aereo che trasportava il Grande Torino schiantarsi contro la collina che sovrasta la città piemontese. Il giorno successivo sarà già tempo di arrivo in salita con la San Francesco al Cam­po-Santuario di Oropa (Biella) che ricorderà l’impresa compiuta da Marco Pantani al Giro d’Italia 1999. Il finale, con l’ascesa di Nelva a precedere la scalata verso il San­tua­rio, ricalca quello del Gran Pie­monte del 2019 vinto da Egan Bernal.
La terza e ultima tappa piemontese (6 maggio) sarà la Novara-Fossano (con passaggi anche ad Alba e Cherasco), adatta ai velocisti, ma con uno strappo finale che potrebbe tagliar fuori gli sprinter più puri. La carovana saluterà il territorio piemontese il 7 maggio con la quarta frazione che partirà da Acqui Terme.
Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha commentato: «La partenza del Giro d’Italia ci rende il centro del grande sport e, in particolare, del ciclismo: una disciplina a cui siamo molto legati. Gli eventi sportivi hanno un ritorno enorme per l’economia del nostro territorio, di oltre sette volte più grande di ogni euro investito per realizzarli. E questo per noi è il dato più importante, perché c’è stato un tempo in cui Torino e il Piemonte le manifestazioni le rifiutavano, ma quel tempo è finito e oggi non solo le accogliamo ma andiamo a cercarle, guadagnandoci la fi­du­cia perché sappiamo quanto siano preziose per far crescere il nostro territorio».
Gli fa eco Fabrizio Ricca, as­ses­sore regionale allo Sport: «I polmoni della Regione Pie­monte sono tornati a respirare ciclismo – ha osservato Ricca -. Come assessore allo Sport sono orgoglioso di poter presentare nuovamente una partenza del Giro d’Italia che trova la sua casa naturale proprio nel nostro territorio. Sarà una competizione emozionante che regalerà un gran­de spettacolo agonistico a tutti gli appassionati e confermerà nuovamente che nel Dna piemontese c’è la storia del ciclismo italiano».
A rimarcare il valore della Grande Partenza piemontese è stato pure Urbano Cairo, presidente di Rcs Media­Group, l’ente organizzatore del Giro: «Per la quarta volta il Giro partirà dal Piemonte. Le prime due partenze, datate 1961 e 2011, furono organizzate per celebrare occasioni speciali come i 100 e i 150 anni del­l’Uni­tà d’Italia, mentre nel 2021 si è vista una grande partecipazione di pubblico dopo la parentesi della pandemia. Siamo certi che il prossimo anno proporremo uno spettacolo di altissimo livello».
Dello stesso avviso Mauro Ve­gni, direttore della Corsa Ro­sa: «Sarà un’edizione uni­ca. Par­tiamo con frazioni du­re e spettacolari. Anche la terza tappa nasconde delle insidie: l’arrivo di Fossano tira all’insù e non sarà facile per i velocisti puri competere con corridori dalle caratteristiche da finisseur. Ci divertiremo».