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Fondazione Radici Giuliano Viglione nuovo presidente

Viglione: «È un progetto che ho visto nascere e l’esperienza mi ha insegnato che per costruire futuro serve conoscere la propria storia»

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La splendida cornice della sala “Delle Maschere” del ca­stello di Grinzane Cavour ha fatto da sfondo all’elezione di Giuliano Viglione, nuovo presidente della Fondazione Radici, nata nel 2020 ad Alba per tutelare e salvaguardare la memoria e le usanze del territorio di Langhe, Monferrato e Roero.
Passaggio del testimone da Claudio Rosso, primo presidente della Fondazione, sancito da un lungo applauso e da una stretta di mano tra il past president e l’attuale.
Claudio Rosso ha chiesto all’assemblea di dimostrare ambizione e coraggio nell’esprimere un presidente in grado di proiettare la Fon­dazione Radici in un futuro da protagonista.
«Ho partecipato in prima persona alla nascita di Fonda­zione Radici e mi ritengo uno dei principali ispiratori, ma dopo i primi tre anni è necessario individuare una nuova figura che abbia le caratteristiche per interpretare il nuovo slancio che si vuole dare: rendere attiva la funzione di digitalizzazione degli archivi, proseguire le ricerche storiografiche, tessere la tela tra i vari soggetti che già lavorano su temi simili. Personalmente continuerò a far parte del collegio dei fondatori in qualità di rappresentante legale di Radio Alba», ha spiegato Rosso.
Il nome di Giuliano Viglione è stato proposto dal vicepresidente Gianfranco Comaschi, a nome del Cda e accolto all’unanimità da tutti i soci fondatori presenti.
Viglione ringraziando il presidente uscente ha accettato l’incarico conferitogli dal collegio dei fondatori: «Quello di Radici è un progetto che ho visto nascere e che ho personalmente sostenuto fin da quando era un’idea nata da Radio Alba. Ho imparato nella mia esperienza che per costruire consapevolezza e futuro un territorio deve partire dalle radici, dalla propria storia e dalle proprie origini. Come sottolinea spesso Giovanni Quaglia citando una frase di Mahler: “Tradizione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco”».
Viglione, presidente dell’As­so­ciazione Commer­cianti Al­besi, componente della Giun­ta di Confcommercio nazionale e presidente della Fondazione Crc Donare ha chiesto a tutti i membri del collegio dei fondatori e del Cda il massimo impegno nel rappresentare le rispettive categorie e i rispettivi territori per realizzare l’obiettivo di fare della Fondazione Radici un punto di riferimento nella tutela e nella salvaguardia della memoria a livello regionale e nazionale.

Si presenta ad Alba e Bra “Torneremo ad abbracciarci»

Giovedì 19 ottobre alle 21 nel Teatro Sociale “G.Busca” di Alba e venerdì 20 ottobre alle 21 nell’auditorium “Bper” di Bra sarà presentato il primo volume edito Fondazione Radici dal titolo “Torneremo ad abbracciarci”, frutto di tre anni di lavoro collettivo di storici, fotografi e giornalisti. Il volume è l’augurio che arriva via etere nella fase più acuta della pandemia da Covid-19 in un momento storico che coglie tutti impreparati. Dopo quasi un secolo il mondo sprofonda in una nuova pandemia che costringe in casa e che lascia sgomenti e attoniti. “Torneremo ad abbracciarci” è l’augurio che ripeteva per infondere coraggio Don Renzo Co­stamagna a cui si deve l’avvio della ricerca storica che ha portato alla realizzazione di questo volume. Un’opera in cui si intrecciano cronaca e storia che ha richiesto tre anni di gestazione e un lavoro corale di giornalisti, fotografi e storici. Il direttore della Fondazione Marcello Pasquero, che, con il presidente uscente Claudio Rosso ha curato ogni aspetto della realizzazione del volume precisa: «Con grande orgoglio la Fondazione Radici presenterà il proprio primo volume, un testo importante, che racconta i mesi del lockdown attraverso le testimonianze di giornalisti, fotografi, amministratori, religiosi, con testi messi gentilmente a disposizione dalla rivista Astigiani con un corredo iconografico formato da decine di immagini inedite scattate tra Alba, Bra, Asti, Monferrato, Langhe e Roero. Un libro di cui la Fondazione va particolarmente fiera e che rappresenterà un testo di riferimento anche tra numerosi anni fissando sulla carta le emozioni, le difficoltà, le angosce dei mesi che hanno segnato le nostre esistenze». Il risultato è un libro unico nel suo genere che coniuga immagini inedite del lockdown in Langhe, Monferrato e Roero, scattate dai grandi fotografi del territorio Bruno Murialdo, Silvia Muratore, Beppe Malò, Giulio Morra; testi dei giornalisti Marcello Pasquero, Sergio Miravalle e Beppe Malò, articoli tratti dalla rivista Astigiani e ricerca storica di Don Renzo Costamagna, Roberto Savoiardo e Silvio Rolando. Revisione testi del professor Luigi Cabutto. La presentazione del volume “Torneremo ad abbracciarci” è realizzata con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte. L’attività della Fondazione Radici è sostenuta dalla Fondazione CRC e dalla Banca d’Alba. L’ingresso alle due serate è libero con prenotazione gratuita sul sito www.fondazioneradici.it