«Tutti insieme per generare ancora più cultura»

Il territorio di Alba Bra Langhe Roero ha presentato il dossier per diventare Capitale della Cultura 2026

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Il territorio di Alba Bra Langhe Roero è ufficialmente candidato a Ca­pitale Italiana della Cultura 2026. Il 27 settembre, infatti, è stato presentato il dossier di candidatura, do­po che, lo scorso maggio, si era proceduto a rispondere con una manifestazione di interesse al bando pubblicato dal Mini­stero della Cultura.
Si sono candidate anche altre quindici realtà italiane, che si giocheranno prima di tutto l’accesso alla fase finale, a cui verranno ammessi solo dieci progetti. Questo primo verdetto è atteso entro la metà di dicembre. Il progetto predisposto dal territorio langarolo-roerino è stato presentato al pubblico martedì scorso, presso il Teatro “Busca” di Alba. Nello specifico, la candidatura è stata raccontata in maniera più approfondita; inoltre, è stato illustrato il piano strategico pensato per coinvolgere a fondo l’intero territorio e gli 88 comuni aderenti.
Il presidente del Comitato promotore, il sindaco di Alba, Carlo Bo, ha ricordato che «la Capitale Italiana della Cul­tu­ra è un’iniziativa del Mi­nistero della Cultura pensata per valorizzare i territori» e che ogni anno viene selezionata una realtà diversa in modo da incrementare sviluppo e crescita in tutte le regioni: «Quest’anno – ha proseguito il primo cittadino albese – la capitale è costituita dall’unione di Bergamo e Brescia, nel 2024 toccherà a Pesaro e nel 2025 sarà la volta di Agrigento. Nel 2026, ovviamente, speriamo di esserci noi: si tratta di una sfida certamente ambiziosa e non semplice, ma il nostro territorio ha sempre dimostrato che certe partite, anche le più complesse, sa giocarle e spesso vincerle. Non a caso quest’area è stata riconosciuta patrimonio dell’umanità Unesco e Alba, in seguito, è anche stata inserita nel network delle città creative Unesco per la gastronomia ed è stata nominata Capitale della Cultura d’Impresa 2021. E a tutto questo da alcuni giorni si è aggiunto il Museo del Tartufo, un’iniziativa che chiude un po’ il cerchio, in senso culturale, considerando la grande intuizione avuta dai patriarchi dell’enogastronomia albese». Ma qual è la chiave? «Il lavoro di squadra – ha detto il sindaco Bo -, la sinergia tra gli 88 Comuni coinvolti, il mondo imprenditoriale, le associazioni di categoria e i sodalizi culturali». Dello stesso avviso il resto del Consiglio Diret­tivo del Comitato per la candidatura, che è composto, oltre che dal presidente Bo, anche da Liliana Allena, Giu­liana Cirio, Giovanni Fogliato (vicepresidenti), Luciano Ber­tello, Riccardo Corino, Ro­berto Passone, Katia Robaldo e Pierluigi Vaccaneo (consiglieri). L’incarico di direttore è affidato a Mauro Carbone, il quale ha sottolineato: «L’idea è stata di predisporre non solo un grande calendario di eventi culturali, ma un piano strategico finalizzato a rigenerare il territorio in chiave culturale». Tutto questo partendo da uno studio realizzato in collaborazione con l’Univer­sità di Torino «da cui emerge – ha spiegato il direttore Car­bone – che in questo territorio c’è una densità imprenditoriale molto superiore alla media ma che solo in rarissimi casi le aziende presenti “producono” cultura». I tanti appuntamenti di carattere culturale proposti nell’area di Alba, Bra, Langhe e Roero sono, in sostanza, nella maggior parte dei casi, frutto di investimenti di tipo mecenatistico. «Ci piacerebbe proprio poter incidere su tale aspetto – ha rimarcato Carbone -; in generale, vorremmo che, attraverso la candidatura, i progetti culturali fossero maggiormente al centro del sistema produttivo territoriale. Crediamo sia un obiettivo raggiungibile, ma serve un’az­io­ne che spinga il processo, come la candidatura appunto. Ed è per questo che la condivideremo in maniera diffusa in modo tale da coinvolgere il maggior pubblico possibile. È una sfida che deve coinvolgere davvero tutti, dalle imprese alle associazioni, dalle fondazioni a ogni realtà in grado di incentivare l’innovazione».

lmr: miglior destinazione enogastronomica agli oscar del turismo

Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia ufficiale di consegna dei premi “Italia Destinazione Digitale”, gli Oscar del Turismo assegnati da The Data Appeal Company-Gruppo Almawave, all’interno del Ttg Travel Experience, la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale che ha preso avvio a Rimini.
Tra le nove categorie premiate, dedicate a diversi ambiti del turismo, il comprensorio di Langhe Monferrato Roero si è aggiudicato il riconoscimento di “Destinazione con la migliore offerta enogastronomica”, in virtù degli ottimi risultati in termini di percezione online, da parte di turisti e visitatori, con particolare riguardo all’offerta complessiva e alla qualità di ospitalità, servizi ed esperienze.
La classifica è stata stilata in base ai dati, ai commenti e alle recensioni raccolti sul web dal 1° settembre 2022 al 31 agosto 2023 e analizzati dagli algoritmi e dall’intelligenza artificiale di The Data Appeal Company-Gruppo Almawave, e sulla base degli indici proprietari dell’azienda.
A ritirare il premio, sul palco del Ttg Travel Experience, il presidente di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino: «Il nostro territorio da sempre godeva di successi, di cui però abbiamo spesso solo potuto dare riferimenti “spannometrici” – ha detto Rabino -. The Data Appeal Company ci consente di capire il perché di tale successo, di misurarlo, di individuare quali sono i punti di forza e debolezza. Sapevamo di essere il posto dove si mangia e si beve meglio e l’impegno che abbiamo assunto a partire proprio dai dati è una pianificazione strategica e partecipata con gli operatori, che sono i veri destinatari di questo premio. Da parte nostra, ribadiamo l’impegno a non sentirci appagati, ma a continuare a lavorare con serietà, mantenendo anche l’aspetto del rapporto qualità-prezzo tra i temi più rilevanti e attuali per il dibattito sul turismo, in ottica di sostenibilità».