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Al via la Contemporary Cello Week Secondo episodio del XXII EstOvest Festival

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Come ormai da tradizione, l’artweek torinese è anticipata da un appuntamento dedicato al violoncello contemporaneo. Torna la Contemporary Cello Week, che quest’anno costituisce il secondo episodio del XXII EstOvest Festival. Giunta alla terza edizione, la manifestazione dedicata al violoncello contemporaneo si è affermata in pochi anni come punto di riferimento internazionale per il settore, nata come «progetto nel progetto» di EstOvest.

Il profondo legame di Torino con il violoncello, del resto, si incrocia con l’attitudine della città a lavorare sui linguaggi artistici del contemporaneo.
Il programma, fra omaggi, concerti, incontri e lezioni, si estenderà dal 25 al 31 ottobre fra Torino, Venaria e Guarene, attraverso iniziative che coinvolgono giovani violoncellisti e musicisti di spessore internazionale.

L’apertura è affidata a un progetto dalle molte sfaccettature, Mr Hui e la Musica dei tre continenti, il 25 ottobre alle ore 20.30 presso il Polo del ‘900 di Torino (Sala Novecento). L’appuntamento, in collaborazione con la Fondazione Istituto Piemontese A. Gramsci onlus, ha in programma brani che costituiscono un ponte culturale fra Oriente e Occidente.
Con l’occasione, insieme al direttore artistico di EstOvest Festival, Claudio Pasceri, interverrà, per la sua prima presentazione ufficiale, Tak Cheung Hui, compositore in residence di EstOvest Festival 2023. Giovane e affermato artista, Tak Cheung Hui è un esempio di come culture diverse, anche distanti, possano dare esiti di integrazione artistica straordinaria ed essere risorse creative insostituibili.
Il programma musicale, contrappuntato da interventi di carattere storico, va a scoprire la produzione musicale degli ultimi decenni dell’isola di Formosa, attuale Taiwan. Tak Cheung Hui, con un gruppo di raffinati musicisti provenienti dall’Estremo Oriente, proporrà sue pagine affiancandole tanto a quelle di autori più vicini alle tendenze della musica occidentale quanto a quelle di creatori “indipendenti”, dai percorsi artistici estranei alle mode dominanti.

Fra Venaria, Torino e Guarene
Di Tak Cheung Hui saranno altri due brani in prima esecuzione assoluta nell’ambito dell’evento Suoni ancestrali, in programma alla Reggia di Venaria (Sala di Diana) giovedì 26 ottobre alle ore 20.30. Fra gli altri brani in programma ci saranno composizioni di J.S.Bach, Bastian David, Kaija Saariaho e Peteris Vasks.
Suoneranno Claudio Pasceri (violoncello), Cheung-Yu Wu (flauto e flauto barocco), Kuan Chieh Wang (clarinetto e clarinetto basso), Tak Cheung Hui (elettronica) oltre ai violoncellisti della Contemporary Cello Week. Suoni ancestrali rappresenta il connubio tra il violoncello e l’evocazione di nuovi suoni, nati grazie alle possibilità che le nuove tecnologie tecnico acustiche permettono. È un viaggio nel suono, in cui tradizione e innovazione, strumento acustico e materiale elettronico, creano una nuova e organica dimensione acustica.
Il concerto è realizzato in co-produzione fra EstOvest Festival e Polincontri Musica, in collaborazione con Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Politecnico di Torino-Biennale Tecnologia e Creative Dialogue France.

Il giorno dopo, il 27 ottobre alle ore 20.30, si torna a Torino, al Teatro Vittoria, per omaggiare la figura di Sergej Rachmaninov. A farlo, in collaborazione con la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri col Maestro”, saranno Pasquale Allegretti (violino), Renaud Dejardin (violoncello), Francesco Dillon (violoncello) e Wataru Mashimo (pianoforte). Nel programma, oltre al Trio Elegiaco I e alla sonata per violoncello e pianoforte op.19 di Rachmaninov, ci saranno anche la sonata per violino e pianoforte di Claude Debussy e il nuovo brano per violino e violoncello di Jaehyuck Choi, compositore che ha vinto la Call for Scores EstOvest 2023 “Omaggio a Rachmaninov”.

C’è poi una prima esecuzione assoluta nel programma del concerto del 28 ottobre, che al Museo Ettore Fico di Torino, alle ore 20.30, darà vita a Gesti, in collaborazione con la Compagnia Simona Bertozzi-Nexus. Si tratta della nuova versione di Where the here and now of nowhere is di Maurizio Azzan. I danzatori Arianna Brugiolo, Rafael Candela e Valentina Foschi dialogheranno con il violoncello di Annie Jacobs-Perkins.
Domenica 29 ottobre, alle ore 11.30, la Contemporary Cello Week si sposta alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nella sua sede di Guarene (Cn), in collaborazione con la fondazione, il Comune di Guarene, International Music Exchange Association e Atl-Langhe Monferrato Roero.
Il concerto, il cui programma sarà a sorpresa, è affidato agli eccezionali violoncellisti della manifestazione: Renaud Dejardin, Francesco Dillon, Annie Jacobs-Perkins, Anssi Karttunen, Claudio Pasceri ed Elizabeth Wilson, oltre a Elide Sulsenti, Clara Vedeche, Clara Franz, Caroline Paulsen, Alice Mirabella e Matilde Agosti.

Chiusura «in bellezza», fra elettronica e Rostropovich
Negli ultimi due giorni di programmazione, la Contemporary Cello Week torna a Torino e propone una co-produzione di EstOvest Festival e Polincontri Musica, in collaborazione con Politecnico di Torino-Biennale Tecnologia e Creative Dialogue France.
Lunedì 30 ottobre, alle ore 18, l’Aula Magna del Politecnico ospiterà Esplosioni di bellezza, dove un mélange tra sonate di violoncello e live electronics condurrà il pubblico in un originale viaggio fra le contaminazioni, esplorando tutte le potenzialità di questa sperimentazione fra i generi.
Antti Auvinen al violoncello, alla video-art e al live electronics, con Nastaran Yazdani come voce recitante, eseguirà un programma in cui spiccano una prima esecuzione assoluta e due prime esecuzioni italiane, oltre a brani di Colombi, Gabrielli e Vitali: Ceci est ma langue per violoncello, voce registrata ed elettronica di Nastaran Yazdani; Près per violoncello ed elettronica di Kaija Saariaho; un nuovo brano per violoncello, video e live electronics composto da Antti Auvinen su commissione di EstOvest Festival-Polincontri Musica (prima esecuzione assoluta).

La chiusura del programma concertistico sarà martedì 31 ottobre, alle ore 20.30 al Polo del ‘900 (Sala Novecento), con l’evento Il violoncello ai tempi di Rostropovich, in collaborazione con Fondazione Istituto Piemontese A. Gramsci onlus e Accademia Suzuki Talent Center di Torino.
La celebre violoncellista e musicologa scozzese Elizabeth Wilson condurrà i solisti della Contemporary Cello Week e il pubblico attraverso un viaggio musicale nell’Unione Sovietica, in cui visse il grande musicista Mstislav Rostropovich. È importante, in questo senso, la presenza dei giovani musicisti dell’Accademia Suzuki, per i quali i fatti e le musiche del progetto sono prima di tutto sui libri di storia.
Si passerà dai brani del russo Prokofiev a quelli dell’ebreo polacco Weinberg, da quelli di Sofija Gubajdulina alle pagine dell’ucraino Valentin Silvestrov. La musica sarà ascoltata in alternanza a racconti, storie, episodi biografici e grandi momenti delle vicende del violoncello «ai tempi di Rostropovich».

La formazione, gli incontri, l’omaggio a Kaija Saariaho
Come ormai da tradizione, la Contemporary Cello Week affianca ai concerti un programma di formazione. I giovani talenti internazionali del violoncello e della composizione, grazie anche alla collaborazione del Conservatorio di Torino e del docente Giorgio Colombo Taccani, avranno la possibilità di seguire delle lezioni di approfondimento con i prestigiosi artisti ospiti della manifestazione. L’obiettivo è accrescere le loro competenze e formare la nuova generazione di interpreti del repertorio musicale contemporaneo.

Grazie al sodalizio con la Fondazione Istituto Piemontese A. Gramsci onlus, la Contemporary Cello Week si arricchisce di alcuni appuntamenti. Oltre ai due concerti (quello di apertura e quello di chiusura), venerdì 27 ottobre, dalle ore 9 alle ore 13, il Polo del ‘900 ospiterà un omaggio dedicato a Kaija Saariaho. Si tratta di un momento significativo, a pochi mesi dalla scomparsa della celebre compositrice finlandese, Leone d’oro alla carriera nel 2021 alla Biennale di Venezia. Compagno di tanti viaggi musicali della Saariaho, il violoncellista Anssi Karttunen si addentrerà nelle pagine per strumento solo e per strumento ed elettronica della grande musicista. Questo fragile e poetico mondo, unico e ben riconoscibile nel panorama contemporaneo, fatto di distillate delicatezze e fratture, increspature della materia sonora, affiorerà attraverso le interpretazioni e le parole del noto strumentista nordico.
Karttunen porterà con sé in questo viaggio i giovani violoncellisti della Contemporary Cello Week, giunti per l’occasione da tutta Europa. Sarà inoltre presente il raffinatissimo compositore Gianluca Verlingieri, a occuparsi della «voce elettronica» delle musiche in programma, grazie alla collaborazione con il METS – Scuola di musica elettronica del Conservatorio di Cuneo.