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l’enoteca del roero nel centro di roma assieme ai sindaci

Marco Perosino: «Non solo vino, promuoviamo anche il turismo ambientale e gli altri prodotti»

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Una cena romana per conoscere i prodotti e le eccellenze del Roero e della provincia di Cuneo, assaporare sapori inediti, stuzzicare palati, affascinare con i profumi e raccontare cosa si può vedere e gustare in Granda. Sponsor di una serata particolare che ha visto il Piemonte e in particolare il Cuneese protagonista è Marco Perosino che all’Aleph Rome Hotel ha organizzato una cena alla scoperta dei prodotti enogastronomici dei due territori. Appuntamen­to che si rinnova da qualche anno e che con il tempo, come il buon vino, migliora e si amplia. All’evento organizzato da Perosino, presidente dell’ Enoteca Regionale del Roero, sindaco di Priocca e consigliere del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zan­grillo, si sono affiancati circa venti sindaci della provincia Granda che hanno accompagnato gli ospiti in un viaggio enogastronomico dal Roero al centro della Capitale, per valorizzare i prodotti della terra: dalle tome di Langa alla salsiccia di Bra, dalla frutta di La­gnasco alle torte di nocciola di Cortemilia e Cravanzana fino alle zucche di Piozzo.

«Il Roero con i suoi 60mila abitanti e 22 comuni offre una varietà di prodotti enogastronomici e non solo, di tutto rispetto così come il resto della provincia», ha sottolineato Perosino durante la presentazione prima di ricordare l’evento di chiusura della stagione del Tartufo bianco d’Alba organizzato tutti gli anni dall’Eno­teca Regionale del Roero, ov­vero il Raduno Nazionale dei Trifolau e dei Cani da tartufo in programma il 14 gennaio.

Qual è stata la risposta all’evento? Ci traccia un bilancio?
«Negli anni abbiamo capito quali miglioramenti apportare e quest’anno siamo stati anche affiancati da un partner organizzatore. Ho messo insieme, come presidente dell’Enoteca Regionale del Roero, che ha messo le bottiglie, sia le eccellenze che i produttori del territorio. Come Enoteca seguiamo e promuoviamo infatti anche gli altri prodotti del territorio e cerchiamo di sviluppare e promuovere il turismo ambientale. L’evento di Roma ha avuto un’ottima eco grazie alla partecipazione dei sindaci, giornalisti, funzionari di Stato e manager di primarie aziende sia pubbliche che private, circa 120 persone in tutto. Abbiamo portato i sapori del Piemonte su una terrazza affacciata sul centro di Roma, con piazza Bar­berini a pochi metri. È piaciuto tutto. Spettacolare il panettone da 10 chili».

Percezione e fascino: quanto è importante la promozione del territorio?

«Chiaramente Alba, la Langa, la montagna, le colline patrimonio dell’Unesco le conosciamo, ma abbiamo ancora ampi spazi di promozione e Roma è un veicolo importante. Penso alla promozione dell’outdoor, del turismo ambientale ed enogastronomico con i formaggi, la frutta, vini, dolci e tartufi, alla festa dei trifolau, anche se quest’anno i tartufi sono in ritardo. Durante la serata è stato proiettato un video di presentazione del territorio e delle sue eccellenze e hanno preso parola i sindaci che mi hanno accompagnato all’evento». Nel dettaglio: Iole Caramello, sindaco di Fra­bosa Soprana, Antonio Accon­ciaioco, sindaco di Piozzo, Ro­berto Dalmazzo, sindaco di La­gnasco, Renata Bianco, sindaco di Barolo, e Carlo Mancuso, sin­daco di Castagnole delle Lanze.

Il Ministro Zangrillo l’ha nominata consigliere con delega agli Enti locali. Un ruolo importante in un periodo complesso. Ce ne parla?
«Questa qualifica mi permette di interloquire con tutti gli enti locali, permettendomi di interagire e dare consigli. Sono a Roma due o tre giorni a settimana durante i quali cerco di sbrogliare pratiche e avanzare quelle istanze che di volta in volta mi vengono proposte».

Quali sono i problemi più sentiti dagli Enti locali?
«La ricerca del personale, dei segretari, il Pnrr, la revisione prezzi. Si tratta di cose spesso bloccate nei ministeri o presso altri Enti che grazie alle pregresse esperienze ho modo di conoscere bene. E nonostante ciò, studio sempre. Poi c’è la parte di esperienze acquisite, il dialogo con le persone. La mia storia non la cambio: sono sempre disponibile, solo così si ottengono i risultati. Dobbia­mo ricordare che sindaci e giunte sono coloro che hanno il primo approccio con i cittadini e le loro problematiche».

Avendo l’esperienza da sindaco, le comprende…

«Proprio così e spesso, quando giro per Enti, mi dicono “lei ci riporta alla realtà”».
L’occasione ha permesso di presentare anche l’app TabUi, tra le 10 più scaricate in Italia nel weekend e che aiuta a scovare tipicità del territorio. «Siamo digitali, ma arriviamo dalla terra», ha spiegato l’ideatore Giorgio Proglio. Il tabui è il cane miglior amico del “trifulau”, e l’app, come il cane, va alla ricerca e alla scoperta di luoghi e prodotti preziosi.

Articolo a cura di Erika Nicchiosini