L’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero ragiona con l’Unione dei Comuni di Langa e del Barolo sullo sviluppo di un turismo sostenibile per il territorio. Se la mobilità tra i borghi di Langa risulta tra i temi emersi con forza dai tavoli della Progettazione Partecipata avviata a giugno dall’ATL su tutto il territorio di competenza, prende il via oggi il progetto Langhe in Rete, per affrontare le criticità legate ai flussi turistici che, principalmente in alcuni periodi di alta stagione, generano fenomeni di overtourism tra le colline della Langa del Barolo.
Il pensiero – nato e sviluppato tra gli amministratori dell’Unione e l’Ente Turismo – guarda a una visione a lungo termine, in cui immaginare uno sviluppo responsabile del territorio e lavorare per evitare la desertificazione commerciale e dei servizi che porta inevitabilmente allo spopolamento dei piccoli paesi. Il concetto a cui si ispira Langhe in Rete è quello di smart land, con un futuro trasporto pubblico elettrico che metta in connessione i borghi e diventi un valido servizio per i residenti, soprattutto tra le fasce dei giovani e degli anziani, e per i turisti.
Un primo approccio di studio di un sistema di mobilità alternativa, potenziata e sostenibile a misura di turista nell’ambito di una destinazione rurale, era già stato realizzato nei mesi scorsi dall’Ente Turismo LMR in collaborazione con il Politecnico di Torino attraverso la Challenge@PoliTo – Enchanced mobility for sustainable rural tourism. Oggi l’ATL ha affidato l’incarico allo studio ingegneristico IS4Consulting per analizzare il contesto e mappare la zona. Il progetto prevede anche una collaborazione con l’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte per l’analisi dei flussi.
Nell’ambito di questa iniziativa, Ente Turismo e Unione dei Comuni collaboreranno con l’European Research Institute, che da anni si occupa in Italia e nel mondo di ricerca scientifica, creazione di soluzioni condivise e attività di sensibilizzazione e divulgazione in campo ambientale e sociale. ERI ha il compito di coordinare la realizzazione di una serie di interventi a favore dei residenti in termini di qualità della vita quotidiana, possibilità di usufruire dei servizi sul territorio, sicurezza, ambiente ed economia, e dei turisti, che potranno apprezzare in maniera ancora più serena e soddisfacente la straordinaria offerta culturale ed enogastronomica locale. Il progetto creerà un modello facilmente replicabile nell’intera ATL e su aree simili in Italia e in Europa, con l’obiettivo di dare corpo alle Langhe del futuro come esempio di qualità totale grazie a un nuovo progetto che nasce dal territorio.
Con la bussola quindi orientata agli obiettivi dell’Agenda 2030, il primo intervento di indirizzo e programmazione riguarda la mobilità e sarà sperimentato domenica 12 novembre, con una giornata test durante la quale la popolazione potrà usufruire gratuitamente dei bus come alternativa sostenibile al trasporto privato. In quella data, pensata in alta stagione turistica per le colline della Langa del Barolo, due navette collegheranno i centri di Barolo, Monforte d’Alba, Castiglione Falletto e Gallo Grinzane, permettendo così anche ai turisti di parcheggiare l’auto nel nuovo spazio comunale di Barolo, in via Alba 22, e prendere una comoda navetta per raggiungere e visitare i principali centri cittadini. A disposizione degli stessi turisti, sempre in occasione della giornata ci saranno anche mezzi alternativi, tra cui calessini e vespe elettriche, per godere in pieno di un’esperienza slow ed ecologica tra i paesaggi vitivinicoli dell’UNESCO.
La giornata test servirà all’ente di ricerca per produrre l’analisi delle esigenze della mobilità locale e prevede il coinvolgimento dei soggetti che operano nella zona, incontri con gli amministratori (già iniziati da fine agosto) e con la cittadinanza. Una volta raccolte le indicazioni dal territorio e i dati, si passerà alla rigenerazione del parco mezzi elettrici, con studio della miglior composizione del nuovo parco mezzi, analisi del fabbisogno energetico richiesto dal nuovo parco mezzi, stima della riduzione di gas climalteranti, studio di fattibilità sul numero e posizionamento degli impianti di produzione fotovoltaica, stima dei benefici economici derivanti dagli interventi, progettazione preliminare delle opere oggetto di intervento. L’obiettivo futuro è introdurre una serie di servizi pubblici a ciclo continuo che possano tenere la maggior parte delle automobili fuori dai piccoli centri storici, permettendo comunque una circolazione continua e comoda nell’intera area. A regime, il nuovo sistema collegherà l’Unione dei Comuni anche con la Città di Alba.
Avviato il percorso di trasformazione della mobilità, il progetto Langhe in Rete passerà quindi, con le stesse modalità di coinvolgimento del territorio e delle comunità locali, all’ottimizzazione dell’uso idrico e razionalizzazione delle risorse, per adattarsi e affrontare le trasformazioni in corso, con cui operatori economici e cittadini hanno a che fare ormai in maniera consistente, e allo sviluppo dell’economia circolare, con riduzione dell’impatto ambientale e vantaggi economici consistenti.
“Il tema della mobilità è uno dei problemi principali della nostra area turistica, emerso a più voci, da parte degli amministratori locali e degli operatori, ai tavoli della Progettazione Partecipata che abbiamo avviato su tutto il territorio di competenza dell’ATL – aggiunge Mariano Rabino, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero –. Con l’Unione dei Comuni della Langa e del Barolo compiamo oggi un primo, piccolo passo per ottenere nel prossimo futuro un sistema efficace di alternativa al trasporto privato che possa portare risultati utili in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Un meccanismo win-win, in cui gli amministratori possono fornire un servizio ai propri cittadini e gli operatori del turismo dare una nuova opportunità ai tanti visitatori che scelgono le nostre colline per le loro vacanze”.
“Partiamo dal presupposto che gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono inderogabili – dice il sindaco di Roddino, Marco Andriano, responsabile del progetto Langhe in Rete per l’Unione dei Comuni –. Stiamo cercando di occuparci di quelli che sono gli aspetti più negativi di una scorretta mobilità sul nostro territorio, dalla mancanza di trasporti pubblici per i residenti al congestionamento dei piccoli centri durante la stagione turistica fino alla produzione di CO2, ed è su questi temi che abbiamo il dovere, come amministratori, di intervenire. Si tratta di una responsabilità nei confronti delle nostre comunità e di chi si troverà nei prossimi anni a guidare i nostri centri”.
Franco Borgogno, project manager di European Research Institute, commenta: “Siamo davvero orgogliosi di poterci impegnare su un progetto così ambizioso e felici di farlo in un territorio straordinario a cui siamo particolarmente legati. I Comuni e l’ATL hanno in mente un futuro in cui l’innovazione può esaltare la qualità delle Langhe e preservarne cultura e caratteristiche per il futuro. È una sfida meravigliosa in cui cercheremo di coinvolgere tutti coloro che avranno la volontà di portare il proprio contributo di indicazioni, suggerimenti ed esigenze”.