Un’edizione 0 da incorniciare: Art. 27 Expo ha portato in piazza i laboratori “fatti in carcere”

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La manifestazione, conclusasi domenica a Cuneo, ha saputo coniugare stand espositivi dei prodotti realizzati nelle case circondariali e case di reclusione, appuntamenti culturali, attività per famiglie ed enogastronomia: il risultato è stato il frutto di uno sforzo corale e di un impegno che ha unito competenze, teste e cuori.
Si è conclusa domenica 29 ottobre la prima edizione di Art. 27 Expo, la manifestazione che ha riunito a Cuneo i laboratori realizzati all’interno delle case circondariali e delle case di reclusione della provincia.
La kermesse, organizzata e voluta dalla cooperativa sociale Panatè, che porta avanti con successo laboratori di panificazione nelle carceri di Cuneo e Fossano, è iniziata giovedì 26 con una tavola rotonda che ha coinvolto le principali istituzioni politiche, imprenditoriali e giuridiche del territorio. Nei tre giorni a seguire, invece, una serie di appuntamenti diffusi e gli stand espositivi, allestiti in piazza della Costituzione, hanno permesso al pubblico di conoscere il mondo carcerario attraverso gli occhi e le parole di chi lo vive quotidianamente.
Presentazioni di libri e di attività laboratoriali con gli interventi in loco degli educatori e dei volontari, attività per bambini e famiglie, spettacoli e degustazioni hanno avvicinato all’evento un folto numero di partecipanti e hanno permesso di conoscere e far conoscere ciò che c’è “al di là del muro”, in quello spazio che “segna una distanza sociale con l’esterno”, come ha illustrato egregiamente l’ex direttrice del carcere di Bollate, Cosima Buccoliero.
Un risultato frutto di un grande lavoro di squadra, che ha visto coinvolte numerose realtà locali quali il Collettivo Zaratan, la Casa del Quartiere Donatello e l’associazione culturale Gli Spigolatori, che ha curato la direzione artistica della quattro giorni, e che per l’occasione ha radunato intorno a sé tanti esperti di carcere, ma soprattutto tanti professionisti desiderosi di mettersi in gioco e di collaborare.
“Non potremmo essere più soddisfatti per quella che abbiamo ribattezzato l’“edizione 0”. – dichiara Davide Danni, presidente di Panatè – “I numeri sono stati dalla nostra parte, nonostante le difficoltà date da una location un po’ defilata rispetto al centro cittadino. Soprattutto gli appuntamenti del sabato, complici il mercato locale e il bel tempo, hanno superato le nostre aspettative, e questo risultato si è riflesso anche sulle vendite dei nostri prodotti. Ringrazio tutti coloro che hanno voluto prendere parte a questa iniziativa e che hanno dato l’anima per concretizzarla e per portare il carcere “in piazza”. Questo è sicuramente il banco di prova che ci serve per capire dove si può migliorare e tornare ancora più forti già a partire dal prossimo anno”.
Esporre affinché qualcuno possa vedere, raccontare affinché qualcuno riesce a comprendere ciò che corre sottotraccia. Toccare con mano la dignità di un lavoro, questo è il cuore di Art. 27, questa la mission che, fin dall’edizione 0, è arrivata forte e chiara alle corde dell’anima.
Art. 27 Expo è realizzato dalla cooperativa sociale Panatè con il patrocinio del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, del Consiglio regionale del Piemonte, del garante dei detenuti e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, del Comune di Cuneo e di Confcooperative Cuneo. La manifestazione è stata resa possibile grazie al contributo di Fondazione CRC, Fondazione del Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca de’ Baldi – Verde – Blu Onlus e Banca di Boves – Credito cooperativo italiano e agli sponsor Caffé Costadoro – Torino 1890, Visgel Catering, MondoFood, Open Baladin Cuneo e SA-CAR.
Si ringraziano i partner: casa circondariale di Cuneo, casa di reclusione di Fossano, casa circondariale di Alba, casa di reclusione di Saluzzo, associazione culturale Gli Spigolatori – Festival Funamboli Off, Casa del Quartiere Donatello, cooperativa sociale Momo, Collettivo Zaratan, associazione Mano nella Mano.