Al centro dell’elegante palco nero del teatro Politeama di Bra, una grande e luminosa R rossa, forza e identità di Rolfo, leader nel mondo per la costruzione di bisarche e allestimenti mezzi per trasporto veicoli e dal 1885 motore industriale e sociale del territorio. E tutto intorno, autorità, collaboratori, dipendenti e amici, saldamente uniti ad una famiglia, ad un’impresa che con la quinta generazione è pronta ad affrontare il domani, con la consapevolezza che “il futuro è adesso”, grazie alla forza e alla determinazione che è dentro ciascuno dei componenti della famiglia Rolfo.
Il primo a salire sul palco, dopo la proiezione di un coinvolgente trailer de “Il Gladiatore” con Russel Crowe è stato il sindaco di Bra Gianni Fogliato: «Sono vicino a questa storica azienda braidese per ragioni affettive: mio padre, dopo l’esperienza nelle concerie vi lavorò sino a raggiungere la pensione e la Rolfo per la mia famiglia e per la comunità di questo territorio rappresenta un positivo esempio di coesione sociale… Un concetto che racchiude uno stile e una cultura d’impresa, che in questi anni hanno saputo positivamente dialogare con gli attori economici e sociali della nostra città per dar vita al cosiddetto “welfare” che a me piace definire “sussidiarietà circolare” capace di generare città del “ben-vivere”».
«Questo pomeriggio celebrativo rende onore ad una delle prime aziende associate alla nostra realtà che vanta oltre 1200 imprese iscritte», ha sottolineato il presidente di Confindustria Cuneo Mariano Costamagna, rimarcando: «L’esempio della Rolfo è dimostrazione tangibile che la manifattura cuneese rappresenta non solo un baluardo italiano ma anche un’eccellenza nel mercato internazionale. E i rilevanti successi ottenuti grazie alla perseveranza della famiglia hanno reso grande non solo la Rolfo, ma l’intera nostra provincia».
Qualità e unicità concrete e generose sottolineate dalla parlamentare cuneese Chiara Gribaudo e dall’europarlamentare Gianna Gancia che ha evidenziato il tratto distintivo della «solidarietà silenziosa con stile sabaudo» della famiglia Rolfo.
Sul palco del teatro hanno tributato la loro riconoscenza, la loro amicizia personale anche molti altri ospiti illustri: Luca Robaldo presidente della Provincia, insieme ai consiglieri provinciali Bruna Sibille, Stefano Rosso e Davide Sannazzaro in platea; Mauro Gola presidente Camera di Commercio di Cuneo, Franco Burdese direttore Cnos-Fap Regione Piemonte, Biagio Conterno vicesindaco di Bra.
Riflettori accesi, tanta commozione e standing ovation collettiva alla comparsa sul palco di Dario, Roberto e Daniela Rolfo che hanno raccontato con sincerità, umiltà e concretezza i momenti salienti, ma anche quelli difficili di questa lunga storia tra evoluzione dei mercati, innovazione dei prodotti e passaggio generazionale possibile grazie alle solide e inamovibili radici radicate e trasmesse dai loro padri Giorgio e Bernardo che hanno sempre ricordato loro che «la ricchezza dell’azienda sono le persone e non il denaro e che la crescita della Rolfo è stata possibile a Bra».
Ed hanno aggiunto: «In questi anni abbiamo davvero giocato una partita altalenante: la crisi mondiale tra il 2008 e il 2009 portò la nostra azienda da un fatturato di 126 milioni ad appena 25 milioni in pochi mesi; poi il Covid e successivamente la sospensione del rapporto commerciale con il mercato dell’est Europa, a causa del conflitto Russo-Ucraino, per non parlare del rallentamento attuale con Israele… Tanti momenti da cui siamo “riemersi” rimanendo uniti e con tanto lavoro di squadra. Oggi che abbiamo ripreso quota, abbiamo deciso di affidarci ai nostri giovani assicurando loro la nostra piena fiducia».
E la nuova generazione, definita per usare un termine tennistico “Next”, rappresentata da Martina e Gianluca Rolfo, saliti anche loro sul palco in un susseguirsi di applausi e di ricordi, oggi si avvale del supporto e dell’esperienza assicurati da Franco Fenoglio, general advisor dell’azienda che ha incentrato il suo intervento sul tema della «condivisione, sul valore di una famiglia coesa che ha saputo mettersi insieme anche sulle diversità di visioni per vincere insieme la battaglia». Commozione anche nel corso degli interventi di alcuni dipendenti dell’azienda: Antonio Ghigo, Sergio Barbero, Marzia Stramaglia e Battista Dompè.
Le conclusioni di questo pomeriggio di festa sono evidenti nelle parole di Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo: «Condividendo il lavoro come strumento di realizzazione delle persone, di coesione sociale, di faro, e le presenze di oggi lo acclarano, abbiamo la riprova di correre nella direzione giusta che è la caratteristica di questo nostro territorio». Un grazie che tangibilmente Confindustria e la Città di Bra hanno testimoniato attraverso la consegna di una targa speciale, replicata con un secondo riconoscimento consegnato alla famiglia dal presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo e dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al quale sono state affidate le conclusioni: «Grazie alla famiglia Rolfo per avermi invitato a questo evento che racconta la storia di un’azienda dalle solide basi che ha avuto la lungimiranza di guardare insieme verso l’obiettivo. E questa è una dote degli imprenditori illuminati che hanno la bussola, così come i loro manager hanno la mappa della rotta da seguire per raggiungere l’obiettivo. Siate orgogliosi del vostro cognome, ma soprattutto la consapevolezza che nel nome Rolfo c’è la garanzia di saper orientare la bussola sempre nel posto giusto».