L’Associazione Culturale Arturo Toscanini e l’Associazione Corale Sorelle Milanollo presentano il Festival Uto Ughi per i Giovani da La Santità Sconosciuta e la 33esima edizione della Rassegna Internazionale di Canto Corale-Città di Savigliano.
La novità è rappresentata dal sodalizio, sotto l’egida dell’Associazione Culturale Arturo Toscanini, tra i due progetti. Tale sodalizio trova giustificazione e forza nella frase con cui il violinista Uto Ughi, anima dell’omonimo progetto, ha ricordato, a un anno dalla scomparsa, il maestro Sergio Chiarlo, fondatore del Coro Milanollo e ideatore della Rassegna Internazionale di Canto Corale di Savigliano. Due grandi iniziative artistiche che, quindi, si uniscono al fine di donare concerti di altissimo livello e portare il messaggio culturale al maggior numero di persone possibile. Due eventi che, tra le altre cose, celebrano un’importante realizzazione dello stesso Uto Ughi, il quale di recente ha inaugurato la fondazione che porta il suo nome. La Fondazione Uto Ughi – di cui lo stesso violinista è presidente, con Natascia Chiarlo vicepresidente – rappresenta il veicolo più consono per diffondere l’educazione alla bellezza e all’arte alle più ampie fasce della popolazione e soprattutto ai giovani, con l’intento di incidere sugli usi e i costumi e trasmettere valori sani e identitari. «La Fondazione Uto Ughi si propone innanzitutto di promuovere la più nobile tradizione musicale classica, contribuendo al necessario rilancio culturale del nostro Paese attraverso i giovani talenti, dando loro supporto e visibilità e premiando la loro costante applicazione, che consente di preservare l’eccellenza artistica italiana», ha sottolineato Ughi.
«La sensibilità per la musica è sensibilità per il mondo e per gli altri, perché costruisce relazioni empatiche, traccia strade comuni che dall’ascolto di una melodia portano alla ricerca di bellezza e armonia in ogni momento dell’esistenza. La Fondazione Uto Ughi ha questa finalità: sostenere la musica per dare alle nuove generazioni un impareggiabile strumento per capire e agire nel mondo. Questo grande obiettivo mi coinvolge da quando ho avuto l’onore e la fortuna di conoscere il Maestro e di condividere la sua attività mettendo a disposizione le mie competenze e soprattutto il mio cuore», ha detto Natascia Chiarlo, assistente artistico del maestro Ughi e vicepresidente della Fondazione Ughi.
Ed è da tutto ciò che prende nuovamente il via il Festival Uto Ughi per i Giovani: si parte venerdì 10 novembre, alle 21, al Teatro Sociale di Alba, con il concerto di Ughi e dei Filarmonici di Roma promosso per celebrare i 40 anni di attività della Fondazione Ferrero di Alba della presidente Maria Franca Ferrero, per poi raggiungere Savigliano, Saluzzo, Moretta, Staffarda (Revello) e altre città d’Italia (per ulteriori informazioni: associazionetoscanini.it).
Dopo il successo de La Santità Sconosciuta, il festival si è trasformato, pur mantenendo la sua identità, in un progetto dedicato soprattutto ai giovani, con concerti e masterclass. Un festival culturale-musicale per emozionare il pubblico appassionato, avvicinare le nuove generazioni alla cultura e salvaguardare la grande tradizione musicale.
La Santità Sconosciuta, d’intesa con il maestro Ughi e la Fondazione Ferrero di Alba, elabora per ogni edizione un programma ricco di interpreti affermati, talenti virtuosi e momenti musicali eccellenti per far vivere al pubblico l’emozione della grande musica.
Il festival, ideato dal maestro Uto Ughi e dall’Associazione Culturale Arturo Toscanini di Savigliano e sostenuto, per le tappe piemontesi, dalla Fondazione Ferrero, e altre importanti realtà nazionali, si presenta quindi con particolarità culturali ed artistiche uniche e originali. Soprattutto per la volontà di diffondere il piacere della musica classica tra le fasce più giovani della popolazione. Con tale finalità, sono in programma incontri con i giovani di tutte le scuole di ogni ordine e grado in modo tale da trasmettere alle nuove generazioni l’amore, la sensibilità verso la musica e, in generale, verso la cultura, mediante conversazioni aperte tra i ragazzi, il maestro Ughi e gli altri interpreti coinvolti.
Questo tipo di divulgazione – rimarcano gli organizzatori – ha il merito di catturare l’attenzione dei ragazzi, trasmettendo loro messaggi positivi da applicare alla quotidianità. Attraverso una ricca programmazione di concerti, la musica viene spiegata in modo semplice e diretto, sollecitando un’attiva partecipazione da parte del pubblico.
La musica classica per preparare i cittadini del domani
Festival Uto Ughi per i Giovani e Rassegna di Canto saviglianese insieme pensando al futuro: si parte dal Teatro di Alba con i 40 anni della Fondazione Ferrero