L’AC Cuneo 1905 Olmo vince la battaglia del “Drago” e tiene il passo della capolista Valenzana Mado dopo l’ottava giornata del Girone B di Eccellenza: i biancorossi si impongono in un intenso derby contro la Pro Dronero con il punteggio di 0-2. Tre punti d’oro per la banda di mister Magliano che espugna un campo storicamente difficile, avendo la meglio su un avversario ferito ed in crisi di risultati, ma che ha dimostrato grinta e voglia di rivalsa, lottando fino alla fine. Ospiti bravi ad indirizzare il match sui propri binari, sbloccando il risultato al 9’: angolo da sinistra di Brondino, in area svetta di testa Giacomo Dalmasso che insacca. Padroni di casa che ci provano e, nel primo tempo, ci vuole un miracolo di Dia per negare il pareggio a De Peralta. Nella ripresa si combatte colpo su colpo, ma il Cuneo la chiude nel finale, grazie ad Andrea Dalmasso che sfrutta l’assist da sinistra di Botasso, titoli di coda. Domenica 5 novembre (ore 14,30) si torna al “Paschiero” dove arriverà la Cheraschese.
Il talento c’è, l’obiettivo
è farlo sbocciare. Campionato estremamente impegnativo per i classe 2008 dell’AC Cuneo 1905 Olmo che, nella stagione iniziata da un paio di mesi, sono chiamati a destreggiarsi nel Girone D degli Under 16 Regionali: reduci dalla sconfitta 4-2 con la Cheraschese, occupano attualmente l’ottavo posto in classifica. Alla guida della compagine biancorossa, Moreno Bottasso, il quale continua la sua avventura con il medesimo gruppo, reduce dal “salto” dai Giovanissimi. Ex calciatore, cresciuto nel vivaio del Boves, ha vestito le maglie di Busca, Atre Valli, Due Effe, Ceva, Bisalta, Fontanelle e Santa Croce, prima di iniziare la sua carriera da allenatore con la Juniores dello stesso Boves MdG, per poi approdare all’Olmo, divenuto poi AC Cuneo 1905 Olmo.
Mister Bottasso, come descrivere la squadra U16 del Cuneo?
«La migliore caratteristica di questo gruppo è quella tecnica: posso contare su tanti calciatori che sanno giocare bene con il pallone ed individualità di spessore. Quando riusciamo a mettere le gare sui binari della manovra, del palleggio, delle giocate fra i piedi, siamo un’ottima squadra, ma forse ci manca un po’ di fisicità. Rispetto alla scorsa stagione, abbiamo perso quattro pedine, acquisendone però cinque da Fossano, Caraglio, Salice e Centallo».
A proposito della scorsa stagione, soddisfatto dei risultati raggiunti?
«Un’annata dai due volti: abbiamo fatto un discreto inizio di campionato, disputando belle partite e sbagliandone, di fatto, solo una a Bra, rimanendo agganciati al treno delle prime quattro in classifica. La seconda parte, invece, non mi ha soddisfatto: siamo calati, complice anche il pesante in-fortunio al crociato patito da Dembele (il quale sta ultimando la riabilitazione con la Juventus e che, quindi, aspettiamo), chiudendo al sesto posto. Comunque, abbiamo centrato tranquillamente il nostro obiettivo, vale a dire la conferma ai regionali, migliorando le qualità della nostra rosa».
Come è stato l’impatto della squadra con il passaggio agli Allievi?
«Si tratta di un salto che implica una maturità maggiore: è una categoria nella quale emerge sempre di più chi ha davvero voglia di giocare a calcio, in una generazione di ragazzi che hanno spesso tanto dalla vita. Negli U16 Regionali invece viene fuori chi desidera fortemente imporsi, la grinta e la fisicità, fattori determinanti: ed è compito di noi allenatori dare le giuste motivazioni, anche quando le cose non funzionano o i risultati non arrivano».
L’avvio di campionato è stato caratterizzato da alti e bassi.
«Stiamo lavorando per trovare la giusta continuità: la squadra è partita a rilento, raccogliendo poco, ma poi ha saputo conquistarsi tre vittorie consecutive, sfornando tra l’altro una grande prestazione contro il Fossano, mettendoci qualità, cattiveria e voglia. Purtroppo sabato, siamo incappati in un passo falso con la Cheraschese».
Cosa non ha funzionato?
«Abbiamo giocato con troppa sufficienza, non siamo entrati in campo con la testa giusta, contro una formazione che ha lottato con il coltello fra i denti: una sconfitta che fa male, ma che ci servirà per capire che non dobbiamo mollare. L’intensità e la concentrazione devono essere sempre alte, perché, nel corso delle partite, esistono dettagli che possono portare l’esito dalla parte sbagliata».
Questione di continuità, quindi.
«Il gruppo c’è ed ha qualità: lavoreremo dal punto di vista fisico e mentale. Quando si hanno forti motivazioni e si lotta tutti insieme, i risultati arrivano ed abbiamo più carte e possibilità da giocarci: dobbiamo badare a maggior concretezza, un passaggio importante per noi, essere meno belli ma più efficaci. L’obiettivo, comunque, rimane ancora il mantenimento della categoria».
L’AC Cuneo 1905 Olmo punta molto sul vivaio.
«La società sta facendo un grande lavoro, con il massimo impegno, soprattutto dal punto di vista logistico. Il nuovo “Piccapietra” è un valore aggiunto che ci dà l’opportunità di allenarci bene e tutelare il Campo 1 in cui disputiamo le gare di campionato, il quale dovrà essere il nostro fortino. C’è voglia e determinazione, da parte di tutti, di crescere ma senza fare il passo più lungo della gamba, migliorando sui dettagli e creando solidità di anno in anno. Abbiamo uno staff di primo livello e si è creato un bel rapporto fra tutti i membri: per questo ci tengo a ringraziare il Responsabile del Settore Giovanile, Roby Viviani, per la possibilità che mi è stata offerta, e Christian Tolu, tecnico della Juniores, da cui ho imparato tanto e che ha saputo trasmettermi input importanti».
Pier h2o, acqua e sport: «Per un modello educativo tra rispetto e consapevolezza»
PierH2O, azienda con sede a Cuneo e Torino, specializzata nella vendita, installazione e manutenzione di erogatori d’acqua, addolcitori, depuratori e frigo gasatori per uso domestico e professionale, continua a credere nel progetto AC Cuneo 1905 Olmo: «Abbiamo sposato l’iniziativa, convinti dal numeroso settore giovanile biancorosso», sottolinea Pier Giordana, «con l’obiettivo di educare le nuove generazioni all’uso consapevole dell’acqua a km zero e, anche, per restituire qualcosa al nostro territorio. Abbiamo riscontrato un ambiente coeso, compatto, ben definito ed organizzato, in cui si respira grande affiatamento: come accade per le aziende, anche nelle società sportive, c’è bisogno di tempo per costruire un progetto vincente e per questo siamo sicuri che l’AC Cuneo 1905 Olmo saprà, poco a poco, togliersi grandi soddisfazioni».