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Lions Club Roero onora i 99 anni di Riccardo Garelli e fa opera di solidarietà

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Tempo di onori, di proposte e di risultati, per il Lions Canale-Roero: che, nei giorni scorsi, è stato tra i primi a celebrare quello che è probabilmente il socio più illustre e “storico”. Oltre che, indubbiamente, il più longevo.

Stiamo parlando di Riccardo Garelli: che, non solo per i suoi 99 anni perfettamente portati, merita realmente la definizione di “istituzione” per il Roero e soprattutto per una Canale che ha sempre sentito come parte di sé stesso e viceversa, in un radicamento sociale e territoriale inscindibile, potente, encomiabile. Per tanti motivi: perché, nel caso di questo amico la cui famiglia reca e non cela le proprie origini monregalesi, la Capitale del Pesco è scenario di vita, e vita stessa.

Farmacista d’antan ma anche del nuovo millennio, capace di aprirsi alla modernità e di seguire ogni evoluzione della tecnologia: ma anche amministratore civico di solidi princìpi, in anni e decenni in cui la politica era passione e anche vocazione, “ereditata” anche dalla sua esperienza di giovane partigiano attivo nella Lotta di Resistenza. E’ rimasto l’unico reduce, a Canale, dei tanti combattenti che diedero il proprio contributo alla causa in quel delicatissimo periodo: con orgogliosamente indosso il fazzoletto azzurro delle Brigate Autonomi, lo stesso dei partigiani della 23^ Brigata Canale, entrambi attivi su fronti di battaglia differenti, ma tutti rivolti nella stessa direzione, verso un’Italia più equa, libera dal giogo di ogni dittatura.

E, ovviamente, Riccardo è un Lion roerino: fondatore, “past president” tra le mura di quel ristorante “Leon d’Oro” in cui qualche anno fa ricevette anche il premio al merito da parte del Toro Club dedicato alla memoria di Nino Arduino, tanto per sottolineare il suo spirito granata.

Tante le storie che Garelli può ancora raccontare: e a chi, trovandolo sotto i portici, gli chiede qual è il segreto della sua forza, risponde sempre allo stesso modo. «Leggo!», risponde. E non mente, come non mente il vino buono della nostra terra.

Intanto, il Lions Club di Canale-Roero ha deciso di aprire il nuovo anno sociale all’insegna dell’aiuto a chi ha più bisogno. Il segno è stato più che tangibile: con una donazione di ben mille euro per il Marocco terremotato. Il neopresidente Giampiero Costa ha scelto inoltre di lanciare un programma strategico di iniziative per stare accanto ed aiutare le persone più fragili della società italiana post-Covid. Sarà un anno di grande solidarietà: come, d’altra parte, è nello spirito dei Lions: il concetto è stato ribadito nella 29^ assemblea distrettuale, nel corso della quale il Club ha messo a disposizione per il Marocco ben 100 mila euro.