Problematiche irrigue: a forte rischio il sistema irriguo saluzzese

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Foto di Rajesh Balouria da Pixabay

Le nuove norme sul deflusso ecologico allarmano il comparto agricolo delle Terre del Monviso Guai in vista per il più importante distretto agricolo del Piemonte e tra i maggiori d’Italia. Ed è in pericolo anche il settore industriale che utilizza acqua nel ciclo produttivo.
A lanciare l’allarme è il Comune di Saluzzo con una lettera alla Regione, ente competente in
materia di fiumi e di prelievi d’acqua e che prevede di sostituire il Deflusso minimo vitale (Dmv) col Deflusso ecologico (De).
I timori riguardando la portata del Bedale del corso, canale che inizia da una presa sul torrente Varaita a Piasco, e che serve appunto le aziende lungo il suo asse e tutta la campagna saluzzese.
“I parametri modificati – spiegano dall’Ufficio tecnico del Comune di Saluzzo – destano grande preoccupazione perché la possibilità che siano rilasciati 4890 litri al secondo al 30 giugno dalla presa del Bedale del corso è praticamente nulla, considerando i dati dei 10 anni prima del 2022, annata molto secca”.
Inoltre “non sarà possibile rispettare la concessione irrigua accordata alla cartiera” aggiungono dal municipio.
“Da anni chiediamo inutilmente alla Regione – dice il sindaco Mauro Calderoni – di aprire un
confronto su questo tema per evitare ripercussioni sul settore economico più importante per Saluzzo, che è l’agricoltura, e anche su quello industriale.
“Risulta evidente che i coefficienti imposti dalle nuove norme sul Deflusso ecologico non tengano conto del regime torrentizio dei corsi d’acqua delle vallate cuneesi, ancor più alla luce dei cambiamenti climatici in atto, che rendono i fiumi secchi per mesi, oppure in piena non appena ci sono precipitazioni”.