Home Attualità Apprendimento, benessere e comunità: l’ABC del Consorzio Monviso Solidale per invecchiare bene

Apprendimento, benessere e comunità: l’ABC del Consorzio Monviso Solidale per invecchiare bene

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Stimolare la partecipazione e l’impegno civico della popolazione anziana, favorendo un invecchiamento attivo e consapevole: sono gli obiettivi di A.B.C PER INVECCHIARE BENE – Apprendimento Benessere Comunità, il nuovo progetto di sostegno agli anziani fragili delle valli Varaita e Po elaborato dal Consorzio Monviso Solidale, che ne è il capofila, con la collaborazione delle Unioni Montane Varaita e Comuni del Monviso, dell’Università Popolare della Valle Po, della Croce Rossa di Melle e della Proloco di Paesana. Le attività, che si inseriscono nel solco delle precedenti esperienze dei progetti #com.viso e IncL, realizzate grazie al programma Interreg Alcotra, sono rese possibili da un finanziamento della Regione Piemonte, con un cofinanziamento dei partner, e partiranno all’inizio di novembre, sviluppandosi per un anno. Il primo appuntamento è in programma dalle ore 14.30 alle ore 16.30 di giovedì 9 novembre all’ex cinema di Sanfront (piazza Statuto 27). Il progetto ripropone un modello di approccio alla cura che integra i bisogni sanitari e quelli sociali e aggregativi, mettendo al centro il concetto di animazione di comunità, creando occasioni di incontro e di scambio intergenerazionale e nel contempo costruendo e sperimentando una rete assistenziale di prossimità per la gestione sul territorio delle problematiche socio sanitarie di primo livello, avendo il supporto di una rete di servizi e con il lavoro di operatori multidisciplinari.

 

«La comunità locale, composta da enti comunali, scuole, imprese, realtà associative e cittadini interessati, è il miglior partner di un progetto – commenta il direttore generale del Consorzio Monviso Solidale, Enrico Giraudoin quanto permette un contatto diretto e reale con il territorio su cui si intende investire, dà attenzione e regala creatività, ci aiuta nell’intravedere e costruire percorsi sostenibili anche dopo la fine delle attività previste».

 

Le attività progettate sono di quattro tipi e prevedono animazioni, incontri di tipo divulgativo e momenti di svago: il calendario delle attività verrà comunicato in seguito e ogni appuntamento sarà oggetto di specifiche segnalazioni. Sotto il profilo dell’animazione, verranno realizzati con cadenza mensile su tutto il territorio incontri a tema ludico, laboratori di scrittura, di cucina o di altre attività manuali nei quali gli anziani potranno interagire con altri membri della comunità, anche giovani e giovanissimi, per trasmettere le proprie conoscenze e per sentirsi parte attiva del tessuto sociale locale. Sotto il profilo della promozione della salute e del benessere, elementi chiave per un invecchiamento attivo, si organizzeranno alcune serate informative in ciascuna vallata sui temi riguardanti la salute, l’alimentazione sana e l’importanza del movimento: per rendere più efficace e utile l’esperienza, saranno proprio gli anziani partecipanti a decidere intorno a quali tematiche sviluppare gli incontri, individuando gli argomenti più importanti. Per coltivare nuove relazioni e interessi, fondamentali per mantenere attivi gli anziani dal punto di vista fisico e mentale, si realizzeranno inoltre due viaggi organizzatiper i partecipanti di ciascuna vallata. Infine, l’ultima attività progettata riguarda più direttamente il territorio della valle Po, dove si intende favorire il coinvolgimento degli anziani nella cura dell’orto realizzato nel giardino della scuola di Paesana con piante messe a dimora dagli alunni: un vero e proprio incontro intergenerazionale che potrà portare benefici sia agli over 65 che ai giovani studenti.

 

Il progetto prende avvio da un’analisi dei bisogni effettuata dagli operatori sociali e dalle amministrazioni comunali locali, nella quale è emerso che le grandi necessità per gli anziani del territorio montano sono quelle di aumentare la socializzazione, riducendo la solitudine tipica di un contesto scarsamente popolato come quello delle valli, specialmente alle quote più elevate, aumentare la mobilità con attività fisiche e visite di svago, condividere i saperi apprendendo nuovi concetti e trasmettendo le proprie conoscenze verso le nuove generazioni. Lo scopo della progettazione è proporre un cambio nell’approccio agli interventi rivolti ai più anziani, da una modalità  prestazionale “per categorie” di singoli beneficiari allo sviluppo di servizi integrati alla persona e al suo contesto di riferimento: si intende sostenere anche un cambiamento culturale rispetto all’idea stessa di invecchiamento, mettendo in primo piano l’importante ruolo che l’anziano ha per la società e il suo diritto ad avere opportunità di trascorrere il tempo socializzando e approfondendo varie tematiche culturali e di benessere.

 

Le attività, modulari e eventualmente riproducibili in altri contesti territoriali, saranno sviluppate da un’equipe composta da educatori professionali della Cooperativa Caracol e operatori socio sanitari della cooperativa Il Quadrifoglio, soggetti fornitori per i servizi assistenziali ed educativi del Consorzio coadiuvati dalle Assistenti Sociali del territorio e da volontari. L’obiettivo è quello di dare continuità a quanto progettato anche al di là del periodo attualmente finanziato: sarà cura degli operatori di progetto e del Consorzio Monviso Solidale “ingaggiare” i Comuni nella rimodulazione progettuale e nel dare continuità alle azioni in un’ottica di presa in carico stabile della comunità over 65 anni.