Fiera del Porro con una nuova casa e numeri da record

Dall’11 al 26 novembre torna l’evento clou a Cervere: la 44esima edizione parte con il tutto esaurito

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Ci siamo, è quasi tutto pronto per la 44esima Fiera del Porro a Cervere in programma dall’11 al 26 no­vembre. Abbiamo parlato con tre protagonisti dell’evento, a cominciare dal senatore Gior­gio Maria Bergesio: presiede infatti il Consorzio a cui è affidato il compito di tutelare e valorizzare il “prodotto”. «La valorizzazione del Porro di Cervere – ci ha detto Bergesio – passa attraverso un insieme di attività, che agiscono su due diversi fronti. Da un lato si vuole far comprendere alle persone il valore di questo prodotto, così unico e speciale, dall’altro si cerca di migliorare l’efficienza dei processi di produzione, avendo come base la tradizione colturale e produttiva». Come detto, siamo alla viglia dell’edizione numero 44: «Ha fatto registrare il tutto esaurito tre settimane prima dell’inizio. La prima novità del 2023 è l’allestimento del nuovissimo Pa­la­Porro: di concerto con l’Am­mi­nistrazione Comunale e la Pro Loco si è scelto di spostare il cuore gastronomico della kermesse per lasciare alla piazza le attività più strettamente legate al prodotto. L’altra novità: la serata delle eccellenze raddoppia. Non soltanto le “Eccel­len­ze di terra” (venerdì 24 novembre), ma da quest’anno ci saranno anche le “Eccellenze d’acqua” (mercoledì 15)». Infine un po’ di numeri: «Dopo la pandemia e lo scorso anno la siccità, finalmente quest’anno la qualità del prodotto è molto alta, nonostante il caldo anomalo degli ultimi mesi. E la quantità è aumentata rispetto al 2022: circa 2.500 quintali rispetto ai 1.700 del 2022».
Con il sindaco di Cervere, Cor­rado Marchisio, abbiamo parlato proprio delle recenti avversità: «Una fatica fatta per una gioia immensa. Una fatica che è bagaglio culturale, per il presente e il futuro. Ci ha aiutato a crescere, la Porro Box. La 44esima edizione rappresenta la mia de­cima. E con questi due numeri importanti, spostiamo il Pala­Porro in via IV Novembre. Tra lo scorso anno e quello corrente, il Comune di Cervere investe intorno ai 140mila euro per avere un’area completamente funzionale e attrezzata. Un gran­de impegno. Soprattutto perché non ci stavamo più in piaz­za San Sebastiano. Le esigenze e gli spazi sono cambiati e abbiamo dovuto adeguarci. La Fiera del Porro ha saputo stare al passo con i tempi e penso al sistema di prenotazione ideato da Giacomo Dotta, davvero in­credibile. Prenotazioni e posizionamento di chi viene a mangiare, studiato in modo informatico e scientifico. Prati­ca­men­te infallibile. La Fiera del Porro per un mese e mezzo coinvolge fortemente il centro cittadino, allora abbiamo dovuto fronteggiare il tutto. Nella nuova location abbiamo un sistema antincendio voluto dal compianto Ivo Pellegrino: un impianto all’avanguardia e com­pleto». Le aspettative sono quindi alte, aggiunge il Sindaco: «Il fil rouge arriva dalla tradizione e prosegue nell’innovazione. La primissima edizione fu un qualcosa di piccolo e semplice, partita da un ragionamento di don Carlo Cavallo, grandissimo innovatore. Vogliamo raccontare l’evento partendo dalla tradizione, dall’evoluzione del Porro. Per arrivare all’innovazione. Penso al formaggio erborinato Blu di Cuneo e al gemellaggio che abbiamo istituito, con una ricetta ricavata dall’intelligenza artificiale. Le nuove tecnologie vanno portate in ta­vola, senza dimenticare la storia e il percorso fatto. Sabato 11 novembre, alle 15,30, inaugureremo la Fiera con le Sister Arch e gli Sbandieratori di Fos­sano (programma completo su www.fieradelporrocervere.it). Il Mercato del Porro viene spostato in piazza San Sebastiano, con una logica legata alle tre domeniche di mercato e che sarà distribuito fino al Pala­Por­ro per portare i turisti e i clienti in quest’area, per osservare e acquistare i prodotti». Infine, il commento di Giovanni Rinero, presidente Pro Loco Amici di Cervere: «Grosse sorprese per l’edizione 2023. Lo spostamento del PalaPorro por­ta un risultato da sottolineare, un padiglione più ampio e senza dubbio più bello. I visitatori faranno meno passi e la cucina sarà efficientissima. Co­me Pro Loco, avremo circa 400 volontari in campo e cercheremo di dare il meglio. Tanti poi gli appuntamenti enogastronomici con i gemellaggi».