I restauratori sono al lavoro sulla torre, sul muro di cinta e sull’antico abbeveratoio dei marchesi.
Saranno “restituiti” alla comunità, in anteprima, per “Start 2024”, la grande kermesse culturale che unisce arte, artigianato e antiquariato a Saluzzo.
Il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, con l’assessore Andrea Momberto e con il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune Flavio Tallone, ha effettuato un sopralluogo nel cantiere per il recupero e la riqualificazione dell’ex complesso delle Orsoline, cioè l’intero rettilineo finale di via Valoria, verso piazza Castello, che si affaccia proprio su Vigna Ariaudo, l’enorme area verde tra la città e la chiesa di San Bernardino.
Le ditte che stanno portando avanti i lavori nei mesi scorsi hanno restaurato e trasformato i locali che per decenni hanno ospitato le suore in alloggi di varie metrature, valorizzando soffitti e pareti dipinte, tra i quali un affresco a Grisaille di Hans Clemer, recuperando i vari cortili interni e le diverse strutture.
Ora l’attenzione si sposta sull’area esterna, l’enorme prato di Vigna Ariaudo sotto via san
Bernardino, da secoli conosciuto come “l’Orto dei Marchesi” e da secoli immutato nel suo aspetto.
Quando sarà aperto definitivamente al pubblico sarà il più grande dell’intero territorio comunale con un’estensione di 26 mila metri quadri, pari a poco meno di quattro campi da calcio di Serie A.
Comune e progettisti si sono accordati per la strada di cantiere, realizzata l’anno scorso in terra battuta, che verrà trasformata in un più ridotto sentiero che seguirà l’andamento dei tre terrazzamenti e che condurrà fino ai ruderi dell’ultima torre delle mura medievali di Saluzzo.
Nell’ambito della convenzione tra i costruttori e il Comune c’è il recupero dello storico manufatto difensivo e anche del tratto di mura in pietra che era parte della cinta originale della città. Con la fine del cantiere sarà anche riaperto al passaggio pubblico l’antico vicolo “Sotto le mura”.
“Questo intervento di recupero – dice il sindaco Mauro Calderoni – ha riqualificato uno dei
complessi residenziali più antichi della città: un edificio secolare con locali unici e di pregio, come le diverse viste sulla città e sulla pianura. Tesori materiali e immateriali che, grazie all’accordo con la proprietà, potranno essere ammirati anche da tutta la comunità saluzzese e da turisti e visitatori in occasione di Start 2024”.