“Le nuove norme proposte dall’Ue andranno ad impattare negativamente non solo su tutti i produttori di imballaggi, ma su intere filiere agricole, in primis quella frutticola. Esiste un rischio concreto che vengano danneggiati comparti strategici della produzione e della distribuzione, a loro volta fortemente integrate su scala europea. Ma a subire i danni peggiori sarebbero le imprese e le cooperative agricole e della filiera alimentare, settore trainante dell’export locale e nazionale”. Così il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, interviene nel dibattito che in queste settimane sta interessando la proposta di nuovo Regolamento sulla riduzione dei rifiuti da imballaggio, approvata dalla Commissione Ambiente dell’Europarlamento, che prevede, tra le altre cose, il divieto di utilizzo di confezioni monouso per frutta e verdura sotto 1 kg e l’obbligo dell’etichettatura compostabile.
Gli imballaggi alimentari in generale, inclusi quelli monouso, fra i più direttamente colpiti da questo approccio, sono decisivi per la protezione e la conservazione degli alimenti, l’informazione al consumatore, la tracciabilità e l’igiene dei prodotti, riducono gli sprechi alimentari e favoriscono l’accesso al cibo, anche nelle aree più a rischio. In particolare, le imprese della IV gamma dovrebbero ora fare fronte all’impossibilità di reperire sul mercato confezioni alternative in grado di offrire le stesse garanzie per il consumatore rispetto alla sua salute, alla perfetta conservazione e alla non contaminazione batterica degli alimenti.
Confagricoltura è in prima linea nel contestare le misure contenute nel Regolamento e attraverso Rosario Rago, componente della Giunta nazionale di Confagricoltura, ha partecipato di recente ad un incontro al Parlamento europeo con la Rappresentanza Permanente del Governo presso l’Unione europea, gli eurodeputati italiani e i cofirmatari con Confagricoltura della lettera congiunta sul packaging – Confindustria, Confcooperative, Confcommercio, Confartigianato, Federdistribuzione – inviata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nei giorni scorsi. La missiva evidenzia al governo italiano le possibili conseguenze che il nuovo Regolamento imballaggi potrebbe portare all’economia, all’occupazione e ai consumatori in termini di sicurezza, rischiando di colpire oltre il 30% del PIL nazionale.
Durante l’incontro europeo, Confagricoltura ha ribadito la pericolosità della questione per il settore dell’ortofrutta e auspica che il voto in plenaria atteso a Strasburgo nelle prossime settimane segua quanto già approvato dalle commissioni Industria e Agricoltura, che hanno invece accolto le istanze del settore agroalimentare.
“Pur condividendo la necessità imprescindibile di lavorare insieme ad obiettivi ambientali sempre più ambiziosi non ci pare necessario questo nuovo ‘schiaffo’ al settore ortofrutticolo, in un momento già molto delicato per ragioni congiunturali – conclude il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio –. Le criticità del provvedimento, purtroppo, non sono limitate solo ai divieti di produzione per diverse tipologie di imballaggi monouso, specie per piccole porzioni e adatte alle nuove esigenze dei consumatori, ma interessano anche il tema del riuso a scapito del riciclo e l’identificazione, per alcuni imballaggi monouso, del cauzionamento. La filiera agricola si attende, quindi, una sostanziale e profonda rivisitazione dell’intero provvedimento, per orientarlo ad un maggiore equilibrio e flessibilità”.