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“Amore e morte. Cambiamo musica” in Confindustria Cuneo, per creare un cortocircuito emotivo nel pubblico

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Anche Confindustria Cuneo partecipa con un proprio appuntamento al calendario di eventi organizzati in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre e inseriti all’interno della rassegna “8 marzo è tutto l’anno” proposta dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cuneo. Lo fa organizzando “Amore e morte. Cambiamo musica”, un evento inedito, ideato da Confindustria Cuneo stessa e pensato per portare in scena la contrapposizione tra amore e morte utilizzando parole, immagini e canto, con l’intento di creare un cortocircuito emotivo nello spettatore. Per secoli, infatti, l’arte, in tutte le sue espressioni, ha cavalcato il topos di Eros e Thanatos, conferendogli un’aura aulica. La cronaca dei giorni nostri impone all’attenzione il binomio amore e morte in una forma – quella del femminicidio – che non ha nulla di artistico: è la tragica quotidianità alla quale non vogliamo e non possiamo rassegnarci.

Sul palco di sala Michele Ferrero, a partire dalle 20,30 di giovedì 23 novembre si alterneranno l’attore Eugenio Gradabosco, la soprano Serena Garelli e il tenore Michelangelo Pepino, accompagnati dal pianista Lorenzo Martini.

«Affrontare il tema della violenza sulle donne – spiega il direttore generale di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio – è un’operazione tutt’altro che semplice. Razionalmente non è nemmeno una questione rispetto alla quale sarebbe necessario prendere una posizione, tanto è evidente l’orrore che si cela dietro il gesto di chi uccide, sfregia o ferisce gravemente un altro essere umano. Per questo abbiamo pensato di provare a stimolare non la ragione ma l’emotività delle persone, cercando di rendere evidente per contrapposizione l’impossibilità di parlare di amore in presenza di qualsiasi atto di prevaricazione fisica o psicologica».

L’appuntamento è gratuito e aperto a tutti, previa prenotazione sul sito: www.confindustriacuneo.it/calendario.