Venerdì 24 novembre alle 21 nella Chiesa di San Carlo a Castellino Tanaro, Stefano Fenoglio, professore ordinario di zoologia presso l’Università degli Studi di Torino, DBIOS, e cofondatore del Centro per lo Studio dei Fiumi Alpini (ALPSTREAM/Parco del Monviso), terrà un interessante incontro volto a indagare il rapporto tra la società e i fiumi.
I fiumi hanno stimolato la nascita delle città e di società sempre più complesse e strutturate, l’espansione dei commerci e dei trasporti, l’evoluzione tecnologica e delle conoscenze, l’incremento demografico e il miglioramento delle condizioni di vita.
Durante l’appuntamento si ripercorrerà la storia di amicizia plurimillenaria tra uomo e fiumi, trattando i diversi aspetti di questo indissolubile e asimmetrico rapporto. Si alterneranno ricostruzioni storiche, approfondimenti scientifici, aneddoti ed esperienze personali di Stefano Fenoglio, anche relative al bacino del Tanaro.
In un periodo di drammatico e rapido cambiamento climatico, con l’inasprirsi delle secche e delle alluvioni, ripercorrere la storia del nostro antico rapporto con i fiumi può essere una buona strada per provare a ristabilire con loro quel patto di amicizia che ci ha portato così lontano.
L’incontro, che si concluderà con un calice di Alta Langa e un bicerin di zabaione, sarà anche l’occasione per presentare la recente pubblicazione di Stefano Fenoglio “Uomini e fiumi. Storia di un’amicizia finita male” edito da Rizzoli e in vendita alla fine dell’evento grazie alla collaborazione con la Libreria Confabula di Mondovì.
L’iniziativa, a ingresso gratuito, fa parte del progetto “Langa del Tanaro. Un progetto a rete di valorizzazione e fruizione turistica per un territorio di confine”, sostenuto dal bando “Territori in luce” – edizione 2023 della Fondazione Compagnia di San Paolo, pone al centro del dibattito il paesaggio, inteso come terreno su cui prende forma l’identità locale, ovvero il collante tra le comunità, l’ambiente e il patrimonio culturale. È promosso dall’Associazione culturale Turris (capofila), insieme con l’Associazione San Fiorenzo, la Consulta BCE Piemonte e Valle d’Aosta, l’Unione Montana di Ceva e i comuni del territorio compreso nel progetto.