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“Stati Generali della Meccanica”: le risorse umane al centro del gran finale in Confindustria Cuneo

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Sala Michele Ferrero sold-out per il gran finale degli “Stati Generali della Meccanica”. L’evento, organizzato dalla Sezione Meccanica di Confindustria Cuneo, è stato epilogo del percorso itinerante, avviato nel mese di marzo e concluso ad ottobre, che ha visto protagoniste cinque aziende del settore: la braidese Rolfo Spa, l’albese Gai Imbottigliatrici Spa, la cuneese Bottero Spa, la monregalese Manitowoc Crane Group e la saluzzese Giletta – Bucher Municipal.

Un ecosistema, quello della metalmeccanica cuneese, che impiega complessivamente 25.200 addetti in 1700 imprese. Fanno parte della Sezione Meccanica Confindustria Cuneo 268 aziende, con relativi 17.621 addetti, pari al 70% del personale metalmeccanico della provincia. Un giro d’affari in crescita: nei primi sei mesi del 2023, l’export metalmeccanica ha superato i 2 miliardi di euro, segnando un +8% a confronto con lo stesso periodo 2022. Nel 2022 l’export del comparto si è attestato sui 3,7 miliardi, il 39% dell’export manifatturiero. Nel primo semestre 2023, nella Granda performano meglio della media italiana la meccanica strumentale (+11,7%) e mezzi di trasporto (+10,1%) mentre frena l’export di prodotti della metallurgia (-13,3%).

Numeri importanti che hanno avviato la discussione, animando il dibattito che ha posto al centro dell’attenzione le sfide presenti e future del settore: dalla complessa situazione geopolitica a sostenibilità e competitività, dal reperimento di talenti alla transizione digitale ed ai nuovi media, sino alla parità di genere ed alla divulgazione scientifica. Il capitale umano al centro per riflettere su “Competitività e valori: la sfida delle imprese nell’attuale contesto produttivo”.

«Un percorso vero, intenso, realizzato grazie alla disponibilità delle aziende che ci hanno accolto ed alla pronta reazione delle realtà che ci hanno seguito – dichiara Marco Costamagna, vicepresidente Confindustria Cuneo e presidente Sezione Meccanica –. Sono state ben 115 le aziende che hanno aderito alle varie tappe. Non ci siamo limitati ai confini della Granda: abbiamo raccolto spunti di riflessione e idee innovative rispetto ai singoli temi, testimonianze di aziende metalmeccaniche delle province di Torino, Modena, Milano. Abbiamo proposto un video collegamento con la Germania per la testimonianza di Enrico Piovano, ingegnere che lavora allo sviluppo di Alexa per Amazon, focalizzando l’attenzione sul tema e sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Le sfide dell’oggi si devono tradurre in obiettivi del domani, consapevoli di agire in un contesto produttivo nazionale ed internazionale instabile e imprevedibile: grazie a momenti di riflessione e azione condivisa possiamo rafforzare l’identità dei singoli all’interno dell’Associazione».

 

«Siamo secondi in Europa come manifattura ma spesso non valorizziamo a dovere questa eccellenza – ha esordito Federico Visentin, presidente Federmeccanica –. La sostenibilità non è una moda, ma un vero e proprio fattore competitivo. L’approccio deve essere strategico, non tattico. La chiave che porterà valore alle nostre imprese, facendo anche uno sforzo per aumentare la nostra produttività. Il tema di costo rimane centrale, con la battaglia per l’abbattimento del cuneo fiscale non ‘a tempo’ ma in maniera sistemica. In mancanza di segnali anche noi, uomini d’impresa, non troviamo i giusti stimoli per continuare ad investire. Vogliamo fare la nostra parte e farla per primi, coinvolgendo poi stakeholder e collaboratori».

 

«Il nostro intento è quello di trasmettere concretezza e consapevolezza del contesto in cui le nostre aziende operano – l’apertura di Alessandro Fantino, relazioni sindacali e industriali Confindustria Cuneo –. Rappresentiamo gli interessi delle imprese e conosciamo bene le loro esigenze perché ogni giorno lavoriamo con oltre 1200 realtà cuneesi. Oggi è fondamentale generare consapevolezza sui valori, sui temi sociali, sulla cultura e sulla storia delle aziende. Anche le ricerche di personale passano attraverso il valore dell’immagine aziendale, spesso sottovaluto. L’invito che rivolgiamo agli imprenditori è comunicare, esporsi ad occhi esterni aprendo le porte alle persone per farsi conoscere. Occorre farlo per far sapere ai giovani cosa si perdono scegliendo altri percorsi o altre nazioni. Guardare al futuro sfruttando la ricchezza del passato, perché oggi è necessario essere attrattivi».

 

Sul palco si sono alternati Franco Fenoglio, General Advisor Rolfo, Stefano Franchi, direttore Federmeccanica, Mauro Clara, talent manager Ferrero Spa, Giulia Manassero, direttore Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese, Dario D’Elia, giornalista Wired, e Virginia Benzi, ambassador Generazione Stem.

 

«Oggi è stata l’occasione per alzare lo sguardo che solitamente è concentrato sul driver prodotto/mercato – ha dichiarato Giuliana Cirio, direttore generale Confindustria Cuneo –, per condividere riflessioni sul nuovo modo di fare impresa meccanica in una fase di transizione impegnativa, che riguarda la gestione delle risorse umane, la digitalizzazione, i nuovi modelli virtuosi di filiera e le diverse strategie per attrarre i talenti. Ne usciamo tutti più consapevoli e forti del nostro ruolo».