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Imprese, Confapi: «Il nostro obiettivo? Valorizzare il talento e fare rete tra le Pmi»

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«Un anno che segna un cambio di passo per le aziende cuneesi, un anno di crescita del volume d’affari ma dove i forti aumenti dei costi di produzione destano preoccupazione», con queste parole Nicholas L’Abbate, presidente vicario di Confapi Cuneo e titolare con la moglie dell’azienda Pasta Natura, delinea un primo bilancio dell’associazione che rappresenta le piccole e medie industrie di Cuneo per l’anno che sta per concludersi. L’Abbate, classe 1983, di Costigliole Saluzzo, è anche nel Consiglio direttivo nazionale di Unionalimentari, la categoria che rappresenta le piccole e medie imprese del settore alimentare di Confapi, oltre che importante imprenditore di uno dei settori che rappresentano la spina dorsale dell’economia della Granda.

La chiusura di anno è un momento di bilanci. Il 2023 è stato un anno particolarmente importante per le Pmi cuneesi per il consolidarsi della ripresa produttiva dopo i difficili anni di pandemia e di congiuntura internazionale. Le associazioni datoriali, come Confapi Cuneo, sono tenute a supportare e tutelarle. Quali sono state le azioni che avete messo in campo?
«Da sempre forniamo assistenza fiscale, legale, sindacale e amministrativa, informazioni e aggiornamenti su normative e iniziative dal territorio per il settore produttivo. E ancora. Formazio­ne obbligatoria e specialistica. Da Regione, Camere di commercio, ministero per lo Sviluppo economico, sono tanti gli enti preposti a sostenere e accompagnare le associazioni di categoria nel sostenere lo sviluppo delle aziende associate. Ma quello che ci chiedono le aziende negli ultimi anni è sicuramente quello di fare sistema per essere più forti. L’Unione delle competenze e delle specialità del nostro territorio, insieme al modo di lavorare instancabile e pronto ad intercettare le novità per ogni settore, è una delle caratteristiche dell’imprenditoria cuneese. Le Pmi sono la spina dorsale dell’economia italiana e del mondo del lavoro, e negli ultimi anni sono state duramente messe alla prova».

Cosa intende?

«Gli ultimi anni sono stati durissimi, sia da un punto di vista operativo-strategico che emotivo. Ma questo è il passato e dobbiamo guardare al futuro con ritrovato entusiasmo. Cresce il volume d’affari delle aziende, come riportano i dati di settore, ma pesano molto i costi di produzione e delle materie prime in forte aumento. A noi associazioni datoriali, è dato il compito di scendere in campo ed essere “portavoce” delle imprese, segnalare le criticità, fornire previsioni, strumenti di crescita e accompagnare, settore per settore, ogni azienda verso nuove frontiere e nuovi mercati. Ad esempio penso alla questione dell’aumento dei costi energetici e dell’importanza della ricerca delle fonti alternative che sta portando avanti il nostro consigliere Massimo Marengo».

Eh sì, il caro energia è una delle problematiche più grandi che affrontano le imprese dall’inizio del conflitto bellico Russia-Ucraina…

«L’ingegnere Marengo è il presidente dell’Unione di categoria Ambiente ed Energia di Confapi e ha portato, in più occasioni, all’attenzione dei vertici regionali il problema degli impianti fotovoltaici. E di come sia necessario trovare un compromesso tra salvaguardare l’ambiente e le aree agricole insieme alla possibilità, per le aziende, di autoprodursi la propria energia con impianti energetici a terra».

Parliamo ora del suo incarico. Lei ha una lunga esperienza nel mondo dell’associazionismo, sia a livello locale che nazionale, ma è presidente vicario della federazione provinciale da appena un mese.

«Con i presidenti Massimo Albertengo e Pierantonio Inver­nizzi ci conosciamo da molti anni e insieme ai membri della Giunta stiamo operando con grande impegno per dare supporto e attenzione alle imprese. In questo momento, vicino alle festività natalizie, il Presidente ha chiesto alla Giunta di sospendersi dall’incarico per alcuni mesi perché fortemente impegnato con la propria azienda di Torre San Giorgio. Sono felice e onorato di rappresentarlo nel grande lavoro che ha realizzato negli ultimi anni per far crescere l’associazione. Siamo come una grande famiglia e sento la forte responsabilità per la delega».

Quali i progetti per il nuovo anno?
«Trasformare la crisi in opportunità di rafforzamento del network e sfruttare la forza aggregatrice dell’associazione datoriale. Notia­mo quanto sia cresciuta la consapevolezza di essere soggetti sociali determinanti sul territorio. E da questa consapevolezza partono tutta una serie di nuovi servizi che vedranno nel 2024 l’anno di rafforzamento e di lancio di nuove iniziative. Dall’assistenza per la partecipazione a fiere nei vari settori, alla collaborazione con l’ICE, dalle nuove tecnologie al welfare contrattuale e rapporto con i sindacati, dall’assistenza a bandi e progetti alla consulenza gestionale».

Ci spieghi meglio alcuni punti.

«Nel 2023 abbiamo portato avanti un nuovo progetto con la piattaforma di Banca Intesa dedicata ai progetti legati anche ai fondi Pnrr. Questi ultimi anni ci hanno obbligato ad essere sempre più connessi e anche noi, come associazione di categoria, abbiamo operato una profonda e radicale trasformazione verso il digitale con una piattaforma di gestione dedicata e un nuovo sito web. Abbiamo bisogno di progettare e realizzare sempre più piattaforme semplici e intuitive attraverso le quali erogare i nostri servizi alla rete di imprese associate che a loro volta hanno fatto un passo avanti nel futuro ad una velocità che ci ha colti preparati. E poi, sicuramente, nel nuovo anno presenteremo dei servizi dedicati alla consulenza gestionale per fornire strumenti di analisi aziendale, della concorrenza, e business plan per la pianificazione strategica a medio e lungo termine della propria azienda per la ricerca di fonti di finanziamento».

SI ALLARGA LA FAMIGLIA CONFAPI CON TANTI NUOVI INGRESSI

La famiglia di Confapi Cuneo si allarga e ha accolto tra i suoi componenti molte nuove realtà imprenditoriali, piccole e medie industrie che rappresentano da protagoniste il tessuto economico della Provincia. Pmi del commercio, dell’industria metalmeccanica, dei servizi, del settore edile, di quello sanitario e socio-assistenziale, dell’industria alimentare e di quella specializzata nelle risorse energetiche, capaci di dare occupazione a migliaia di persone in tutto il cuneese. Aziende che credono nel modo di “fare squadra” di Confapi, l’associazione datoriale con una storia decennale alle spalle.
Nel 2023 hanno fatto il loro ingresso tante nuove aziende. Tra queste si ricordano quelle legate al settore edile: come l’impresa di costruzioni PANSA di Moretta; PIETRE DA VIVERE di Bagnolo Piemonte, specializzata nella lavorazione dei prodotti in pietra di Luserna; la MILLONE SERRAMENTI, grande azienda sempre di Moretta; la torinese DOMO SERVICE per la termoidraulica e la manutenzione tecnica degli immobili; l’ELETTROTECNICA SCARNAFIGESE, di Scarnafigi, specializzata nella costruzione di impianti elettrici civili e industriali. Per l’installazione di impianti fotovoltaici, ALBASOLAR di Alba e AR ENERGY di Castagnole delle Lanze. E ancora. La DINAMITEK di Cuneo e L’AGRI VALLE BRONDA di Pagno, specializzate nella vendita di prodotti di ferramenta e fitosanitari e l’azienda MANGIMI MONGE di Torre San Giorgio. Mentre per l’autotrasporto la RIBERO AUTOGRU di Caraglio e per il trasporto terzi e la raccolta dei rifiuti urbani, l’AMBIENTE E SERVIZI di Saluzzo. Per il settore socio-sanitario sono entrate nel 2023 anche GEA CARE di Cuneo, la società VALENTINA di Caraglio e la ALISEI di Tarantasca. Per i servizi, la comunicazione e la formazione, sono entrate in Confapi la GT SICUREZZA SUL LAVORO di Monasterolo di Savigliano, L’AGENZIA QNI di comunicazione, marketing ed eventi, e la torinese CLIK APP per la progettazione di servizi informatici. Per la vendita di macchine agricole e concessionaria John Deere, la PRIMAC di Cavallermaggiore. E per l’agroalimentare si sono aggiunte, alla già grande schiera di aziende di settore: SAN E BUN, azienda di Verzuolo specializzata nella vendita di prodotti biologici; la CANTINA DI VINI TOSO di Cossano Belbo; le FATTORIE PIEMONTE di Monasterolo di Savigliano, per l’allevamento di galline e produzione uova; L’OLEIFICIO RF di Torino, azienda che commercia all’ingrosso oli alimentari, farmaceutici e industriali; MOLINO BORGO di Borgo San Dalmazzo che confeziona e commercializza prodotti alimentari, fa molto per la polenta. Inoltre si ricorda la banca dei territori del monviso, partner anche della cena di Natale che faremo al Filatoio di Caraglio il 14 dicembre.