«La medicina estetica serve a prevenire, non a correggere»

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Due giorni per parlare di medicina estetica e bellezza e un evento alle Cantine Ceret­to per celebrare anche il territorio. Il 25 e 26 novembre Alba ospita il convegno Sime Nord “Dall’Alba al futuro della medicina estetica” promosso dalla Scuo­la internazionale di Me­di­cina estetica (Sime). Obiettivo: il­lustrare e divulgare la filosofia e la corretta mission della medicina estetica suddividendo il percorso in sessioni dedicate all’a­dolescenza, età adulta ed età ma­tura, approfondendone gli aspetti scientifici, di prevenzione e di cura degli inestetismi che si presentano nelle varie fasi della vita. Ne parliamo con Emanuele Bartoletti, presidente della Società Italiana di Medicina Este­tica (fondata nel 1975) e direttore della Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Carlo Alberto Bartoletti per la promozione, ricerca e sicurezza in me­dicina estetica, che aprirà il convegno. Il dottor Bartoletti è anche direttore del servizio ambulatoriale di Medicina estetica e del Benessere psicofisico nella patologia dell’Ospedale Fatebene­fra­telli Isola Tiberina-Gemelli Isola Roma, consigliere dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma, e autore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche italiane e straniere. Anno­vera numerose presentazioni a congressi nazionali e internazionali ed esercita l’attività libero professionale di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e di Medicina estetica a Roma, presso lo Studio medico associato Bartoletti Cavalieri.

Quali saranno i principali temi trattati nel corso del Convegno?
«Il convegno ha la finalità di divulgare la medicina estetica sia ai medici che la esercitano sia ai medici che non sono estetici fornendo, quindi, un inquadramento. Sul tema incide una concezione fuorviante determinata da ciò che spesso trasmettono i media e i social. È invece fondamentale sottolineare il concetto di prevenzione e non di correzione della medicina estetica. Si deve sottoporre il paziente a visita tradizionale, fare un’anam­nesi avvalendosi di valutazioni mediche posturali, valutazione angiologica degli arti inferiori per indagare la qualità della circolazione, una valutazione eco­grafica del grasso e individuare la patologia come la cellulite che, se ha origini vascolari, può portare a una fibrosi. Ef­fettuare una valutazione cutanea per stabilire il fototipo, la presenza di sebo, il grado di invecchiamento e indicare i trattamenti più adatti nel tempo. Deve prescrivere analisi. Chi non lo fa, non fa medicina estetica».

Durante il convegno si parlerà anche di formazione: qual è il percorso formativo necessario a un giovane medico in questo settore?
«Non è una specializzazione quindi dopo la laurea in Medicina e chiurgia è possibile fare un percorso formativo di 4 anni con la Scuola di Medicina Estetica che consente di professionalizzarsi e lavorare in sicurezza grazie all’affiancamento di un tutor che insegni come riconoscere e curare la patologia. Oppure è pos­sibile frequentare un master universitario di 2 anni. Altri percorsi, quali i corsi di una settimana o weekend che non abbiano approccio scientifico, non sono né validi né affidabili».

Le problematiche più frequenti per le quali il paziente si rivolge al medico o al chirurgo estetico?

«Le problematiche più frequenti sono legate a inestetismi che vengono mal vissuti (la cosiddetta “cellulite” o le “zampe di gallina”, ndr). Dalla medicina estetica bisogna aspettarsi un’educazione rispetto ai corretti stili di vi­ta che possono rallentare l’invecchiamento e il rispetto di ciò che è scritto nel patrimonio ge­netico del paziente, e ottimizzare. Quindi diagnosi, prevenzione e cura. Il medico deve informare il paziente sulle possibilità te­nendo conto delle caratteristiche e tendere al miglior risultato che deve essere quanto più possibile naturale e gradevole».

La medicina estetica ha un valore sociale im­portante. Penso a chi ha subito un’operazione oncologica o a chi è stato vittima di violenza o incidenti e vuole tornare ad avere un rapporto positivo con il proprio corpo. Qual è il percorso che il medico affronta insieme al paziente?
«Da vari anni al Fatebenefratelli (Roma) esiste una breast unit di eccellenza che offre un percorso integrato con la gestione della casistica per la cute e oncologica. L’obiettivo è dare speranza e aiutare a “rimettersi in pista” dal punto di vista sociale. L’onco­logo o il chirurgo oncologico ve­dono il paziente sino all’operazione. Chi resta dopo è il chirurgo estetico che lo accompagna nelle scelte e lo sostiene anche sotto il punto di vista psicologico».

Spesso si ricorre con facilità al “ritocchino” o all’intervento del chirurgo estetico con risultati non sempre ottimali. Ci spiega come riconoscere e quindi scegliere un vero professionista che sappia guidare il paziente in queste scelte?

«Bisogna prestare molta at­tenzione. Il medico di medicina estetica ha l’obbligo di acquisire un’anamnesi dettagliata del pa­ziente e poi proporre un check up completo di medicina estetica che preveda l’analisi della storia clinica, delle abitudini di vita e possa proporre un programma. Ho pazienti che seguo da 25 anni e l’obiettivo non è quello di ringiovanire, ma di ac­compagnare nel percorso di invecchiamento proponendo pro­­­grammi e trattamenti correttivi che siano personalizzati».

Un accenno alle nuove tecniche mediche e alle frontiere della medicina estetica?
«Le novità ormai sono quasi all’ordine del giorno, ma devono essere testate in efficacia e sicurezza. Oltre ad essere eseguite da medici preparati e adeguatamente formati, tutte le terapie devono essere sostenute da rigorose sperimentazioni cliniche e devono poter contare su pubblicazioni».

Il 25 e 26 novembre in calendario due appuntamenti in Langa

Si svolgerà ad Alba, dal 25 al 26 novembre 2023 il Convegno SIME Nord “Dall’Alba al futuro della medicina estetica”. L’incontro di sabato 25 novembre che avrà luogo presso il centro congressi del Castello di Grinzane Cavour si propone come evento di formazione e di aggiornamento. L’appuntamento invece, di domenica 26 novembre, presso le Cantine Ceretto di Alba sarà una giornata con il pubblico.
Il programma di sabato prevede una prima sessione dedicata al tema “Medicina Estetica: chi, come, quando, perché” ed annovera tra i moderatori: Emanuele Bartoletti, Rosanna Catizzone, Simona Laura, l’albese Fausto Perletto (foto in basso). Nella seconda sessione dedicata all’“Adolescenza: l’alba della vita” prederano parte Kristallia Antoniadou, Loredana Cavalieri, Domenico Centofanti, Carlo Zannella. “Amaturità: l’età della ragione” sarà il fulcro della terza sessione moderata da Elisabetta Fulgione, Giuseppe Spizzirri, Fulvio Tommaselli, Antonio Vivenzio. Infine, dell’“Età della saggezza ed il tempo per sè” parleranno Aldo Crescenzo, Dario Dorato, Giuseppe Drapchin, Dome­nico Feleppa.
Domenica 26 invece, dopo i saluti del dottor Fausto Perletto e l’introduzione del professor Bertoletti interverranno molti luminari.
Per accreditarsi è necessario scrivere mail alla segreteria organizzativa: [email protected] oppure chiamare al numero 351-7370243.

Articolo a cura di Erika Nicchiosini